Dall'Asset ai Titoli di Stato Dizionario della crisi Asset: termine inglese che indica l'insieme dei beni materiali o immateriali di un'impresa. Azioni: è un titolo che rappresenta una parte (quota) di proprietà di una società. BCE: Banca centrale europea. Ha sede a Francoforte. Definisce e attua la politica economica e monetaria dell'Unione europea Banca d'Affari: è un istituto di credito che non permette depositi e specula con elevato rischio. Sono considerate fra le principali responsabili della crisi finanziaria mondiale. Commercial papers: obbligazioni a breve emesse dalle aziende, finalizzate a coprire necessità di breve periodo. Credit default swaps o Cds: Contratti di assicurazione sull'insolvenza di un debitore. È uno strumento finanziario che ha la funzione di garantire chi ha acquisito titoli da un venditore. Più il venditore è attendibile meno alto sarà il valore dei Cds. È considerato uno strumento speculativo per scommettere sul possibile fallimento di uno Stato o azienda. Debito pubblico: Detto anche debito sovrano. È il debito che uno Stato, tramite le amministrazioni pubbliche centrali e locali, contrae con i propri cittadini (debito interno) o con istituzioni finanziarie e Stati esteri (debito estero). Default: Termine inglese che in economia indica il fallimento. Ecofin: l'insieme dei ministri dell'Economia e delle Finanze degli Stati membri dell'Unione europea. Euribor: Euro Interbank Offered Rate, è il tasso medio con cui avvengono le transazioni finanziarie in euro tra le grandi banche europee. Fed: Federal Reserve. È la Banca centrale degli Stati Uniti. Fondo Efsf: European Financial Stability Facility. È un fondo per la stabilità finanziaria dell'Europa. Creato dalla Unione europea in occasione della crisi finanziaria che ha colpito la Grecia. È intervenuto anche per salvare Irlanda e Portogallo. Ftse Mib: Acronimo di Financial Times Stock Exchange. È l'indice della Borsa italiana che indica il valore delle azioni delle 40 maggiori aziende Italiane ed estere, quotate alla Borsa di Milano. È l'indice di riferimento utilizzato per indicare sinteticamente il valore del mercato azionario nella sua totalità. Hedge Fund: fondi di investimento ad alto rendimento e ad alto rischio e speculazione. Indice di patrimonializzazione: misura percentualmente il finanziamento dell'impresa ottenuto con mezzi propri piuttosto che di terzi. Tanto più elevato è l'indice tanto più l'impresa si autofinanzia e meno ricorre a fonti esterne. Inflazione: crescita del livello dei prezzi che si verifica in modo generalizzato su tutti i prodotti. Iva: Imposta valore aggiunto. Colpisce l'incremento di valore che una merce acquista ad ogni passaggio economico. Attraverso un meccanismo di detrazione, l'imprenditore e il lavoratore autonomo scaricano il peso dell'imposta sull'acquirente successivo. Alla fine del processo, l'Iva grava completamente sul consumatore finale della merce. Obbligazioni: dette anche bond. È un prestito, per una somma e una data determinate, concesso dall'investitore a un emittente che può essere uno Stato (titoli di Stato, come Bot e Cct), un ente pubblico o una società privata. L'obbligazione garantisce un rendimento a chi lo acquista e la restituzione della somma alla scadenza. Rapporto Deficit/PIL: È il rapporto esistente tra il debito pubblico di uno Stato e il suo prodotto interno lordo (PIL). In base al patto di stabilità siglato a Maastricht dai membri dell'Unione europea, il rapporto deficit/PIL deve mantenersi sotto quota 60% per evitare debiti pubblici insostenibili. Rating: ossia valutazione. Misura il grado di solvibilità attribuito all'emittente, ad esempio uno Stato o un'impresa, da parte di Agenzie di rating private fuori da qualsiasi controllo pubblico. Short selling o vendite allo scoperto: Vendita delle azioni effettuata senza averne la piena proprietà. Le short selling sono considerate strumenti che agevolano la speculazione e spesso vengono sospese. Ad esempio A vende a B azioni X a un valore Y stabilito oggi pur senza possedere le azioni che ha venduto; A spera che il valore delle azioni X scenda nell'intervallo temporale accettato per l'effettiva consegna, e così di guadagnare dalla transazione. Spread: È il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato poliennali italiani e quelli tedeschi, corrispondenti all'economia più forte. Misura la differenza del rischio di investire nelle obbligazioni emesse dai singoli Stati. Uno Spread di 325 significa che i titoli italiani rendono il 3,25% in più dei tedeschi e dunque sono considerati più rischiosi dagli investitori. Subprime: i mutui subprime sono quelli concessi alle persone meno facoltose e perciò con un elevato rischio di mancato rimborso delle rate. Titoli di Stato: Obbligazioni a breve, medio e lungo termine emesse dagli Stati per finanziare il debito pubblico. Alla scadenza dei termini previsti lo Stato rimborsa il capitale investito. In Italia i Titoli di Stato a lungo termine, si chiamano Buoni del Tesoro Poliennali BTP (con una durata che varia dai 3 ai 30 anni). 7 settembre 2011 |