Il PMLI in coro inneggia a Mao Straordinario successo della commemorazione di Mao cementato dall'unità dei militanti giovanissimi e più anziani, e delle istanze provenienti da quasi tutte le regioni d'Italia, dalla Sicilia alla Val d'Aosta. Alcuni compagni viaggiano 18 ore per raggiungere Firenze. Grande commozione nel ricordo della compagna Nerina "Lucia" Paoletti Magistrale lezione marxista-leninista di Scuderi sulle classi e sul fronte unito Tutte le commemorazioni di Mao che il PMLI ha degnamente celebrato ad ogni anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 9 settembre 1976, sono memorabili e preziose, e ciascuna di esse scandisce e segna in modo indelebile il tempo trascorso da allora. Ma questa 30ª commemorazione, tenuta dal CC del PMLI domenica 10 settembre a Firenze, rimarrà certamente tra le più entusiasmanti ed indimenticabili nella storia del nostro amato Partito. Lo rimarrà per la straordinaria partecipazione di istanze, militanti, simpatizzanti e amici da ogni parte d'Italia, e per la presenza di tanti giovani e giovanissimi, molti provenienti dall'ultimissima leva di militanti sbocciata in onore e in ricordo dell'indimenticabile compagna Nerina "Lucia" Paoletti, presenza che ha reso palpabile a tutti il grande e felice momento di sviluppo che sta vivendo il Partito. Lo rimarrà per la varietà, ricchezza e profondità dei numerosissimi interventi, e per la grande ed esaltante unità tra tutte le regioni d'Italia e tra tutte le generazioni presenti, strette intorno a Mao e al PMLI, unità che è stata il filo rosso che ha legato ininterrottamente tutti i momenti della commemorazione. E lo rimarrà naturalmente per il magistrale discorso del Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, che ha aperto degnamente questo che già si annuncia come un anno speciale per lo sviluppo e il radicamento del Partito, lanciandolo con forza nella realizzazione del grande balzo in avanti sul piano organizzativo e del proselitismo e verso il suo V Congresso. Anche la bella, ampia e luminosa sala Altana delle Leopoldine di piazza Tasso, splendidamente addobbata di rosso a cura del Comitato provinciale di Firenze, in cui il CC del PMLI ha voluto degnamente celebrare questa speciale commemorazione di Mao, meravigliando tutti i partecipanti per il magnifico colpo d'occhio offerto, ha contribuito a rendere straordinario e memorabile questo appuntamento annuale in cui il Partito cementa la sua unità marxista-leninista e si arma per affrontare le sfide politiche del nuovo anno politico. Commozione al ricordo della compagna Lucia Dopo gli affettuosi scambi di saluti e la fraternizzazione, via via che affluivano nella sala, tra le delegazioni, i militanti e i simpatizzanti delle varie regioni, alle 10 in punto, sulle note de L'Internazionale, la presidenza con al centro il compagno Giovanni Scuderi, ha preso posto al tavolo davanti al rosso pannello con la splendida foto a colori di Mao mentre si intrattiene con un gruppo di giovani operai, ed è iniziata ufficialmente la commemorazione. A nome del CC la compagna Monica Martenghi ha introdotto la commemorazione con i ringraziamenti ai compagni delle organizzazioni di Firenze e di Prato che hanno allestito la sala, alle organizzazioni e partiti fratelli che hanno inviato messaggi di saluto, e alle istanze, ai simpatizzanti e gli amici del Partito che hanno inviato i saluti alla manifestazione. Salutando la presenza di compagni da quasi tutte le regioni d'Italia, Martenghi ha ringraziato in modo particolare quelli provenienti dalle regioni più distanti, come la Sicilia, il Trentino-Alto Adige e la Val d'Aosta, sottolineando come alcuni di loro avessero affrontato grandi sacrifici e fatiche per giungere a Firenze: come ad esempio i compagni di Troina (Enna), che hanno viaggiato per 18 ore, e quelli di Lecce, che hanno impiegato 10 ore. I militanti e i simpatizzanti della Campania avevano organizzato addirittura un pullman collettivo. Una grande commozione ha stretto lei e tutto il pubblico quando, ricordando la cara compagna Lucia e indicando i tanti giovani e giovanissimi presenti, Monica Martenghi ha detto: "Peccato che non sia qui a vedere i nuovi germogli del Partito, ma resterà sempre con noi. Compagna Lucia", ha esclamato: "Presente"! Ha risposto la sala all'unisono alzandosi in piedi e salutando a pugno chiuso. In prima fila, sulla sedia che Lucia occupava normalmente alla Commemorazione di Mao il CC aveva messo un mazzo di fiori con la scritta "All'amata Lucia pioniera e cofondatrice del PMLI". Il forte ed entusiasmante discorso della compagna Martenghi è stato sottolineato da calorosi e ripetuti applausi. Dopo la lettura dei messaggi di saluto dei partiti fratelli, letti dal compagno Dario Granito, la compagna Martenghi ha citato le organizzazioni e i compagni che non sono potuti venire per vari impedimenti, tra cui il compagno Giuseppe Mazzola, seriamente ammalato, a cui la sala ha rivolto un affettuoso applauso. È stato letto anche il saluto inviato dalla segretaria dei Comunisti italiani di Troina, compagna Angela Castiglione, in cui si dice tra l'altro che "un filo rosso tiene uniti i nostri destini, cambiare la società". Da segnalare anche le encomiabili iniziative dei marxisti-leninisti pugliesi e della cellula "Mao Zedong" di Milano, che per onorare la commemorazione hanno fatto dono al CC del Partito, rispettivamente, di una raccolta di manifesti esaltanti la fratellanza tra i popoli sovietico e cinese e di una raccolta su dvd di film sovietici di epoca staliniana. Grande unità corale di tutte le generazioni di militanti La parte centrale della manifestazione è stata dedicata ai saluti delle istanze di base e dei simpatizzanti del Partito con interventi di loro rappresentanti dal podio. Talmente tanti erano questi che la loro lunghezza doveva essere rigidamente contenuta nei due minuti. E va tenuto presente che stavolta non era previsto il dibattito, per lasciare loro più spazio e anche per non concludere fuori orario la manifestazione, dato che molti compagni dovevano quasi subito rimettersi in viaggio per le destinazioni più lontane. Anche questo dà la misura dell'impetuoso sviluppo che il Partito ha avuto in questo anno, e in particolare negli ultimi mesi. Malgrado il tempo strettissimo concesso agli interventi, questi non sono stati affatto rituali e stereotipati, ma uno più diverso e interessante dell'altro, come si può facilmente verificare leggendone i testi integrali pubblicati a parte. Tutti accomunati dal grande affetto per Mao e per i suoi insegnamenti, ma ciascuno attraverso la propria esperienza locale, di vita e di lavoro. Ne è venuto fuori un grande quadro corale, pieno di vita e di partecipazione, ricco di esperienze, storie e insegnamenti preziosi per tutti. Gli interventi sono stati aperti da una compagna del Sud, un giovane compagno operaio del Nord e un compagno pensionato del Centro, e sono stati conclusi da un compagno della città ospitante, una giovane compagna del Sud e da due compagni operai del Nord e del Sud. L'aspetto che più ha colpito degli interventi è il forte spirito di unità che ne è luminosamente emerso. Unità in senso orizzontale, tra le organizzazioni e i compagni di tutte le regioni d'Italia rappresentate, dalla Sicilia alla Val d'Aosta, a dimostrazione che la nostra parola d'ordine "per l'Italia unita, rossa e socialista" vive in concreto e non in astratto all'interno del nostro Partito. Ma unità anche in senso verticale, tra le ormai tre e anche quattro generazioni che lo compongono, dai giovanissimi ancora adolescenti, ai giovani, agli adulti e ai più anziani, che in questa memorabile occasione sono apparsi come non mai strettamente uniti attorno a Mao e al PMLI come un sol uomo, cancellando con naturalezza ogni artificiosa barriera generazionale. "Un coro splendido e potentissimo, che farà saltare qualche timpano", come lo definirà poi il Segretario generale nel suo discorso. Un anno politico speciale La grande e qualificata partecipazione di pubblico, l'evidente fioritura di nuove istanze e militanti, specie giovani e giovanissimi, e la fusione armonica e corale di tutte le componenti del Partito realizzata in questa bella occasione, hanno sorpreso ed entusiasmato tutti, al di là di ogni più ottimistica previsione. Il discorso del compagno Giovanni Scuderi è stato il degno coronamento di questo evento straordinario vissuto dal Partito. Esso ha molto impressionato i presenti, per la chiarezza dell'analisi marxista-leninista, la ricchezza delle indicazioni organizzative e pratiche e la forza delle parole d'ordine politiche, ed è stato sottolineato da ripetuti, calorosi e prolungati applausi in tutti i suoi passaggi più significativi: come quando, difendendo la figura di Mao, ha detto che chi tocca lui tocca ogni singolo militante del Partito; quando ha sottolineato la necessità di "studiare, studiare, studiare", prendendo esempio da una compagna anziana che ha deciso di studiare "Stato e rivoluzione" di Lenin; quando ha solidarizzato con le lotte dei popoli palestinese, afghano, iracheno e iraniano, e chiesto la messa al bando di Israele; quando ha denunciato il governo Prodi come nemico principale della classe operaia e chiesto lo sciopero generale contro la Finanziaria, e in tanti altri importanti passi del suo intervento, tra cui l'annuncio della prospettiva del V Congresso nazionale del PMLI. Un discorso, il suo, che inaugura degnamente un anno politico speciale, in cui si celebrerà in piazza il trentennale del PMLI, e che dovrà essere studiato approfonditamente da ogni istanza del Partito per essere applicato concretamente nelle singole realtà in cui si trova a operare. Fare bene le cose indicate dal Segretario generale significa anche accelerare il processo che porterà il Partito a celebrare il suo V Congresso. Terminando il suo discorso tra gli applausi e il grido "Mao, Mao, Mao", "PMLI, PMLI, PMLI", il compagno Scuderi ha dato appuntamento a tutti al 15 aprile 2007, per celebrare in piazza il trentennale del PMLI. La Commemorazione si è quindi conclusa nell'entusiasmo generale, con tutta la sala in piedi a cantare in coro L'Internazionale, Bandiera Rossa e Il Sole Rosso, e a scandire le parole d'ordine del Partito: "Viva il proletariato armato del marxismo-leninismo-pensiero di Mao"; "Via Prodi che come Berlusconi fa solo gli interessi dei padroni"; "Fuori l'Italia da Libano, Afghanistan e Iraq"; "Italia unita, rossa e socialista"; "Viva Marx, viva Engels, viva Lenin, viva Stalin, viva Mao Zedong; "Coi maestri vinceremo"! 13 settembre 2006 |