Mentre era a Roma per incontrare il neoduce e il papa Migliaia in corteo contro il capo dell'imperialismo Bush Il sodale di Berlusconi contestato dalla piazza che chiede il ritiro delle truppe dagli scenari di guerra Spicca il coraggioso cartello antimperialista del PMLI Dal corrispondente della Cellula "Rivoluzione d'Ottobre" di Roma Mercoledì 11 giugno, fa caldo in piazza della Repubblica a Roma. Nonostante l'ora, le 17, non sia di punta per un corteo, nelle facce delle 7mila persone fra giovani, lavoratori e pensionati accorsi alla manifestazione ci sono determinazione e forza di volontà per dire l'ennesima volta No alla guerra e all'imperialismo, No all'occupazione dei paesi aggrediti, No al loro sfruttamento economico e politico. Rispetto allo storico 9 giugno dello scorso anno, quando contro Bush scesero in piazza diverse decine di migliaia di manifestanti, c'è stato un calo d'affluenza notevole ma del tutto naturale se si pensa al fatto che è un giorno lavorativo in mezzo alla settimana e che molti, anche per negativa influenza di certi mass media, considerano quella contro Bush una lotta contro la sua persona in particolare, non comprendendo che si tratta di una lotta contro una linea politica e, in generale, contro l'imperialismo. Il fatto che Bush stia per terminare la sua seconda e ultima legislatura è stato certamente uno dei fattori che non hanno permesso il crearsi di un clima politico infervorato come l'anno scorso. Molto alta comunque l'affluenza dei giovani, che hanno animato il corteo, in certi casi portando un po' di musica e contribuendo con ciò a creare una maggiore combattività. La manifestazione è stata accompagnata da una buona coscienza politica: "Oggi stiamo manifestando contro gli imperialismi americano e italiano", dice un esponente del Patto Contro la Guerra (organizzazione promotrice del corteo). Si è scesi in piazza, infatti, contro l'imperialismo di casa nostra capeggiato dal sodale di Bush, il neoduce Berlusconi, e quello a stelle e strisce, mentre sono state respinte le posizioni del "centro-sinistra" e della "sinistra radicale" tendenti a criticare le politiche degli Usa per poi coprire e difendere l'imperialismo Ue. È la parabola del pacifismo piccolo-borghese, che dall'opposizione alla guerra passa infine al sostegno dell'imperialismo della borghesia nazionale e continentale. Fra le organizzazioni politiche presenti, oltre agli organizzatori, troviamo la "Rete 28 Aprile" nella Cgil, i Cobas, RdB, lo spezzone di solidarietà con Cuba, Forum Palestina, ecc. Presenti anche molti collettivi e centri sociali della capitale. I manifestanti hanno seguito il breve percorso previsto arrivando nella centrale piazza Barberini e passando così vicino all'Ambasciata americana di via Veneto. Evidente la provocatoria ed eccessiva presenza delle "forze dell'ordine", posizionate in molte decine di unità, addirittura a "difesa" di un negozio della catena "Blockbuster". Oltretutto contribuendo a bloccare il traffico, che già non merita la medaglia al valore ed era paralizzato per le spropositate "misure di sicurezza" in difesa di "sua santità" George W. Bush. La Cellula di Roma del PMLI ha partecipato al corteo con una delegazione di militanti, simpatizzanti e amici, guidata dal giovanissimo compagno Emiliano. Arrivati con un'ora e mezza di anticipo, i compagni hanno allestito un banchino di propaganda, ormai "mitica" tradizione dei marxisti-leninisti romani, vendendo diverse copie de Il Bolscevico, opuscoli e gadget del PMLI. Dalla partenza fino all'arrivo del corteo i nostri compagni hanno tenuto alto il cartello antimperialista e antifascista che riproduceva il coraggioso e forte manifesto del Partito: "Bush=Hitler. Go home. Contro l'imperialismo e la terza repubblica. Fuori l'Italia dall'Afghanistan, dal Libano, dai Balcani. Abbattiamolo (riferito al neoduce Berlusconi)". Sventolata la bandiera del PMLI. E' stata effettuata una buona diffusione del nostro giornale, registrata anche dal Corriere della Sera, cronaca di Roma, nonché da l'Unità nazionale che ha scritto: "veniva distribuito 'il bolscevico', organo del Partito Marxista-Leninista Italiano". La Commissione di organizzazione del CC del PMLI ha inviato una lettera ai compagni partecipanti alla manifestazione in cui si leggeva tra l'altro: "i dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compagno Giovanni Scuderi vi ringraziano con calore (perché)... avete rapresentato degnamente e onorevolmente il PMLI. Voi siete stati, di fatto, il punto di riferimento degli antimperialisti più conseguenti che si sono riconosciuti nelle parole d'ordine del cartello che innalzavate con fierezza e orgoglio". 18 giugno 2008 |