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Ovazioni all'importante discorso di Branzanti pronunciato a nome del CC del PMLI
Un applauso ininterrotto a Mao, al socialismo e al PMLI
Scuderi, applauditissimo, sottolinea con parole d'ordine ad hoc i passaggi più importanti della commemorazione. Claudia Del Decennale invita i rivoluzionari a unirsi al PMLI per dargli un corpo da Gigante Rosso perché solo così è possibile rovesciare cielo e terra. Profondi interventi di 28 delegati delle Istanze di base del PMLI e di 6 simpatizzanti. Applauditissimo il messaggio di saluto del Nucleo Marxista Leninista in Messico. Tutti in piedi per ricordare i tre operai morti sul lavoro a Capua. Prolungati applausi alla richiesta dello sciopero generale contro il governo del neoduce Berlusconi, la Confindustria e Marchionne, e all'invito a partecipare in massa alle manifestazioni del 29 settembre, del 2 e del 16 ottobre
I giovani grandi protagonisti della commemorazione |
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Firenze, 12 settembre 2010, una giornata che sarà difficile dimenticare. Per chi per la prima volta ha partecipato a una commemorazione di Mao, organizzata ogni anno dal Comitato centrale del PMLI in occasione dell'anniversario della sua scomparsa, ma anche per chi negli anni ha vissuto tutte o quasi queste manifestazioni, cominciando dai vecchi e nuovi militanti del Partito. Perché in esse non c'è mai retorica e stanca ritualità, nessuna è uguale a quella che l'ha preceduta.
In tutti coloro che vi hanno partecipato rimarrà negli occhi il rosso della bella, ampia e luminosa sala Altana delle Leopoldine di piazza Tasso a Firenze, la stessa dove si è tenuto due anni orsono lo storico 5° Congresso nazionale del Partito, splendidamente addobbata con le bandiere dei Maestri e del Partito a cura della Commissione per il lavoro di organizzazione del CC e delle istanze di Firenze e provincia e di Prato. Un colpo d'occhio a cui hanno contribuito le camicie e le magliette rosse, i fazzoletti e le sciarpe del Partito, le spille dei Maestri e del PMLI, indossati con fierezza da un gran numero di partecipanti. Rimarrà nelle orecchie l'eco degli applausi pressoché ininterrotti a Mao, al socialismo e al PMLI che hanno fatto da colonna sonora a tutta l'iniziativa. Rimarrà nel cuore il calore dell'unità fraterna e proletaria rivoluzionaria palpabile in tutto il Partito, fra dirigenti e militanti, fra militanti e simpatizzanti e amici, di ogni regione e città del Nord, del Centro e del Sud, di ogni generazione, dai quattordicenni ai quasi novantenni qui degnamente rappresentati. Un clima che ha investito anche i partecipanti non conosciuti.
Sembra veramente un miracolo che a distanza di 34 anni Mao riesca ancora a suscitare tanto entusiasmo, tanta forza e determinazione proletarie rivoluzionarie specie nei giovani e nei giovanissimi.
La sala è piena già prima dell'ora convenuta. Nonostante il vergognoso e consueto black-out stampa. Solo il "Nuovo Corriere", in cronaca di Firenze, pubblica quasi per intero e correttamente il Comunicato dell'Ufficio stampa del PMLI e "il manifesto" dà notizia dell'iniziativa con quattro parole.
Alle 10 in punto, sulle note dell'Internazionale, la presidenza, con al centro il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, prende posto al tavolo davanti al pannello rosso con la splendida immagine di Mao a colori che applaude. Sembra salutare e incoraggiare tutti i partecipanti.
Il saluto di Del Decennale
Ci siamo, si inizia. Claudia Del Decennale va al podio e porge il saluto e i ringraziamenti (che pubblichiamo a parte) a nome del Comitato centrale del Partito a tutti i militanti, simpatizzanti e amici arrivati da ogni parte d'Italia, dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia. Cita Scuderi che spiega il legame speciale fra Mao e il PMLI e hanno inizio già qui gli scroscianti applausi che accompagneranno non solo questo saluto, ma tutti gli interventi successivi per giungere a dei veri boati durante l'importante discorso di Denis Branzanti.
Due giovanissimi alzano in alto il "Libretto rosso" di Mao e il volumetto, edito dal PMLI, "Mao e la lotta contro il revisionismo moderno". Lo faranno più volte nel corso della manifestazione. Il primo è un quattordicenne fiorentino, il secondo un diciassettenne milanese. Non si conoscevano prima, ma hanno avuto la stessa idea e la stessa sensibilità politica.
Del Decennale, sempre fra gli applausi, saluta i compagni, presenti e non, che hanno seri problemi di salute. Ricorda con commozione e riconoscenza i compagni deceduti, Nerina "Lucia" Paoletti, Vincenzo Falzarano, Ferruccio Panico e Marco Marchi.
Un caloroso applauso internazionalista proletario accoglie l'annuncio e la lettura di brani del messaggio di saluto del Nucleo Marxista Leninista in Messico (che pubblichiamo a parte). Un applauso rinvigorito quando Scuderi grida "Viva i compagni messicani". Il Segretario generale, applauditissimo, sottolinerà più volte con parole d'ordine ad hoc i passaggi più importanti della commemorazione.
Del Decennale ripercorre i successi, i meriti, i contributi delle istanze di base del Partito in Italia e all'estero, suscitando un coro entusiastico.
Aperto sostegno viene espresso anche alla solidarietà internazionalista del PMLI verso i popoli del mondo che armi in pugno combattono per la libertà e l'indipendenza del proprio paese, e anche ai lavoratori e alle masse che lottano contro le stangate governative come in Grecia e in Italia e contro il supersfruttamento padronale e governativo come fanno gli operai e i lavoratori cinesi.
Del Decennale infine chiama, fra gli applausi, i rivoluzionari a unirsi al PMLI "con la consapevolezza che solo dando al PMLI un corpo da Gigante Rosso è possibile rovesciare cielo e terra".
"Mao, Mao, Mao", "PMLI, PMLI, PMLI", scanditi per due volte, segnano la fine di questo primo entusiasmante capitolo della commemorazione.
Gli interventi di Istanze di base e simpatizzanti
È la volta dei saluti di 28 delegati delle Istanze di base e di 6 simpatizzanti del Partito. Ognuno di loro aveva a disposizione solo due minuti, ma sono stati più che sufficienti per esprimere la profondità delle idee e dei sentimenti che animano i militanti e i simpatizzanti del Partito. Ognuno con le proprie caratteristiche, dettate anche dalle regioni da cui provengono, dall'età, dalle esperienze politiche, sindacali, studentesche, di lotta nei movimenti di massa e di esperienza di fronte unito, fusi però in un sol corpo attorno a Mao, al socialismo e al PMLI. Quell'Italia unita, rossa e socialista per cui ci battiamo vive già in concreto nel Partito dove non esistono barriere né geografiche, né generazionali, né di sesso. La sala e la presidenza formano un'unica magica orchestra rossa dove ognuno suona in modo armonioso i propri strumenti.
Ogni intervento non solo viene applaudito alla conclusione, ma anche nei passaggi più significativi. Come per esempio quando il giovanissimo delegato dell'Organizzazione di Camposampiero (provincia di Padova), citando Mao esalta il compito dei marxisti-leninisti di servire il popolo con tutti se stessi. Oppure quando il compagno della provincia di Trento esalta i lavoratori di Pomigliano d'Arco e il delegato della Cellula "Mao" di Milano sostiene le forme di lotta classiche del proletariato e delle masse. O, ancora, quando il giovane compagno operaio Alessandro Frezza di Viggiù (provincia di Varese) offre una brillante sintesi del rapporto del PMLI con il pensiero di Mao, della linea politica interna ed estera del PMLI, un modello dell'esercizio della critica e dell'autocritica e una forte manifestazione del coraggio marxista-leninista.
Prendendo spunto dall'intervento del delegato della Cellula "Lenin" della
provincia di Bergamo, Scuderi grida "Viva la classe operaia italiana!", suscitando calorosi e convinti applausi. Lo stesso succederà quando interviene la cara simpatizzante Liliana di Cuneo, e griderà "Viva le compagne!".
Ormai è un crescendo di entusiasmo. Quando il delegato dell'Organizzazione di Scandicci (Firenze) prendendo spunto dalla sua stessa esperienza, invita la base dei falsi partiti comunisti a unirsi al PMLI, Scuderi coglie l'occasione per inviare "un saluto alle compagne e ai compagni di base dei falsi partiti comunisti" e per esprimere la certezza che "coloro che sono veramente rossi domani saranno sicuramente con noi".
Quando prende la parola un giovanissimo simpatizzante di Firenze, Scuderi grida con entusiasmo "Viva i successori della causa rivoluzionaria".
Nei loro interventi spesso i delegati delle Istanze e i simpatizzanti ringraziano a loro volta il Segretario generale per la sua decisiva opera di direzione del Partito e puntualmente ciò viene sottolineato dalla sala con un caloroso applauso.
Particolarmente toccante e commovente è stato il momento in cui, mentre interviene Mauro, un giovane simpatizzante di Capua (Caserta), il compagno Scuderi ha invitato tutta la sala, che immediatamente si è alzata in piedi, a rendere omaggio ai tre lavoratori di quella città morti il giorno prima e a tutti i lavoratori caduti sul lavoro.
Emblematici gli interventi dei compagni Franco Melandri e Sesto Schembri delle Istanze di Ravenna e Catania.
Le Istanze del Partito assenti, per vari motivi di forza maggiore, con propri delegati, hanno inviato alla commemorazione dei messaggi di saluto. Così hanno fatto simpatizzanti e amici con messaggi che pubblichiamo a parte.
Nel corso degli interventi è stato letto un brano del saluto del quattordicenne Luca della provincia di Vercelli.
Questo importante e prezioso capitolo della commemorazione si è concluso fra gli applausi con il Segretario generale che, cogliendone l'aspetto più significativo, ha gridato "Viva i giovanissimi marxisti-leninisti, i successori della causa rivoluzionaria".
Il discorso di Branzanti
A questo punto ce n'era già abbastanza per essere soddisfatti. La stanchezza poteva cominciare a farsi sentire. E invece ecco il piatto forte: l'importante e applauditissimo discorso del compagno Denis Branzanti a nome del Comitato centrale. Il livello di attenzione e di tensione politica si alza e così pure l'entusiasmo. In sala non vola una mosca, ma il discorso che fila per un'ora (un estratto di quello integrale che pubblichiamo in questo stesso giornale) è stato interrotto per ben 45 volte da applausi, che in alcuni casi diventano boati, per finire con una vera e propria ovazione durata alcuni minuti.
Piovono applausi quando Branzanti legge delle importanti citazioni di Mao sulla lotta al revisionismo moderno, sull'emancipazione femminile, sul sostegno all'Urss di Stalin. A questo punto un giovane alza con fierezza il ritratto di Stalin.
Si applaude a Pol Pot, al centro di una vergognosa campagna di menzogne e di odio della destra e della "sinistra" borghese.
Un lungo applauso accompagna Branzanti che, mostrando "Il Bolscevico" di allora, ricorda il tributo dell'Organizzazione che darà poi vita al PMLI alla morte di Mao nel '76.
Il discorso è un crescendo e così anche gli applausi. È la volta della denuncia del governo Berlusconi, dell'imbelle "sinistra" borghese, dei sindacalisti venduti di Cisl e Uil. Un vero boato accoglie la parola d'ordine del Partito: "Occorre un nuovo 25 Aprile per liberarsi del nuovo Mussolini" e la richiesta dello sciopero generale di 8 ore con manifestazione a Roma contro il governo del neoduce Berlusconi, la Confindustria e Marchionne e all'invito a partecipare in massa alle manifestazioni del 29 settembre, del 2 e del 16 ottobre.
Applausi all'astensionismo elettorale tattico marxista-leninista e alla strategia delle Assemblee popolari e dei Comitati popolari. Una vera e propria ovazione accompagna la citazione di Mao contro la teoria borghese, idealista e interclassista dell'"amore universale".
Un applauso davvero sentito e riconoscente sottolinea il ringraziamento ai simpatizzanti del Partito perché, come dice Branzanti, "senza di loro potremmo fare davvero poco". Non sfuggono nemmeno i riferimenti alla battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua e la piattaforma immediata del Partito sul piano economico, sociale, sindacale, studentesco e politico. Un altro boato quando Branzanti esprime l'appoggio del Partito alle dure contestazioni a Schifani, Bonanni e Dell'Utri e il sostegno a forti metodi di lotta a viso aperto e davanti alle masse.
Un applauso ininterrotto accompagna le frasi finali di Branzanti, da quando cita Mao che afferma che "Il marxismo è duro..." fino all'ultima parola d'ordine scandita con forza "Con i Maestri e il PMLI vinceremo!".
Il compagno Scuderi va alla tribuna, così come aveva fatto con la compagna Del Decennale, ad abbracciare e ringraziare fraternamente il compagno Branzanti, un esempio vivente di cosa può produrre l'incontro degli operai coscienti con il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e la linea del PMLI. Il Segretario generale del PMLI considera, fra l'altro, il discorso di Branzanti un contributo di carattere storico alla linea del PMLI e al rapporto del Partito con Mao, il suo pensiero e la sua opera.
La presidenza assieme alla sala gridano per due volte "Mao, Mao, Mao", "PMLI, PMLI, PMLI". Mentre tre giovanissimi compagni, con alla testa il Responsabile giovanile del Comitato centrale, Federico Picerni, vengono chiamati da Scuderi al podio, tutti in piedi a cantare ininterrottamente i tre inni del Partito, L'Internazionale, Bandiera Rossa e Il Sole Rosso, e a scandire, due volte ciascuna, le parole d'ordine del Partito: "Giù, giù, Berlusconi buttiamolo giù"; "Tutti in piazza è ora di andare, il nuovo Mussolini dobbiam cacciare"; "Sulla linea del 5° Congresso facciamo del Partito un Gigante Rosso"; "Avanti con forza e con fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista"; "Viva Marx, viva Engels, viva Lenin, viva Stalin, viva Mao Zedong", e "Coi Maestri vinceremo".
Il rosso banchino con esposto il materiale del Partito, posto all'ingresso della sala, è stato letteralmente preso d'assalto prima dell'inizio e a conclusione dell'iniziativa. Molti partecipanti hanno versato dei generosi contributi economici. Le compagne e i compagni hanno sostato ancora a lungo nella sala per salutarsi e fraternizzare. Il compagno Scuderi, che infaticabilmente saluta e parla personalmente con tutti specie con i nuovi militanti e simpatizzanti, viene ripetutamente chiamato a fare delle foto ricordo con gruppi di compagni in particolare con i più giovani che come più volte ha ricordato il nostro Segretario generale sono il futuro e l'avvenire della causa del proletariato, del socialismo e del PMLI e sono stati i grandi protagonisti di questa commemorazione.
15 settembre 2010
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