Estratti della domanda di ammissione al PMLI di Federico della provincia di Modena
"Il PMLI, tenendo alte le bandiere dei Maestri e del socialismo, si è dimostrato l'unico Partito comunista coerente di tutta la storia del movimento operaio italiano"
"Appena il proletariato e le masse si stringeranno attorno al Partito, un grande scossone rivoluzionario travolgerà l'Italia e scardinerà il dominio della borghesia"
"Per me è un grande onore innalzare le bandiere del PMLI e dei Maestri, ma anche un grande onere, perché non voglio starmene con le mani in mano ad aspettare la rivoluzione, ma dare il mio contributo"
Una fonte di ispirazione per i giovani fautori del socialismo
Gli estratti della domanda di ammissione al PMLI del compagno Federico della provincia di Modena, che pubblichiamo in questa pagina, costituiscono una fonte di ispirazione per i giovani fautori del socialismo sparsi nei partiti e nei gruppi falsi comunisti.
Essi, attraverso le note del compagno Federico, hanno un esempio concreto di un loro coetaneo che ha saputo sottrarsi all'influenza, al controllo e alle limitazioni dei falsi partiti comunisti, capire la natura di classe, rivoluzionaria e marxista-leninista del PMLI e mettersi a lavorare concretamente sotto le sue bandiere e quelle dei Maestri per il trionfo della causa del socialismo in Italia.
Il compagno Federico ha solo 16 anni, ma già vola alto. Grazie all'assimilazione del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e della linea politica del PMLI e all'attenzione e alla guida del Partito. Accogliendo con slancio, consapevolezza e lungimiranza rivoluzionari l'appello che il compagno Giovanni Scuderi ha lanciato alla storica manifestazione nazionale per il 30° Anniversario della fondazione del PMLI, egli ha capito in pieno che solo militando nel PMLI si può dare il massimo contributo alla causa.
Nei due anni trascorsi come simpatizzante del PMLI ne ha fatta di strada, studiando, chiarendosi le idee e facendo le prime esperienze politiche. Ora è lanciatissimo come militante del Partito. Se terrà questo passo e questo spirito, se si atterrà ai suoi propositi di impegno politico orientandosi secondo le coordinate del lavoro politico e di massa, da lui stesso richiamate, sicuramente darà dei contributi ancora più grandi sui piani ideologico, politico e organizzativo.
Ne ha tutte le potenzialità intellettuali, morali e politiche. Ma, come lui stesso dice, non dovrà "mai smettere di imparare" riconoscendo gli errori eventuali "per fare sempre meglio". Al contempo dovrà guardarsi dalle pallottole inzuccherate della borghesia che farà di tutto per arrestarne il volo e ricondurlo sotto la propria influenza. Come accade normalmente ogni qualvolta un fautore del socialismo, specialmente se è molto giovane, entra nel PMLI. E non tutti ce la fanno a resistere alle pressioni e ai ricatti della borghesia comunque camuffata e rappresentata.
In qualsiasi momento può scatenarsi in ogni militante del PMLI una dura battaglia tra il proletariato e la borghesia. Solo i più forti e i più risoluti riescono a sconfiggere la borghesia che cerca di ghermirli e rimanere fedeli al Partito, al proletariato e alla causa. Tra questi auspichiamo che ci sia per tutta la vita il compagno Federico.
Per adesso è certo che "la conquista del compagno Federico al PMLI è una grande vittoria in vista del 5° Congresso nazionale del PMLI", come ha scritto il compagno Denis Branzanti, Responsabile del PMLI per l'Emilia-Romagna, nel giudizio espresso nell'accettazione della domanda di ammissione al Partito.
Che a questa grande conquista ne seguano altre, molte, e dello stesso livello in Emilia-Romagna, dove non mancano i presupposti, e in tutte le altre regioni d'Italia, affinché il 5° Congresso veda la presenza di delegati di un gran numero di città del Nord, del Centro e del Sud del Paese e dell'estero.
|
Mi sono avvicinato al marxismo nel 2004/05, dopo averne letto a scuola ed essermi documentato. Allora avevo come punti di riferimento Guevara, Togliatti e l'Urss socialimperialista. Nel 2005 ho simpatizzato per il PdCI, senza però fare mai del lavoro politico. In quel periodo ho cominciato a leggere Marx e Lenin. Mi dichiaravo marxista-leninista, ma non conoscevo ancora il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, anche a causa dei revisionisti, da Bertinotti a Cossutta, da Togliatti a Guevara.
A fine 2005 ho contattato e conosciuto il PMLI e finalmente ho trovato il vero partito comunista. Lo studio dei 5 grandi Maestri del proletariato internazioanle e della linea del Partito mi ha permesso di capire che solo il PMLI, in Italia, porta avanti la linea teorica, pratica, ideologica e tattica del marxismo-leninismo-pensiero di Mao. Nel 2006 è finalmente iniziata l'attività politica a scuola.
A fine maggio e inizio giugno 2006 ho avuto contatti con "Falcemartello", interrotti subito perché ritenevo incompatibili le loro posizioni trotzkiste col marxismo-leninismo.
Il PMLI
Nei circa 2 anni in cui sono stato in contatto col PMLI, ho potuto affinare le mie conoscenze su di esso il che mi ha portato ad importanti conclusioni. Il PMLI, sia per fondamento teorico sia per il lavoro pratico che svolge quotidianamente, si è dimostrato il vero partito della classe operaia del nostro Paese.
Dal punto di vista teorico, il PMLI è l'unico Partito in Italia che ha "osato" ed "osa" tuttora alzare la bandiera rossa del marxismo-leninismo-pensiero di Mao. Questo è importantissimo, perché Lenin ci insegna: "Senza la teoria rivoluzionaria non ci può essere il partito rivoluzionario". Perciò il PMLi, tenendo alte le bandiere dei Maestri e del socialismo, si è dimostrato l'unico partito comunista coerente di tutta la storia del movimento operaio italiano.
La salda teoria marxista-leninita del PMLI è garanzia di vittoria, perché indica al proletariato la via dell'Ottobre, la via rivoluzionaria, che gli consentirà di conquistare il socialismo. È grazie al marxismo-leninismo-pensiero di Mao che il PMLI non ha mai tradito la rivoluzione.
Sul piano pratico, il PMLI, pur con gli scarsi mezzi di cui dispone, "fa faville". Ogni settimana su "Il Bolscevico" leggiamo delle iniziative delle cellule, o dei singoli compagni, il che permette al Partito di essere sempre in prima fila nelle lotte della classe operaia, ma anche in quelle studentesche, internazionaliste e così via. Questo permette al PMLI di stare in costante contatto con le masse, che gli si avvicinano sempre maggiormente. Le lotte portate avanti dal PMLI, con forza e fiducia, altro non sono che le lotte dell'intera classe operaia, anche se questa è per la maggior parte fuorviata dai partiti revisionisti. Per me è fuor di dubbio che appena il proletariato e le masse si stringeranno attorno al Partito, un grande scossone rivoluzionario travolgerà l'Italia e scardinerà il dominio della borghesia.
In conclusione, ritengo che il PMLI sia l'unico Partito comunista rivoluzionario esistente in Italia. Per me è dunque un grande onore innalzare le sue bandiere e quelle dei Maestri, ma anche un grande onere, perché non voglio starmene con le mani in mano ad aspettare la rivoluzione, ma dare il mio contributo.
Il Programma del PMLI
Il Programma e lo Statuto del PMLi sono due documenti marxisti-leninisti importantissimi, l'ossatura dell'Organizzazione del Partito.
Il Programma è un "manifesto" rivoluzionario totalmente inedito rispetto ai programmi dei partiti falsamente comunisti. Delinea infatti il ruolo del Partito e gli aspetti della rivoluzione socialista italiana.
Nel II capitolo, spiega gli aspetti del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, indicando perché il Partito lo ha assunto come propria linea guida. Non a caso esso viene definito "la potente bussola che ha guidato e guida alla vittoria milioni e milioni di persone".
Nel III capitolo, viene indicato che ora la lotta del proletariato deve improntarsi sul socialismo, senza "trasformare il capitalismo", falsa teoria ideata da Gramsci e Togliatti e che ha portato la classe operaia nelle fauci della borghesia. Non esiste una terza via: o il socialismo, o il capitalismo.
Ho trovato il V capitolo particolarmente importante, perché spiega che "il grande passaggio storico dal capitalismo al socialismo può avvenire solo tramite la rivoluzione violenta" come diceva Mao: "Il potere politico nasce dalla canna del fucile", inoltre, il V capitolo spiega materialisticamente come dovrà essere organizzata la rivoluzione per vincere. Ciò non si trova in nessun altro programma politico di nessun sedicente partito comunista.
Il X capitolo spiega che "le contraddizioni fra marxisti-leninisti e revisionisti sono antagonistiche e inconciliabili", perché questi ultimi tentano di sabotare la rivoluzione. La lotta contro il revisionismo è di primaria importanza.
Anche il capitolo XI è decisamente importante, perché sulla base dei grandi esempi storici del'Urss e della Cina popolare delinea gli aspetti della società socialista. Viene spiegato che il socialismo è una ditattura di classe, per dirla con Marx è "La dittatura di classe del proletariato, quale punto di passaggio necessario per l'abolizione delle differenze di classe in generale", quindi per il comunismo.
Il XII capitolo spiega infine come la rivoluzione italiana sia inseparabile dalle altre rivoluzioni nel mondo.
Facendo un "salto indietro", il VI ribadisce la linea elettorale astensionista, assolutamente coerente con la situazione attuale, in cui le masse si stanno sempre più allontanando dal parlamento borghese. Una linea elettorale che condivido e sostengo.
Lo Statuto del PMLI
Lo Statuto indica l'ideologia e l'organizzazione del PMLI, così come il Programma, è assolutamente unico in Italia.
L'articolo 1 chiarisce molto bene che il PMLI è il Partito d'avanguardia della classe operaia, ossia lo "Stato maggiore" della classe operaia. Non è un partito di massa, il che vuol dire che ci possono militare solo gli elementi avanzati del proletariato e dei contadini poveri e i sinceri rivoluzionari sulle posizioni della classe operaia. Questo è un punto su cui sono decisamente d'accordo.
Così come ritengo importante che il grosso dell'organizzazione del Partito sia celata e garantito da una costante vigilanza rivoluzionaria. Sempre nell'ambito della organizzazione sono d'accordo con il centralismo democratico ed in particolare con la seguente frase dell'articolo 5: "Il Partito è compatto e monolitico, non sopporta il frazionismo e lo scissionismo".
I falsi partiti comunisti
Come ho già detto, trovo che il PMLI sia l'unico partito comunista. Gli altri che si autodefiniscono comunisti sono partiti revisionisti, che quotidianamente tradiscono e combattono la causa rivoluzionaria, imbavagliano il proletariato e lo incatenano al sistema capitalistico. Il PRC, come dimostra la sua stessa linea, è un partito trotzkista e controrivoluzionario, che non vede l'ora di occupare il posto di guida della socialdemocrazia italiana, lasciato vacante dai DS. È completamente omologato alla seconda repubblica, tanto che Bertinotti ne è un rappresentante ufficiale. Il PdCI è un partito revisionista che cerca di prendere "le redini" della classe operaia solo per distaccarla dal marxismo-leninismo, non a caso è stato fondato da Cossutta vecchia volpe revisionista del PCI togliattiano.
I Carc si richiamano al marxismo-leninismo e persino al maoismo, ma sono nei fatti dei filo terroristi trotzkisti, come dimostrano le loro aggressioni di tipo squadrista ai compagni del PMLI, la loro stessa "tattica rivoluzionaria" si basa sull'azione di piccolo gruppo, come le "BR".
Il nascituro PCL dell'antimarxista-leninista Ferrando non può essere degno di fiducia da parte dei lavoratori che finge di rappresentare, perché è un'accozzaglia di trotzkisti, operaisti e "disobbedienti" e non accenna minimamente alla necessità della rivoluzione per abbattere la borghesia. Non a caso sono sfegatati nemici dello "stalinismo", quando Stalin ci insegna: "Qual è il mezzo decisivo, grazie al quale il proletariato abbatterà l'ordinamento capitalistico? Tale mezzo è la rivoluzione socialista".
Sulla "sinistra democratica" di Mussi c'è poco da dire, anche se si è schierata con la "sinistra radicale" resta un gruppo socialdemocratico e controrivoluzionario, come i DS. Non è degna di fiducia nemmeno "Lotta comunista", un gruppo bordighista trotzkista e per certi versi codista, senza nessun contatto con le masse.
L'impegno politico
Ho deciso di presentare la domanda d'ammissione perché voglio dare un contributo concreto alla causa della rivoluzione socialista militando nel Partito marxista-leninista italiano.
Inoltre, penso che militare nel Partito possa aiutare sia nello studio e nella comprensione del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, sia nella giusta conduzione del lavoro politico, nel mio caso principalmente di radicamento e scolastico.
Sono stato particolarmente colpito anche e soprattutto dalle parole che il compagno Scuderi ha pronunciato alla festa per il 30° compleanno del Partito: "Fautori del socialismo venite con noi, ora e non domani, come militanti o simpatizzanti, insieme rivolteremo cielo e terra".
Per quanto riguarda il lavoro politico immediato, basandomi anche sul rapporto del compagno Branzanti alla 4ª riunione regionale, intendo dare il mio contributo al radicamento del Partito a Modena attenendomi alle coordinate del lavoro politico e di massa del PMLI, e condurre il lavoro studentesco basandomi sulle indicazioni alle studentesse e agli studenti marxisti-leninisti per formare un vasto fronte unito che abbia come parole d'ordine le fiammanti rivendicazioni del PMLI.
Ogni volta che mi sarà possibile e in ogni occasione intendo effettuare diffusioni de "Il Bolscevico" o di volantini fra le masse modenesi.
Ogni volta che si presenteranno nuove "sfide politiche", intendo affrontarle seguendo le indicazioni del Partito in merito e centralizzandomi al Responsabile regionale per elaborare piattaforme e tattiche.
In un'ottica più vasta, quando il radicamento comincerà a dare i suoi frutti, sarebbe una grande vittoria conseguire la fondazione di un'Organizzazione di Partito, "come ha detto il compagno Branzanti: "ogni provincia dell'Emilia-Romagna deve avere un'Organizzazione di Partito, per arrivare ad una vittoria ancora maggiore con la fondazione di una Cellula.
Penso che non si smetta mai di imparare, ogni passo in avanti fatto nel lavoro di radicamento e scolastico sarà una vittoria del PMLI ed una maturazione mia personale, anche attraverso gli errori che probabilmente saranno commessi, ma riconoscerli e capirli sicuramente mi aiuterà a non commetterli più e a fare sempre meglio.
29 agosto 2007
|