Elezioni amministrative in Gran Bretagna Solo uno su tre si reca alle urne I conservatori del premier Cameron mantengono Londra ma perdono Birmingham Gli elettori inglesi alle amministrative che si sono tenute in Gran Bretagna il 4 maggio hanno mandato un chiaro messaggio di sfiducia sia ai conservatori del premier David Cameron, che guida il governo di coalizione coi liberaldemocratici di Nick Clegg, che ai laburisti di Ed Miliband con la massiccia diserzione del voto; solo un elettore su tre si è recato a porre la scheda nell'urna. Una bassa percentuale di votanti che si era registrata solo nelle precedenti amministrative del 2000. I conservatori di Cameron si consolano con la risicata vittoria di Londra dove il sindaco uscente Boris Johnson ha mantenuto la carica col 51,5% dei voti validi sconfiggendo il laburista Ken Livingstone, Ken "il rosso" che aveva vinto nella capitale come candidato indipendente nel 2000. Ma devono fare i conti con un consiglio comunale a maggioranza laburista. Se i Tory, così come gli alleati di governo liberaldemocratici, perdono consensi ovunque non possono certo esultare i laburisti sono ancora in difficoltà pur conquistando il governo di Birmingham, la seconda città del paese strappata alla coalizione fra Tory e liberaldemocratici, e respingendo l'attacco dei nazionalisti scozzesi che non li scalzano da primo partito a Edimburgo e Glasgow. E soprattutto si trovano in buona compagnia con i rivali a spartirsi il consenso di solo un terzo degli elettori, insieme delegittimati dalla diserzione delle urne. 16 maggio 2012 |