Clamorose rivelazioni dell'ex pm di Catanzaro De Magistris: "mi hanno bloccato perché avevo scoperto una nuova P2" Il "piano di rinascita democratica" di Gelli è già stato realizzato al 60-70%. Ora lo "stanno rendendo contemporaneo" I media e i partiti della destra e della "sinistra" del regime ignorano la denuncia L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris è tornato a denunciare l'esistenza di una "nuova P2". In un'intervista per il programma "Exit" su La7, andata in onda l'11 marzo scorso, De Magistris afferma di aver scoperto, insieme ai suoi più stretti collaboratori attraverso la ricostruzione dei finanziamenti pubblici in Calabria, "quella che con gergo giornalistico si potrebbe anche definire la nuova P2". Il riferimento alla loggia massonica di Licio Gelli si spiega perché l'indagine Why Not, che gli è stata sottratta un anno fa dalla procura di Catanzaro riguardava "la gestione del denaro pubblico e di alcuni pezzi delle istituzioni attraverso il tramite dei poteri occulti". Il magistrato calabrese stava infatti indagando sull'intreccio fra magistratura, affari, mafia, massoneria, alti prelati e politici di destra e di "sinistra", fra i quali Prodi e Mastella, e starebbe proprio in questo intreccio, secondo l'ex pm, il "cuore del problema e non voglio dire altro. Perché fatti, nomi, documenti li ho consegnati". De Magistris fa capire che le sue indagini sono state bloccate proprio perché erano giunte a svelare questa "nuova P2". "La mia testimonianza, i miei documenti, il mio sapere doveroso l'ho consegnato all'Autorità giudiziaria di Salerno. Prendo atto che sono stati fermati i magistrati che stavano conducendo questa indagine". Non è la prima volta che De Magistris denuncia la mai sopita vitalità della P2. Qualche giorno prima in un'altra intervista per un programma web, aveva spiegato che "sotto il profilo di alcuni passaggi, come il controllo della magistratura, siamo in piena P2. Per il 60-70% il piano di rinascita democratica è stato già applicato, anzi lo stanno migliorando nella loro ottica, lo stanno rendendo contemporaneo". "Constato - ha proseguito - che chi, non solo io, ma anche altri, ha fatto negli ultimi tempi investigazioni delicate sul tema delle collusioni interne alle istituzioni e, soprattutto, dove il collante è stato quello dei poteri occulti, non credo che abbia avuto un grosso ausilio da parte di chi dovrebbe istituzionalmente stare vicino". Lasciando ben intendere che la P2 controlla e condiziona anche il potere giudiziario. La denuncia di De Magistris, pur clamorosa, conferma quello che ormai è sotto gli occhi di tutti anche se solo il PMLI ha il coraggio di denunciarlo fino in fondo e non da ora. Anche se la "sinistra" borghese, compresi i falsi partiti comunisti, si ostina a negare l'evidenza, la realtà è che il "piano di rinascita democratica" e lo "Schema R" della P2 sono stati in gran parte realizzati, prima da Craxi e poi da Berlusconi, e adesso proprio quest'ultimo si appresta a completarlo con la terza repubblica incentrata sul presidenzialismo, il federalismo, il bipartitismo e l'interventismo all'estero. Lo stesso Gelli ad ogni pie' sospinto ne rivendica la paternità, elogia Berlusconi e si compiace con lui per averlo realizzato. In sostanza, la "nuova P2" non è altro che la continuazione di quella vecchia, il cui disegno mirava alla restaurazione del fascismo in Italia, sia pure sotto nuove forme e nuovi vessili, come poi è avvenuto attraverso il cambiamento totale dei connotati costituzionali, istituzionali, parlamentari, politici, civili, sociali, sindacali del Paese in base agli interessi della destra della classe dominante borghese. Il fatto è che gradualmente anche la "sinistra" borghese si è omologata e ha sposato sostanzialmente lo stesso nero disegno. Non è certo un caso che i media e i partiti della destra e della "sinistra" del regime abbiano completamente ignorato la denuncia di De Magistris così come da sempre, fin dal lontano 1979, ignorano le denunce del PMLI. 1 aprile 2009 |