Non vedete differenze tra "bozza Violante" e "riforma" Calderoli? Salve. Ho letto l'articolo sulla "bozza Violante" e mi sembra un po' fazioso. A parte la dizione "valutati i risultati delle elezioni per la Camera dei deputati", infatti convengo con voi che il premierato (come l'intera riforma del 2005, il cosiddetto premierato assoluto o dittatura del premier) fa schifo, nella Bozza Violante vi è la riproposizione del sistema tedesco, con Senato degli stati (delle regioni), che non può essere sciolto perché rappresenta le giunte regionali, non i cittadini, e Camera che dà e revoca la fiducia. Inoltre non ha niente a che vedere con la riforma del 2005 poiché non vi è quell'obbrobrio della norma antiribaltone (che lega il parlamento), non vi è il potere di scioglimento della Camera dato al primo ministro (che riduce il parlamento a suddito), non vi sono i depotenziamenti della Corte costituzionale (con 7 e non più 5 membri nominati dal parlamento) e del Pdr. Insomma, il bicameralismo perfetto non c'è nei paesi scandinavi, in Germania, in Francia, nei paesi del Benelux, in Spagna. Sono dittature? Vabbè, tanto voi preferite il Politburo stalinista... quello sì che era democrazia. Nino, via e-mail Salve. Non riusciamo a vedere una differenza sostanziale fra la Bozza Violante e la controriforma Calderoli approvata nel 2005. Certo non è estremizzata come quest'ultima, ma nella sostanza vi sono tutti i cardini (premierato, senato federale, ecc.) che producono un ulteriore e pressoché definitivo stravolgimento del quadro istituzionale e governativo disegnato dalla Costituzione del '48. Il nocciolo comunque è che la Bozza Violante viene riconosciuta da tutti come la base di partenza per procedere alla controriforma costituzionale che completerà la terza repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista e interventista. È il classico piatto d'argento che la "sinistra" borghese ha offerto alla destra per non essere esclusa dal banchetto e partecipare in prima persona alla controriforma costituzionale nella vana speranza di limitare i danni. Qualcosa del genere fecero anche i popolari, i liberali e i riformisti di allora con Mussolini e sappiamo come finì. Per quanto riguarda il "politburo stalinista", forse lei conosce poco la storia dell'Urss di Lenin e di Stalin e non ha ben chiara la differenza fra la democrazia borghese e la democrazia proletaria e fra organi dirigenti del Partito e dello Stato nel socialismo. O forse, più semplicemente, preferisce la prima che oggi in Italia ha prodotto un nuovo regime fascista e un nuovo Mussolini. 10 giugno 2009 |