Da liberale di sinistra dovrò temere per la mia vita in caso di rivoluzione? Gentili responsabili del PMLI, mi considero un liberale di sinistra (espressione che per voi sarà probabilmente un ossimoro) e sono un convinto sostenitore dell'attuale Partito Democratico, e come tale risulto essere piuttosto impermeabile al vostro messaggio politico. Nell'ipotesi che la rivoluzione da voi tanto auspicata dovesse alla fine avverarsi, dovrei iniziare a temere per la mia vita? Cordiali saluti. Giuseppe - Bari Tranquillo Sig. Giuseppe! Perché dovrebbe temere per la sua vita nel caso della rivoluzione socialista? Chi non scende in armi contro di essa può dormire sonni tranquilli. Non è un ossimoro essere "liberale di sinistra" perché ci sono dei liberali di destra anche nel PD. Continui a seguirci con simpatia e cerchi di far fare a Veltroni meno danni possibile alle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori e delle masse. Forse saprà che terremo a Bari il 4 aprile alle ore 16 un dibattito pubblico presso il Dopolavoro ferroviario in Via Corso Italia, 112. Lei può tranquillamente parteciparvi e prendere la parola. L'iniziativa è aperta a tutti. Cordiali saluti. Ringrazio della risposta esaustiva e certamente conciliante. Effettivamente questa propensione al dialogo è la dimostrazione che la sinistra, sebbene variegata al suo interno, come del resto dimostra l'esistenza del vostro stesso partito, resta pur sempre superiore alle destre in termini di nobiltà e onestà intellettuale, soprattutto poi se paragonata con l'attuale destra berlusconiana, particolarmente improntata al populismo e alla bassezza morale. Cordiali saluti. (Giuseppe - Bari) 26 marzo 2008 |