Fascisti e PdCI eleggono assieme il sindaco di Isola Capo Rizzuto Dopo 13 anni ininterrotti di governo diessino, conclusisi in modo vergognoso con lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose e tre anni di commissariamento, in occasione delle amministrative del 28 e 29 maggio le cosche parlamentari del "centro-sinistra" (Sdi, parte dell'Udeur e della Margherita e soprattutto il Pdci), pur di tornare sugli scranni della giunta comunale di Isola di Capo Rizzuto (Crotone) si sono vergognosamente alleati coi fascisti di AN e i neofascisti di FI e UDC e hanno dato vita a una lista civica che è tutto un programma: "Liberi per camminare insieme". Il neopodestà di Isola, quasi 15 mila abitanti, si chiama Luigi Rocca, dal 2003 è dirigente regionale dello Sdi, ha 27 anni ed è risultato il più giovane sindaco eletto alle scorse amministrative. Al termine dello spoglio che lo ha visto prevalere sulla lista di Domenico Tancré "Uniti per Isola con Tancré", Rocca ha detto che l'unica critica che si può muovere alle precedenti giunte diessine è di aver "lasciato una comunità priva di uno strumento come il Piano regolatore generale". Mentre per quanto riguarda lo scioglimento del Consiglio comunale per mafia deciso dal Tribunale amministrativo regionale nella primavera del 2003, Rocca ha spiegato: "Credo che la criminalità non sia stato il grande limite delle amministrazioni precedenti. La sentenza del Tar che ha portato allo scioglimento evidenzia maggiormente la mala amministrazione e la mancanza di trasparenza. In questo senso ci impegneremo a dare più legalità e più visibilità ai nostri atti: in particolare abbiamo pensato di introdurre la figura del difensore civico, che sarà espressione della minoranza". Insomma a Isola, dove gli omicidi, i colpi di lupara, le estorsioni e gli appalti pubblici truccati sono all'ordine del giorno, la 'ndrangheta non esiste. Esattamente come si pronunciavano i DC Ciancimino e i Lima sulla mafia. 7 giugno 2006 |