In barba alle misere condizioni di vita delle masse popolari partenopee La giunta di De Magistris assume decine di dirigenti esterni Dura protesta degli impiegati comunali che si riuniscono in Comitato. Tra gli assunti anche la bassoliniana doc Sabadin Dal nostro corrispondente della Campania Si direbbe: alla faccia della paventata "rivoluzione"! Il nuovo "sceriffo" De Magistris, con la complicità del volpone neorevisionista e trotzkista e attuale vicesindaco Sodano, dopo aver paventato una "riforma" della macchina comunale, lo scorso 17 luglio ha aumentato di colpo lo staff assumendo dirigenti esterni e senza sfruttare l'esperienza degli impiegati comunali all'interno di palazzo S. Giacomo. Notevole il numero dei componenti dello staff con ben quindici collaboratori, di gran lunga superiore a quello dell'ex neopodestà Iervolino. Si va dalla portavoce Marzia Bonacci (91 mila euro lordi l'anno), all'assistente comunicazione Thalassa Vona (50 mila euro lordi l'anno), al fidatissimo Alessio Postiglione. E poi Alessandro Di Rienzo, Vincenzo Sammarco, Sarah Terracciano, Felice Balsamo, il docente universitario Sergio Marotta, Alessandro Nardi. Per Nardi si tratterebbe di doppio incarico visto che è l'attuale revisore dei conti della Acam, Agenzia Campana per la Mobilità; inoltre egli è un ex fedelissimo di Alfonso Pecoraro Scanio nonché tra i firmatari a marzo scorso, di un appello in favore del candidato a sindaco del "centro-destra", Gianni Lettieri. E poi c'è Raffaele Carotenuto, ex consigliere comunale PRC e sostenitore della giunta Iervolino. Nelle ultime ore, inoltre, l'ex pm ha legittimato l'assunzione di dirigenti esterni come Daniela Michelino, a cui è stato attribuito l'incarico di direttore della VII direzione centrale che raggruppa i settori sviluppo commerciale, artigianale e turistico, ma soprattutto della bassoliniana doc Paola Sabadin che ha ottenuto la funzione di dirigente dei servizi contabilità economica e finanziaria e adempimenti fiscali. Insomma, dopo l'annuncio di una inversione necessaria visto l'incredibile buco di milioni di euro lasciato dalla vecchia amministrazione Iervolino, la giunta De Magistris va in tutt'altra direzione al punto da sollevare l'ira dei dipendenti comunali che, raccolti in un Comitato, hanno affermato in una nota dura e chiara: "Non ci siamo sindaco De Magistris, glielo diciamo con franchezza. Lei aveva promesso l'accorpamento dei servizi entro il 30 giugno e la revoca dei contratti stipulati con i dirigenti nominati dalla politica - spiega il Comitato - Questo non è accaduto. Si è proceduto all'accorpamento selvaggio dei servizi, metà dei dirigenti fuori, ma più di una metà e sempre gli stessi, dentro compresi gli esterni. Ma i meriti? Qual è stato il criterio secondo il quale alcuni sono stati nuovamente nominati dirigenti ed altri no? - domandano giustamente i dipendenti - Avete esaminato i loro curricula? Ma i curricula maturati prima di entrare nell'Azienda Comune o quelli maturati a seguito delle nomine clientelari - sottolinea il Comitato -. E cosa ci dice della restituzione delle posizioni organizzative agli ex dirigenti? Ma se c'erano risorse, perché almeno queste non sono state distribuite secondo giusti criteri di merito? È avvenuto tutto nel rispetto della norma?". Altro che "primavera" arancione! Il bilancio dei primi sessanta giorni di De Magistris, nonostante millantate abilità e qualche acrobazia, è negativo sia dal punto di vista dei rifiuti, dell'emergenza sanitaria, delle risposte lavorative ai senzalavoro, della militarizzazione del territorio e della repressione delle lotte dei disoccupati con il manganello, fino alla controriforma della macchina comunale. Solo con la lotta di classe le masse popolari napoletane potranno conquistare i loro diritti, il benessere e il socialismo, ammainando definitivamente la bandiera delle istituzioni locali borghesi in camicia nera e alzando in alto la rossa bandiera del proletariato, perché questa è e sarà sempre la bandiera della lotta di classe e dell'aspirazione delle masse al socialismo. 27 luglio 2011 |