Barcellona blindata da 8 mila agenti Contestazioni di piazza contro il vertice della Bce La polizia procede ad arresti e intimidazioni preventive, tra cui la segretaria della Cgt di Barcellona. Con la sospensione del trattato di Schengen 31 respinti alle frontiere e 21 detenuti Dopo le manifestazioni del primo maggio, affollate sia a Barcellona che nel resto della Spagna, il movimento 15-M che si appresta a celebrare un anno di mobilitazioni nelle piazze aveva promosso la contestazione del vertice della Banca centrale europea (Bce), in programma il 3 maggio nella capitale catalana, chiedendo agli abitanti di "suonare" qualunque oggetto metallico, per almeno quindici minuti e di esporre alle finestre cartelli contro la riunione della Bce e la militarizzazione della città in vista del vertice. Nel centro della città si è svolta anche una manifestazione degli studenti contro l'aumento delle tasse universitarie che ha tentato non riuscendoci di raggiungere la zona dell'hotel Arts, dove si svolgeva la riunione della Bce. Gli studenti sono riusciti a bloccare per una ventina di minuti l'autostrada e una strada statale prima di sfilare per il centro lungo un percorso rigidamente controllato dalla polizia. La manifestazione era promossa dall'organizzazione che riunisce studenti, professori e personale amministrativo di varie università ed è appoggiata dal sindacato Ugt contro l'aumento delle tasse scolastiche. Le iniziative si sono svolte in una Barcellona militarizzata e blindata da oltre 8 mila agenti che avevano organizzato posti di blocco in particolare nella zona della città dove si teneva il vertice. Il consigliere degli Interni catalano, Felip Puig aveva accampato un inesistente "pericolo di manifestazioni violente" per ottenere la sospensione del Trattato di Schengen sulla libera circolazione e tenere sotto controllo le frontiere: 31 persone sono state respinte e 21 detenute. Fra gli arrestati la segretaria della Cgt (Confederacion General de Trabajadores) di Barcellona, che è stata prelevata dalla sua abitazione il 24 aprile con un inaccettabile arresto preventivo e intimidatorio. 9 maggio 2012 |