Secondo l'Ocse Sale al record di 11,8% la disoccupazione in Europa Supera il 37% la disoccupazione giovanile in Italia Il numero di disoccupati nei paesi dell'area Ocse, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che raccoglie i paesi più industrializzati, è salito a 48,2 milioni ad ottobre. Nel complesso il tasso di disoccupazione medio è rimasto fermo all'8% nel mese di novembre ma sono circa 13,5 milioni in più le persone senza lavoro rispetto a luglio 2008. I dati resi noti nel report dell'organizzazione sottolineano che, dallo scoccare della crisi economia e finanziaria, le tendenze della disoccupazione hanno mostrato andamenti diversi per vari gruppi di popolazione. A novembre il tasso di disoccupazione per gli uomini è stato dello 0,9%, inferiore al picco dell'8,9% raggiunto nel 2009. Per quanto riguarda le donne, il numero delle disoccupate si è mantenuto ancorato all'8% da luglio 2009. Un nuovo record negativo si registra, invece, nei paesi della zona euro. Il tasso di coloro che non hanno lavoro ha raggiunto il picco dell'11,8% (con un'impennata dello 0,1% rispetto al mese di ottobre), proseguendo l'ininterrotto peggioramento iniziato nel giugno 2011. In Italia, la quota dei disoccupati sarebbe rimasta stabile all'11,1%. La disoccupazione giovanile nel nostro paese raggiunge però un nuovo record negativo, attestandosi al 37,1% nel mese di novembre (dal 36,5% di ottobre). Questo colloca l'Italia ben al di sopra della già inaccettabile media europea (24,4%), al quarto posto dopo Grecia (56,6%), Spagna (56,5%) e Portogallo (38,7%), seguita dalla Repubblica Slovacca (35,8%) L'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, sottolinea che l'andamento dei paesi Ocse sembra accennare ad una timida ripresa - con la disoccupazione negli Stati Uniti in calo dello 0,1% e del 0,2% in Canada - appare chiaro come la disoccupazione resta vicina ai massimi del dopoguerra e che la crisi del capitalismo ed i suoi effetti sono tutt'altro che superati. 6 febbraio 2013 |