Un fiume di finanziamenti pubblici anche alle liste scomparse Democrazia e libertà-La margherita non è l'unico partito che pur essendo ormai scomparso da diversi anni, continua a riscuotere fiumi di finanziamenti pubblici dell'ordine dei 22 milioni di euro tra il 2008 e il 2011, come ha rivelato la scandalosa vicenda in cui è stato coinvolto poche settimane fa il suo tesoriere Luigi Lusi. Esistono decine di altri partiti che, come La Margherita, sono ormai morti e sepolti ma ricevono sotto forma di rimborso elettorale centinaia di milioni all'anno rubati al popolo. Su tutti spicca il caso di Alleanza nazionale che nel 2008 si è sciolta nel PDL e nonostante vanti un patrimoio netto che secondo il bilancio del 2010 ammonta ad oltre 83 milioni, grazie ai rimborsi per le politiche del 2006, europee 2004 e regionali del 2005 ha ricevuto negli ultimi 3 anni oltre 50 milioni di finanziamenti pubblici. Poi c'è Forza Italia, morta ufficialmente nel novembre 2007 ma foraggiata con un rimborso record di 42 milioni nel 2008 per le politiche 2006 e regionali 2005 a cui si sono sommati altri 30 milioni nel 2009 e altri 25 milioni nel 2010. Quindi i DS, spariti il 14 ottobre 2007, ma ancora capaci di incassare quasi 12 milioni nel 2008, 11 milioni nel 2009 e 9,5 milioni nel 2010. Grazie a tutto ciò il bilancio 2010 dei DS risulta in attivo per oltre 5,5 milioni di euro. Allo stesso modo anche l'Ulivo di Prodi, che tra l'altro non è mai stato un partito strutturato ma una coalizione fra DS e Margherita, ha incassato oltre 28 milioni nel 2008; 14 milioni nel 2009 e oltre 15 nel 2010. Ma c'è di peggio; ad esempio La Sinistra-Arcobaleno che teneva insieme PRC, Comunisti Italiani, Federazione dei Verdi e Sinistra democratica, che per le politiche del 2008 pur non riuscendo ad eleggere nemmeno un parlamentare hanno incassato sino ad oggi quasi 2 milioni nel 2008, circa 1,7 milioni nel 2009 e 1,8 milioni nel 2010 e ancora 1,7 milioni nel 2011. 20 giugno 2012 |