Hollande peggio di Sarkozy Espulsa ragazza rom durante la gita scolastica "La famiglia di Leonarda Dibrani non può tornare in Francia" ha affermato il 19 ottobre il ministro degli Interni francese Manuel Valls cercando di chiudere la vicenda dell'espulsione in Kosovo della famiglia rom che ha sollevato forti proteste nel paese. A partire dal fatto che la ragazza è stata intercettata dalla polizia mentre era in gita scolastica e prelevata dal pullman, fermato per la strada, sotto gli occhi dei compagni. Il presidente François Hollande ha difeso l'operato del governo Ayrault, si è limitato a riconoscere "errori di valutazione" nell'operato della polizia e proponeva alla ragazza di "tornare in Francia, ma da sola". Proposta subito rifiutata dalla ragazza che vuole tornare nel suo liceo di Levier, nell'est della Francia, ma con tutta la sua famiglia composta dai genitori e dai sei fratelli e sorelle. Quantunque abbia tentato di metterci una pezza il presidente Hollande si è comportato come se non peggio del predecessore Sarkozy. La famiglia rom, originaria del Kosovo, era arrivata in Francia dall'Italia nel 2009 e aveva presentato richiesta d'asilo. Richiesta che era stata respinta in primo grado nel 2009 e in appello nel 2011. Aveva presentato ricorso ma tre altre sentenze amministrative, tra il 2012 e il 2013, avevano decretato l'espulsione dal paese. Il governo socialista applicava le leggi di Sarkozy e l'8 ottobre il padre, fermato all'inizio di settembre, era espulso verso Pristina; il giorno seguente stessa sorte toccava alla moglie e ai sei figli, compresa l'ultima bambina nata in Francia, che già erano stati messi in residenza sorvegliata a Levier, nel Doubs. All'appello mancava Leonarda, la ragazzina di 15 anni che frequentava regolarmente il liceo con ottimi risultati. Era in gita scolastica su un pullman che da Levier l'avrebbe portata a Sochaux insieme ai compagni di classe per visitare la fabbrica Peugeot. La ragazzina e la professoressa che accompagnava gli studenti erano avvertite per telefono, Leonarda veniva prelevata dall'autobus, intercettato dalla polizia di frontiera, caricata su un aereo con la famiglia e rispedita a Mitrovica in Kosovo. La vicenda era denunciata dal Resf (Rete istruzione senza frontiere) e sollevava una valanga di proteste, a partire dagli studenti che più volte scendevano in piazza contro la politica di espulsione messa in atto dal ministro Valls e coperta da Hollande. "C'è stata forse un po' di confusione negli ordini ma ora abbiamo fatto una circolare per evitare che accadono altri fermi nell'ambito scolastico", sosteneva il ministro Valls, come se la questione fosse solo un problema di aggiustare le procedure legali di espulsione e non tutta la razzista politica anti immigrati messa in piedi da Sarkozy e applicata anche da Hollande. 23 ottobre 2013 |