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Sentita e partecipata Commemorazione di Mao
Il PMLI rende il massimo onore al fondatore della Repubblica Popolare Cinese e grande maestro del proletariato internazionale
Grande ed educativo discorso di Pasca, a nome del CC del PMLI. I passaggi fondamentali del video su Mao sottolineati da calorosi applausi. Monica Martenghi esprime la solidarietà del Partito ai lavoratori e ai precari in lotta e sferra un duro attacco al nuovo Mussolini, Berlusconi. Applauditissimo il messaggio del NML in Messico. Apprezzamenti dei partecipanti, specie dei giovani e giovanissimi, verso Mao e il PMLI |
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Ogni anno, ad ogni anniversario della sua scomparsa, il PMLI rende onore a Mao commemorandolo in modo solenne e militante. Non soltanto per tenerne viva la memoria tra le masse e difenderla dagli attacchi vigliacchi e velenosi della destra e della "sinistra" borghese, ma anche per attingere all'inesauribile fonte del suo pensiero e delle sue opere per ricavarne sempre nuovi insegnamenti ed esempi preziosi per armare e orientare tutto il Partito in vista dei compiti e delle lotte che il nuovo anno politico porta con sé.
Per tutti i militanti, i dirigenti e i simpatizzanti del Partito, la commemorazione di Mao ha dunque anche un fondamentale valore educativo. E questo 33° anniversario, che cade poco prima di quello della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, proclamata da Mao il 1° Ottobre 1949, purtroppo trasformata in una dittatura fascista dalla cricca capitalista e revisionista al potere, lo ha in maniera speciale, grazie al grande ed educativo discorso commemorativo tenuto a nome del Comitato centrale del PMLI dal compagno Mino Pasca.
Un discorso che con grande forza, chiarezza e passione ha messo in risalto la grandezza di Mao tanto come l'artefice e il fondatore della nuova Cina socialista riscattata da una schiavitù secolare, quanto il grande maestro del proletariato internazionale capace di darci ancora tanti insegnamenti, oggi e in futuro, con l'esempio della sua vita rivoluzionaria straordinaria, con la forza del suo magistrale pensiero e con le sue opere imperiture.
La manifestazione si è tenuta domenica 13 settembre a Firenze, presso la sala del Dopolavoro ferrovieri, per l'occasione trasformata come sempre dai bravi e infaticabili compagni della provincia di Firenze e di Prato in un magnifico e luminoso salone rosso, che ha accolto come il migliore e più caldo benvenuto i tanti militanti e simpatizzanti, tra cui tanti giovani e giovanissimi, arrivati da ogni parte d'Italia, dal Trentino alla Sicilia. Alcuni di essi partecipavano alla loro prima commemorazione di Mao. Tra questi un giovanissimo fiorentino che si è presentato con una bandiera del PMLI autoprodotta. Alla fine della commemorazione è stato fotografato assieme ai compagni Scuderi e Pasca. Erano presenti anche diversi amiche e amici molto affezionati al Partito e dei fiorentini sconosciuti.
La rossa sala, tappezzata di manifesti e di bandiere del Partito, si è presto riempita completamente del rosso delle camicie, dei fazzoletti e delle spille del PMLI e dei Maestri indossati da molti partecipanti, e dopo i calorosi scambi di saluti e la fraternizzazione tra i compagni delle varie regioni, alle 10 in punto, al suono de "L'Internazionale", la presidenza composta dai dirigenti del Partito con al centro il Segretario generale compagno Giovanni Scuderi ha preso posto ed è iniziata la commemorazione.
Il discorso di benvenuto ai partecipanti e il video su Mao
La compagna Monica Martenghi ha tenuto a nome del CC un discorso di saluto e ringraziamento ai partecipanti, in particolare ai tanti venuti dalle regioni più lontane, che ha splendidamente introdotto i successivi momenti della manifestazione, il video sulla vita di Mao e il discorso commemorativo di Pasca, e che è stato ripetutamente sottolineato dalla sala con calorosi applausi. Come quando ha ricordato la presenza ideale in sala dei compagni deceduti, Nerina "Lucia" Paoletti, Vincenzo Falzarano, Ferruccio Panico e Marco Marchi; quando ha letto il bel messaggio di saluto del Nucleo marxista-leninista in Messico, che pubblichiamo a parte, e quando ha dato appuntamento a tutti alla prossima celebrazione a dicembre del 40° anniversario della fondazione de "Il Bolscevico".
Martenghi ha poi espresso tutta la solidarietà del Partito ai lavoratori in lotta per la difesa del posto di lavoro e ai precari della scuola, facendo al contempo chiarezza sull'insostituibilità dei metodi di lotta tradizionali della classe operaia e delle masse lavoratrici. E di fronte al massacro sociale che il neoduce Berlusconi sta conducendo indisturbato ha chiesto alle direzioni sindacali che cosa aspettano a proclamare lo sciopero generale nazionale di 8 ore con manifestazione a Roma sotto Palazzo Chigi; e se no "che si muova almeno la Cgil. Subito!", ha esclamato la compagna con una forza e un'indignazione che hanno vibrato all'unisono con gli scroscianti applausi della sala.
Ricordando poi la solidarietà espressa ai quotidiani "La Repubblica" e "l'Unità" colpiti dalle querele del neoduce, ma anche la loro vile latitanza nel riportarla ai lettori, così come nel non aver dato notizia della commemorazione, la compagna ha annunciato che il PMLI parteciperà alla manifestazione del 19 settembre a Roma, convocata in difesa della libertà di stampa, ma per gridare "Vattene" a Berlusconi. E ha concluso tra gli applausi ribadendo con forza che occorre chiamare subito le masse in piazza per abbattere la nuova dittatura fascista instaurata dal nuovo Mussolini.
È stata quindi la volta della proiezione del video sulla vita di Mao, curato dalla Commissione di stampa e propaganda del PMLI, dal titolo "Mao vivrà per sempre nel cuore del proletariato, delle nazioni e dei popoli oppressi". Un documento preziosissimo che fissa per sempre, con immagini storiche e indimenticabili, tutti i momenti fondamentali della straordinaria vita di Mao e della storia della Cina del '900 fino alla sua morte. Dalla sua prima giovinezza alla scoperta del marxismo-leninismo, dalla Lunga Marcia alla fondazione della Repubblica Popolare Cinese, dall'edificazione della Cina socialista alla lotta contro il revisionismo moderno, dalla Grande Rivoluzione Culturale Proletaria alla sua morte, avvenuta il 9 settembre 1976. Tutti i momenti più significativi ed emozionanti del video sono stati sottolineati dagli applausi calorosi della sala.
Il discorso commemorativo
Dopo il video ha preso subito la parola il compagno Pasca per leggere a nome del CC il discorso commemorativo. Un discorso penetrante e asciutto, che ha onorato al massimo livello l'impegno solenne del Partito di non fare della commemorazione di Mao una cerimonia agiografica e formale ma un'occasione per arricchire e attrezzare meglio la linea del Partito sui problemi e sulle lotte da affrontare subito, traendo ispirazione dal suo esempio e dai suoi insegnamenti.
È stato quindi un "grande ed educativo discorso che rimarrà negli annali della storia del PMLI", come l'ha definito il compagno Scuderi, che ha colto in profondità i tre elementi chiave che hanno reso grande Mao - il suo amore sconfinato per il popolo, la trasformazione ininterrotta della sua concezione del mondo e la sua inesauribile fiducia nel marxismo-leninismo e nella causa del socialismo - per metterli in concreto rapporto dialettico con la lotta attuale del PMLI per diventare un Gigante Rosso anche nel corpo, oltre che nella testa; con la necessità dello studio ininterrotto - non libresco ma calato nella pratica come ci ha insegnato Mao - per diventare rossi ed esperti in tutti i campi; con la fiducia che i marxisti-leninisti devono tenere sempre intatta nella sconfitta finale del capitalismo e nel futuro del socialismo, nonostante tutto il tempo e tutte le tempeste di classe che il proletariato dovrà attraversare.
Pasca ha poi affrontato e chiarito, in maniera sintetica ma illuminante, tutta una serie di temi di stringente attualità, come la lotta ideologica agli anticomunisti aperti e mascherati; come la lotta per l'Italia unita, rossa e socialista e la necessità di essere all'avanguardia nella battaglia contro il regime neofascista col volto del neoduce Berlusconi e contro il golpismo secessionista della Lega; come il pericolo mortale rappresentato dal nuovo regime fascista e la necessità di abbattere il nuovo Mussolini con la lotta di piazza e non con le manovre giudiziarie e di palazzo in cui spera la "sinistra" borghese, che sta ripetendo i tragici errori che aprirono le porte al ventennio fascista.
Il discorso è stato ascoltato con vivissima attenzione e partecipazione dai presenti, che ne hanno sottolineato con forti e frequenti applausi i passi salienti. E in particolare con una lunga e calorosa ovazione le conclusioni, quando Pasca ha esortato ad avere la stessa fiducia nel futuro che aveva Mao, concludendo con la citazione della splendida poesia di Mao che sintetizza mirabilmente questo concetto nei versi finali che recitano: "Non c'è niente di impossibile al mondo per chi osa scalare le vette più alte".
Le conclusioni
Mentre tutta la sala era ancora levata in piedi ad applaudire il discorso, la compagna Martenghi ha lanciato le parole d'ordine "Mao, Mao, Mao e PMLI, PMLI, PMLI", ripetute due volte dai partecipanti, e quindi si è proseguito senza soluzione di continuità con il canto corale degli Inni del PMLI: "L'Internazionale", "Bandiera Rossa" e "Il Sole rosso". E sulle parole d'ordine finali, sempre ripetute con forza due volte dalla sala: "Giù, giù, Berlusconi buttiamolo giù"; "Tutti in piazza è ora di andare, il nuovo Mussolini dobbiam cacciare"; "Sulla linea del 5° Congresso facciamo del Partito un Gigante Rosso"; "Avanti con forza e con fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista"; "Viva Marx, viva Engels, viva Lenin, viva Stalin, viva Mao Zedong", e "Coi Maestri vinceremo", si è infine felicemente conclusa la 33ª commemorazione di Mao.
Molti partecipanti hanno versato spontaneamente dei generosi contributi economici e acquistato del materiale del Partito, tra cui il volume sul 5° Congresso nazionale del PMLI stampato per l'occasione.
Il breve tempo ancora concesso ai saluti, prima che molti compagni si rimettessero in viaggio per tornare nelle regioni di provenienza, è stato l'occasione per sviluppare la conoscenza e la fraternizzazione tra i compagni. In particolare i più giovani e giovanissimi partecipanti hanno espresso apprezzamenti entusiasti verso Mao e il PMLI. Il compagno Giovanni Scuderi è stato infaticabile nel salutare personalmente e nel parlare con tutti, in special modo con i nuovi compagni e simpatizzanti. Ricambiato con calore ed affetto da tutti, ma in particolare dai giovani e dai giovanissimi che, come dice Mao, sono "come il sole alle otto o alle nove del mattino" e ai quali appartengono il mondo e il futuro.
16 settembre 2009
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