Gran Bretagna Il falso slogan di Cameron: "Potere alla gente" Il premier inglese David Cameron, nel discorso tenuto il 18 luglio agli studenti della Hope University di Liverpool, è tornato su uno dei temi a lui cari fin dalla campagna elettorale per le elezioni, vinte sui laburisti, del 6 maggio scorso, quello di trasformare l'Inghilterra in una "Big Society", una "grande società", nella quale venga dato il "potere alla gente". Occorre che sia realizzata, ha detto Cameron, "la più grande redistribuzione di potere dalle élites di Whitehall agli uomini e alle donne della strada". Lo Stato deve farsi da parte, ha affermato il premier conservatore, saranno le comunità locali, con i fondi messi a disposizione dal governo e la partecipazione dei cittadini, a gestire i trasporti pubblici, la raccolta dei rifiuti, la conservazione dei parchi, financo l'accesso alla banda larga di Internet in ogni singolo appartamento della nuova Gran Bretagna. Delineando uno Stato "leggero", non elefantiaco, lento e invasivo che imbriglierebbe l'iniziativa individuale e che "costa troppo ai cittadini". "Stimoleremo il volontariato, la filantropia e l'azione sociale", che non costano nulla, ha sostenuto. E richiamandosi al passato liberista dei Tory ha ricordato: "come la Thatcher aveva detto: diventate proprietari delle vostre case popolari, noi ora vi diciamo: abbiate più libertà di scelta sulle scuole dove vanno i vostri bambini, negli ospedali dove venite curati, diventate azionisti delle imprese in cui lavorate". La messa in pratica del progetto partirà in quattro zone campione, la grande area di Sutton a Londra, il Berkshire council di Windsor, l'Eden Valley in Cumbria e la città di Liverpool, dove funzionari pubblici affiancheranno gli amministratori locali per risolvere le questioni burocratiche. In Gran Bretagna ci sono esempi di decentramento dei servizi pubblici e di intervento del volontariato negli uffici postali dei piccoli paesi o nelle scuole confessionali in parte finanziate dallo Stato che funzionano meglio di quelle pubbliche abbandonate dallo Stato. Esempi che Cameron vuole estendere a altre attività. Durante la campagna elettorale aveva lanciato lo slogan "potere al popolo" e il 9 giugno il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne aveva invitato la popolazione a dare il proprio contributo di idee sia on line, sia attraverso le organizzazioni sindacali, sia attraverso gli enti locali per indicare dove dovevano finire i tagli alla spesa pubblica per far fronte alla crisi economica. I dati sottolineano che la Gran Bretagna ha il più alto disavanzo dei paesi del G7, pari all'11,1% del pil, e un debito enorme che nei prossimi quattro anni peserà per 70 miliardi di sterline solo di interessi. La ricetta governativa è piena di tagli alla spesa sanitaria, ai sussidi statali, ai posti di lavoro. Che non toccheranno le spese militari e l'impegno in Afghanistan assieme alle altre potenze imperialiste occupanti. Niente di meglio che spostare l'attenzione su grandi progetti come quello di dare "potere alla gente", certo ma per decidere dove tagliare o per supplire col volontariato gratuito ai servizi che lo Stato centrale non vuol più dare. 28 luglio 2010 |