Astenersi dal voto non significa favorire il nemico e il qualunquismo? Cari compagni, sarei per l'astensionismo anch'io se non fosse che il non-voto è come un voto ai nemici, non so se mi spiego. L'astensionismo non significa meno voti in generale, ma meno voti a sinistra, perché di solito chi non vota sono le persone di sinistra che non si sentono rappresentate a dovere. Meno voti a sinistra significa più voti a destra. Per non parlare del fatto che si è lottato per avere il diritto al voto, che a parer mio è sacro. Pensate a quei Paesi dove le elezioni non esistono nemmeno, lì vige la dittatura. Se smettiamo di andare a votare, secondo voi, chi resta al potere? di certo non i marxisti-leninisti, non credete? E nemmeno i "comunisti" o il PD. Se il PMLI è antifascista e antidittatoriale, deve impegnarsi a fare in modo che le persone votino per la parte giusta e non che diventino qualunquiste. Per come la penso io chi si astiene non ha il coraggio di esprimere le proprie idee e non si interessa del bene del proprio Paese. Janet - Ravenna Cara compagna, l'astensionismo non è un voto ai nemici, anzi è il contrario. Essendo il capitalismo il nemico, un voto a qualsiasi partito che si presenta alle elezioni borghesi è un voto al nemico. L'elettoralismo borghese mantiene le masse legate al sistema capitalistico, al riformismo borghese, illudendole che i partiti borghesi, anche se di "sinistra" possano risolvere i loro problemi. Nel capitalismo questo non è possibile, nemmeno se si presentasse alle elezioni il PMLI perché il sistema capitalistico è irriformabile. L'astensionismo non significa "meno voti a sinistra" ma meno voti alla "sinistra" borghese, quella cioè che si candida al parlamento borghese, e meno voti alla "sinistra" borghese vuol dire meno voti al capitalismo. Noi non siamo contro il diritto di voto, anzi lo difendiamo, a differenza dei partiti della "sinistra" borghese come il Pd che, ad esempio, è per il sì al referendum del 21 e 22 giugno che darebbe pieni poteri a chi governa, con uno sbarramento più alto per l'accesso al parlamento e il 55% di seggi al partito che vince, anche solo di un voto, anche se racimolasse solo il 10% di voti. Il voto è un mezzo e non il fine, il fine è una società migliore, il socialismo. L'astensionismo è un voto che dev'essere utilizzato a tal fine. I partigiani hanno lottato per avere il diritto di voto, abolito da Mussolini, cosa che faremmo anche noi se non ci fosse questo diritto. Attraverso il voto i partigiani pensavano di poter conquistare un sistema giusto, cosa che nella pratica tutti possiamo constatare, non è avvenuta, perché non è possibile. Con il voto al "meno peggio" e alla "sinistra" borghese siamo infine tornati proprio a quel sistema fascista che i partigiani non hanno certo sconfitto col voto. Come puoi certificare, gli attuali parlamentari di qualsiasi parte non si interessano affatto del "bene del proprio paese", o almeno lo fanno solo per la minoritaria parte ricca e sfruttatrice, al contrario è proprio il PMLI che si occupa del bene delle masse lavoratrici e popolari lottando al loro fianco e cercando quotidianamente di elevare la loro coscienza e combattività. Noi, come sai, esprimiamo le nostre idee con coraggio e determinazione ogni giorno, nelle fabbriche, nelle scuole, nelle piazze, negli organismi di massa dove siamo presenti, e propagandando l'astensionismo non vogliamo certo che le masse vadano verso il qualunquismo. Piuttosto, il disinteresse spesso è dettato proprio dal riformismo borghese che chiama le masse a votare una volta ogni 5 anni per poi disinteressarsi completamente di loro. Ecco perché noi vogliamo ampliare e qualificare l'astensionismo in modo da distaccare le masse dal riformismo borghese e dalle istituzioni del regime neofascista, in modo da far divenire gli astensionisti dei fautori del socialismo. Tra il capitalismo e il socialismo la parte giusta è il socialismo, il voto a uno qualsiasi dei partiti borghesi è un voto al capitalismo, cioè alla parte sbagliata, l'astensionismo è un voto al PMLI e al socialismo e quindi alla parte giusta. In ogni caso, anche se non condividi la linea elettorale astensionista del PMLI perché non ti unisci a noi sui temi che ci accomunano? 17 giugno 2009 |