Disoccupazione record in Francia La disoccupazione ha toccato in Francia il record storico di 3,2 milioni di senza lavoro, ce ne sono almeno altri 2 milioni che hanno un lavoro provvisorio mentre gli iscritti al "Pôle Emploi", l'agenzia di collocamento, sono in totale 5,7 milioni. Il numero dei disoccupati è cresciuto di mille al giorno nel mese di aprile, un numero sempre crescente che paga per la crisi economica e per le scelte del presidente, il socialista Hollande, e del suo governo diretto da Ayrault che scaricano sui lavoratori e sulle masse popolari i sacrifici per far quadrare i conti pubblici e procedere verso il "consolidamento di bilancio" imposto dall'Unione europea (Ue). Il numero dei disoccupati è destinato a crescere ancora per effetto di licenziamenti di massa attesi dalle chiusure di grossi stabilimenti quali gli altiforni di Florange come dalla possibile chiusura dello stabilimento di Aulnay della Peugeot. Sono i casi più grossi di una situazione di crisi che vede la chiusura di una miriade di aziende. Il governo di Hollande ci mette del suo e a tappe forzate ha fatto approvare dal parlamento una legge che invece di affrontare il problema della disoccupazione lo aggraverà ancora di più; una legge che recepisce l'accordo sull'occupazione firmato dal solo sindacato socialista Cfdt con l'opposizione degli altri maggiori sindacati a partire da Cgt e Force ouvrière, che facilita i licenziamenti. Questo sarebbe necessario, secondo il governo, per sostenere il programma di recupero della competitività francese necessaria al rilancio dell'economia. Intanto pagano i lavoratori. Questo programma sta creando difficoltà a Hollande costretto a registrare malumori fra alcuni ministri del governo Ayrault, all'interno del suo partito socialista e dei Verdi alleati di governo. I maggiori sindacati, questa volta uniti, hanno attaccato Hollande ricordandogli che chi lo ha eletto un anno fa aspetta ancora "il cambiamento" promesso, anche se era facile prevedere la veloce caduta delle illusioni, e hanno aderito alla settimana di proteste sindacali europee contro il rigore imposto dalla Ue in programma tra il 7 e il 14 giugno. La sinistra della "sinistra" borghese a un anno dalla vittoria elettorale di Hollande ha organizzato una manifestazione a Parigi contro la politica di austerità del governo. Erano oltre 150 mila i manifestanti al corteo del Front de Gauche che partito dalla piazza della Bastiglia ha sfilato per le vie della capitale il 5 maggio. 22 maggio 2013 |