In un intervento a Londra Fini: "L'Ue deve essere coinvolta in un ruolo di superpotenza" Dopo le bocciature di Olanda e Francia che hanno bloccato il varo della Costituzione europea e lo stallo nella discussione su bilancio comunitario per il 2007-2013 la superpotenza europea è in difficoltà. Una ricetta per uscire dalla crisi l'ha avanzata a Londra il ministro degli Esteri italiano Gianfranco Fini che vede le occasioni di rilancio dell'Unione europea (Ue) nello sviluppo di un suo ruolo come superpotenza imperialista. Nell'incontro londinese del 30 novembre col collega inglese Jack Straw, una volta ribadite l'identità di vedute tra i due governi imperialisti sull'aggressione all'Iraq e sull'intervento in Medio oriente a supporto del governo sionista di Tel Aviv, ha sostenuto che lo stallo si può superare attraverso lo sviluppo della politica estera e della difesa comunitari. Una politica estera imperialista adeguata al ruolo di superpotenza e a supporto del "rilevante peso economico" della Ue. Infatti nella conferenza stampa dopo l'incontro con Straw Fini ha affermato che "stiamo perdendo un'occasione perché non ci può essere un rilevante peso economico se non si coagula un comune interesse politico". La "terapia ambiziosa" che suggerisce è quella di guardare "più in alto che ai bilanci. Decidiamo una politica comune sull'immigrazione e soprattutto sull'integrazione, cerchiamo di aumentare le occasioni in cui l'Europa venga coinvolta in un ruolo di superpotenza come è accaduto recentemente quando israeliani e palestinesi hanno voluto forze di controllo Ue per il valico di Rafah". E così la Ue ha accettato il compito di fare da cane da guardia ai palestinesi nel lager della striscia di Gaza costruito da Sharon. 14 dicembre 2005 |