Editoriale del "Renmin Ribao" (12 aprile 1976) Una grande vittoria Pubblichiamo qui di seguito l'editoriale del "Renmin Ribao" ("Quotidiano del popolo" organo del CC del PCC) del 12 aprile 1976 sulla destituzione di Deng da tutti gli incarichi. Su proposta del nostro grande dirigente, il presidente Mao, l'ufficio politico del CC del PCC ha approvato all'unanimità la nomina del compagno Hua Guofeng a primo vice presidente del CC del PCC e primo ministro del consiglio degli affari di stato della Repubblica popolare cinese; ha approvato all'unanimità la destituzione di Deng Xiaoping da tutti gli incarichi all'interno come all'esterno del Partito. È questa una misura di grande importanza adottata dal presidente Mao e dal CC del Partito per combattere e prevenire il revisionismo e assicurare la continuazione della rivoluzione da parte del nostro partito e del nostro stato sotto la dittatura del proletariato, una grande vittoria riportata nella lotta contro il vento deviazionista di destra che rimette in causa le conclusioni giuste. Questa buona notizia ha scatenato il giubilo generale. La capitale è in effervescenza, come tutto il paese. Centinaia di milioni di militari e civili organizzano manifestazioni; il rumore dei gong e dei tamburi e le acclamazioni risuonano alte nel cielo. Nelle diverse regioni del paese si tengono grandi raduni che indirizzano al presidente Mao e al CC del Partito messaggi di calorosa approvazione e di risoluto appoggio alle due chiaroveggenti decisioni. Ovunque nel paese regna un'atmosfera rivoluzionaria di solidarietà militante; tutto il popolo è ben deciso a condurre fino in fondo la grande lotta contro il vento deviazionista di destra che rimette in causa le conclusioni giuste. Deng Xiaoping era il maggior responsabile del Partito impegnato nella via capitalistica e che rifiutava di correggersi. Da tempo si opponeva al presidente Mao, al pensiero di Mao Zedong e alla linea rivoluzionaria proletaria del presidente Mao. Prima della Grande rivoluzione culturale proletaria, agiva in connivenza con Liu Shaoqi per applicare la linea revisionista controrivoluzionaria; agli inizi della Grande rivoluzione culturale, insieme a Liu Shaoqi reprimeva le masse e applicava una linea reazionaria borghese. In seguito alla critica delle masse, espresse il desiderio di correggersi e giurò di "non rimettere mai in causa le conclusioni giuste". Per dargliene la possibilità, il presidente Mao gli offrì l'occasione di far ritorno al suo posto di lavoro. Ma egli deluse la speranza del presidente Mao di educarlo e aiutarlo. Una volta che ha avuto in mano una parte di potere, è stato recidivo ed è tornato a rimettere in causa le conclusioni della grande rivoluzione culturale con cui voleva regolare i conti; ha preparato un programma revisionista basato sul "prendere le tre direttive come asse", ha continuato ad applicare la linea revisionista controrivoluzionaria e ha primeggiato nel dar forza al vento deviazionista di destra diretto a rimettere in causa le conclusioni giuste. Con chiaroveggenza il presidente Mao ha rivelato alla luce del sole le attività svolte da Deng Xiaoping per rimettere in causa le decisioni giuste. Dall'inizio del mese di ottobre, ha dato una serie di direttive importanti e sotto la sua direzione tutto il partito, tutto l'esercito e tutto il popolo hanno condotto una grande lotta per rispondere al vento deviazionista di destra diretto a rimettere in causa conclusioni giuste. Il presidente Mao ha osservato: "Egli non dà alcuna importanza alla lotta di classe, non ha mai menzionato quest'asse". "Non sa niente del marxismo-leninismo, rappresenta la borghesia. Ha giurato controvoglia di 'non rimettere in causa le conclusioni giuste', non gli si può far credito". Queste direttive del presidente Mao hanno punto nel vivo Deng Xiaoping e svelato la sua natura reazionaria. Proprio nel momento in cui i quadri e le masse di tutto il paese conformemente alle direttive del presidente Mao, criticavano la linea revisionista controrivoluzionaria di Deng Xiaoping, ha avuto luogo sulla piazza Tien An Men un incidente politico controrivoluzionario. Un pugno di nemici di classe ha apertamente dichiarato il suo appoggio a Deng Xiaoping e si è dato ad attività controrivoluzionarie. Non è stato un fatto casuale. Questi forsennati controrivoluzionari hanno diretto il loro attacco contro il presidente Mao, il nostro grande dirigente, allo scopo di dividere il CC del Partito da lui capeggiato. Hanno fatto l'apologia di Deng Xiaoping nel vano tentativo di fare di lui un Nagy, il capo dei fatti controrivoluzionari ungheresi. Ciò mostra chiaramente gli interessi di chi Deng Xiaoping rappresenta. Si vede in che modo i responsabili del partito impegnati nella via capitalistica sono uniti alla borghesia nella nostra società e ai proprietari fondiari, ai contadini ricchi, ai controrivoluzionari, ai cattivi elementi e alla destra borghese. In coordinazione con agenti della polizia popolare e combattenti della Guardia, eroici operai miliziani della capitale hanno esercitato la dittatura del proletariato su questo pugno di nemici di classe, fruendo dell'appoggio e dell'elogio delle grandi masse popolari. Tenuto conto dell'incidente politico controrivoluzionario di piazza Tien An Men e del comportamento assunto negli ultimi tempi da Deng Xiaoping, il CC del partito giudica che il caso Deng Xiaoping abbia già cambiato natura per diventare una contraddizione antagonistica e ha deciso di destituire Deng Xiaoping da ogni incarico sia all'interno che all'esterno del Partito. Ciò ha notevolmente rafforzato la volontà del popolo rivoluzionario e decisamente fiaccato l'arroganza reazionaria del nemico di classe. L'incidente politico controrivoluzionario di piazza Tien An Men è stato una lezione di grande utilità sulla lotta di classe. Esso ci insegna com'è accanita la lotta di classe nel periodo della rivoluzione socialista. In primo luogo è avvenuto nella capitale; in secondo luogo ha avuto luogo in piazza Tien An Men; in terzo luogo un edificio e delle auto sono stati incendiati e operai miliziani, agenti della polizia popolare, combattenti dell'Esercito popolare di Liberazione e masse rivoluzionarie sono stati picchiati. L'arroganza controrivoluzionaria era al culmine! L'incidente ci insegna inoltre come è complessa la lotta di classe. Con premeditazione, seguendo un piano determinato e in modo organizzato questi controrivoluzionari hanno fatto ricorso a tutti i mezzi possibili, hanno diffuso voci incontrollate sul piano politico, pronunciato discorsi reazionari, affisso poesie reazionarie, distribuito opuscoli reazionari e incitato alla formazione di organizzazioni controrivoluzionarie, per ingannare le masse e provocare incidenti! Che perfidia! Esso ci insegna ancora che le grandi masse popolari vogliono la rivoluzione e nutrono un odio implacabile verso questi controrivoluzionari. Nonostante il loro ardore bellicoso, questo pugno di nemici di classe è crollato al primo colpo davanti alle masse rivoluzionarie, davanti alla possente dittatura del proletariato. Le due risoluzioni del CC del Partito hanno immensamente incoraggiato la volontà di lotta di tutto il partito, tutto l'esercito e tutto il popolo; esse imprimeranno un nuovo slancio alla lotta per respingere il vento deviazionista di destra che rimette in causa le decisioni giuste. Condurremo fino in fondo questa grande lotta. Bisogna mantenere immutato l'orientamento generale della lotta in corso, concentrare la critica su Deng Xiaoping, criticare duramente il suo programma revisionista che consiste nel "prendere le tre direttive come asse", la sua linea revisionista controrivoluzionaria e i suoi tentativi criminali per rimettere in causa le conclusioni della grande rivoluzione culturale nella vana speranza di rovesciare la dittatura del proletariato e restaurare il capitalismo. Dobbiamo raddoppiare la vigilanza rivoluzionaria e prestare continua attenzione alle nuove tendenze della lotta di classe. Dobbiamo capire che il nemico di classe che non si rassegna alla sconfitta, si dibatte ancora disperatamente e annientare spietatamente tutte le sue cospirazioni e tutte le sue attività di sabotaggio. Bisogna badare a far distinzione tra i due tipi di contraddizione di diversa natura e fare bene il lavoro ideologico per educare coloro che si sono lasciati ingannare. Uniamoci per riportare vittorie ancora più grandi nella lotta contro il vento deviazionista di destra che rimette in causa le conclusioni giuste, in modo da difendere il presidente Mao, il Comitato centrale del Partito e la linea rivoluzionaria proletaria del presiedente Mao! 22 dicembre 2010 |