È da considerare nemico chi si piega ai ricatti elettorali? Cari compagni del PMLI, Vi scrivo questa lettera per parlarvi di alcuni fatti che di certo non sono nuovi alle vostre orecchie, ma che sto passando sopra la mia pelle direttamente, in prima persona: si tratta del fenomeno tanto odiato e tanto presente all'interno della nostra penisola, il fenomeno delle raccomandazioni. Ho scoperto che nella famiglia di mio zio ci sono rapporti con vari esponenti del centro e della destra siciliana, e ho saputo che mio zio anni fa si era candidato per una lista politica di centro, o di destra, non so con precisione che movimento fosse, ma poi tutto si concluse lì, mio zio non ottenne molti voti, e quindi rinunciò fortunatamente alla vita politica. Mia madre si è sempre definita a "sinistra" (per quanto sinistra abbia significato per una ex votante del PCI come lei, ma pensavo che una piccola fiamma bruciasse nel suo cuore, essendo stata da una vita fino all'anno scorso operaia, per poi essere licenziata a causa della crisi del sistema capitalista), ma oggi mi sono sentito tradito da una figura importante come quella materna. Mia zia aveva da anni promesso di votare Miccichè dato che avevano avuto rapporti d'amicizia in passato, grazie sempre a mio zio. Miccichè è il noto rinnegato di "Lotta continua", e attuale fascista e in odor di mafia dirigente di "Grande Sud". È colui che ha dichiarato "con mafia e camorra bisogna convivere". Tralasciando il fatto che questo gesto compiuto da mia zia è profondamente ingiusto, me lo potevo anche aspettare, essendo lei una persona molto ignorante di politica, capace di confondere la sinistra con la destra, e la falce e il martello con la svastica, ciò che mi ha profondamente colpito è stato il fatto che anche mia madre ha deciso di votare Miccichè. Infatti questo individuo ha promesso di persona un posto di lavoro per mia madre che attualmente è disoccupata. Capisco la necessità di un lavoro, ma non è troppo tradire la propria persona in questo modo? Favorendo un tale atto? Non so cosa pensare, cari compagni del PMLI, quindi vi chiedo: cosa dovrei fare? Pian piano, mia madre da proletaria qual era, potrebbe diventare una borghese lavoratrice alla regione. Mi sto praticamente ritrovando in una famiglia di reali anti-marxisti! Non solo i miei zii, ma anche i miei genitori! Sono profondamente indignato, ad esempio adesso mia madre potrebbe togliere il lavoro a qualunque giovane laureato in cerca di lavoro solo perché conosce un pinco pallino qualunque, è corretto questo? Non so che dire. Ma non mi importa, per l'ideale rivoluzionario e autenticamente marxista-leninista che scorre nelle mie vene, sono disposto a rinnegare la mia famiglia. Il Partito, la causa socialista, e la fede nei grandi Maestri viene prima di tutto nella mia vita! Nella certezza che noi del PMLI instaureremo la dittatura del proletariato in un futuro prossimo, vi mando i più sinceri saluti marxisti-leninisti. Coi Maestri e il PMLI vinceremo! Un compagno siciliano simpatizzante del PMLI Caro compagno, È normale che tu ti senta deluso e indignato, ciò è segno della crescita della tua consapevolezza di marxista-leninista. D'altronde è anche giusto che ti soffermi a pensare sull'accaduto, senza saltare a conclusioni affrettate. Da un lato ci sono i politicanti borghesi, di destra o di "sinistra", che, come sai, sono due facce della stessa medaglia, e la dittatura della borghesia: questi rappresentano l'oppressione e l'oppressore da abbattere. Dall'altro lato ci stanno le masse sfruttate, e tua madre ne fa parte. È chiaramente un errore cedere alle promesse elettorali, anzi, nel tuo caso, al ricatto del voto di scambio. Devi comunque considerare che tua madre non è una marxista-leninista, non ha la fortuna di far parte del nostro amato Partito ed è vittima non solo di questi giochi di potere (la necessità di lavorare per assicurare un futuro a sé e alla famiglia, cosa che le istituzioni borghesi non sanno né possono darle), ma anche dell'opera di corruzione e deideologizzazione da parte del vertice del PCI revisionista. Come diceva il grande Maestro Mao, "bisogna distinguere i veri amici dai veri nemici". Tua madre non può essere considerata un nemico, è solo una lavoratrice caduta sotto scacco della morsa mafiosa del voto di scambio, che tra l'altro difficilmente le frutterà davvero un posto di lavoro. Piuttosto, in virtù della sua origine di classe e del suo orientamento verso la "sinistra" borghese, può essere terreno fertile per il marxismo-leninismo-pensiero di Mao. Le masse sono costantemente vittime di queste pratiche clientelari a cui ricorre la borghesia, e tuttavia il PMLI non le abbandona. Bisogna stare tra le masse e capirne bisogni e dinamiche e, una volta comprese, agire come elementi di avanguardia per portare tra di loro il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e conquistarle alla causa del socialismo. Le contraddizioni sono inevitabili, sono all'interno del Partito, figurati cosa accade tra i proletari, quando non hanno coscienza di classe e non hanno consapevolezza dello sfruttamento e dei ricatti cui sono sottoposti. Caro compagno, ti siamo vicini e comprendiamo il difficile momento che stai vivendo. Potrai superarlo stringendoti sempre di più al Partito. L'ideale rivoluzionario e autenticamente marxista-leninista che ti scorre nelle vene ti farà capire da che parte stanno i colpevoli e da che parte stanno le vittime. Ti darà la dialettica per far comprendere alle vittime quali sono gli strumenti per ribellarsi a questi ricatti odiosi. Intanto un sincero ringraziamento per la fiducia che riponi nel Partito, nella causa socialista e nei Maestri, e per tutto il lavoro che svolgi al nostro fianco! Saluti marxisti-leninisti. Coi Maestri e il PMLI vinceremo! 14 novembre 2012 |