Approvato un altro decreto attuativo Italia sempre più spezzettata. Il federalismo municipale è passato alla camera Sventolano bandiere del Nord, anche il neoduce Berlusconi in aula col fazzoletto verde. Pesano le assenze dell'"opposizione". Bossi raggiante: "Un giro di mattoni in più, siamo quasi al tetto". Calderoli: "Grazie a Napolitano il federalismo non è figlio solo del governo ma anche del Parlamento" "Bossi-Bossi-Bossi". L'invocazione del gruppo della Lega Nord della Camera al proprio leader è la giusta sintesi di una giornata storica per le camicie nero-verdi razziste, xenofobe e secessioniste ma sciagurata per le masse popolari. Mercoledì 2 marzo con 314 sì (ovvero sei voti sotto la maggioranza assoluta dell'Aula), 291 no e 2 astenuti la Camera dei venduti ha confermato la fiducia al governo del neoduce Berlusconi approvando il federalismo municipale. I deputati del Carroccio hanno salutato la vittoria con lo sventolio di bandiere delle regioni del Nord con il sole delle Alpi. Un risultato che ha consentito al nuovo Mussolini, che faceva risaltare nel taschino della giacca il fazzoletto verde della cosiddetta "padania", di ostentare serenità e soddisfazione. "Sono tranquillo, sapevamo che c'erano alcuni malati e due in missione - ha abbozzato il cavaliere nero piduista -. Altrimenti saremmo a quota 322". Sarà, ma intanto non si arresta la compra vendita di parlamentari, la giostra delle poltrone (i "Responsabili" puntano al ministero dell'Agricoltura, così come il Carroccio che ambisce pure ad alcune presidenze tra Enel, Eni, Poste, Finmeccanica e Terna) e degli scambi politici ("riforma" della giustizia per il neoduce Berlusconi, i rimanenti decreti attuativi del federalismo fiscale per la Lega Nord). Il ruolo dell'"opposizione" e di Napolitano Come se non bastasse, il neoduce Berlusconi può sempre contare su un'"opposizione" di burro. Ben lungi dal serrare le fila FLI, PD, IDV, UDC e MPA hanno contato delle vergognose assenze confermandosi una volta di più inaffidabili e colpevoli di spalancare le porte persino ai progetti secessionisti dei fascio-leghisti. Nelle dichiarazioni pre-voto, Pier Luigi Bersani (PD) non è riuscito a fare di meglio che chiedere alla Lega la testa di Berlusconi in cambio del sostegno del suo partito al federalismo secessionista: "Noi vi garantiamo che il processo federalista va avanti anche in diverse condizioni politiche. Fermatevi". Oltre a prestarsi miserabilmente alle ironie di Cicchitto, capogruppo PDL ("Bersani si conferma innamorato della Lega, sempre respinto"), in pratica il capo dei rinnegati del comunismo si limita a chiedere la fine di Berlusconi ma non del berlusconismo, ovvero del fascismo restaurato sotto forme nuove, nuovi metodi e nuovi vessilli seguendo, con il presidenzialismo e il federalismo, il piano di della P2 di Licio Gelli. Con l'aiuto, per di più, del nuovo Vittorio Emanuele III, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha spinto per la presentazione del federalismo fiscale municipale alla Camera e al Senato. "Non ho remore - ha infatti sottolineato Calderoli - a riconoscere che il percorso che abbiamo seguito su indicazione di Napolitano è stato corretto. In questo modo il federalismo non è figlio solo del governo ma anche del Parlamento". Avvantaggiati il Nord e i ricchi Raggiante, come prevedibile, il leader della Lega, Umberto Bossi, che ha definito il federalismo municipale una "buona legge". Senz'altro lo è per i neopodestà del Nord. "L'applicazione della legge - ha rivelato infatti il Centro Studi della Cgia di Mestre - avvantaggerà i sindaci del Nord mentre quelli meridionali saranno penalizzati dal nuovo sistema". Milano, avrà da questa operazione un vantaggio economico di 211 euro pro capite, seguono Monza con 201, Parma con 144, Imperia con 141 e Siena con 132. Viceversa, Foggia sarà penalizzata con una differenza negativa di 192 euro pro capite, L'Aquila con meno 208 euro, Taranto con meno 215, Cosenza meno 269, Napoli con 327. In breve, le attuali disparità territoriali tra Nord e Sud saranno ulteriormente amplificate. Così come sarà ampliato il divario tra ricchi e poveri, con la cedolare secca sugli affitti che premia i redditi alti (come dimostra il Censis). Prevista inoltre, da un lato, l'introduzione di nuove imposte (tassa di soggiorno e tassa di scopo), dall'altro, un inasprimento di quelle vecchie (vedi l'aumento delle addizionali Irpef, persino retroattivo). Dal 2014 in poi al posto dell'Ici per immobili diversi dall'abitazione entrerà in vigore l'imposta municipale propria (Imu), una patrimoniale che graverà pesantemente su artigiani e commercianti (esenti gli immobili della Chiesa e del "no profit"). A rendere ancora più fosco il quadro ci ha pensato anche la recente denuncia della Corte dei Conti, secondo la quale in un Paese profondamente corrotto come l'Italia, precisiamo noi neofascista, favorendo il rafforzamento di interessi e lobbys locali, il federalismo municipale e regionale finirebbe per incentivare "uno scambio di favori illeciti in danno alla comunità amministrata". Incassato il federalismo municipale, che certo non è un "guscio vuoto" come sproloquia opportunisticamente Bersani, la Lega Nord razzista, xenofoba e secessionista guarda ora al prossimo decreto legislativo, quello sul fisco regionale e provinciale con la complicata partita dei costi standard della sanità, con i presidenti di Regione che si stanno già accapigliando per spartirsi una torta legata alla sanità di 106,5 miliardi di euro. Per questo da Roberto Calderoli è arrivato l'annuncio che con ogni probabilità i tempi della delega saranno prorogati di 4 mesi: il ministro leghista porterà la richiesta in Cdm, e se è accolta la delega scadrà non più il 21 maggio ma il 21 settembre. Un prolungamento dei tempi considerato necessario da Calderoli per evitare, da un lato, l'implosione della maggioranza per i ricatti interni e le ambizioni lobbistiche che la attraversano, dall'altro, la spaccatura tra Stato e Regioni e tra le Regioni del Nord contro le Regioni del Sud. Il federalismo fiscale non è ancora compiuto, ma la disunione secessionista dell'Italia l'ha già avviata. 9 marzo 2011 |