Elezioni Rsu metalmeccanici La Fiom svetta come primo sindacato Guadagna voti e delegati anche nella fabbrica del vicepresidente di Confindustria Si stanno svolgendo le elezioni delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) nelle fabbriche metalmeccaniche. Mano a mano che arrivano i risultati emerge questo dato: pressoché dovunque la Fiom-Cgil vince, quando non stravince, nel senso che aumenta voti e delegati rispetto alla precedente consultazione. Basta dare un'occhiata agli esiti resi noti nei mesi di ottobre e novembre per rendersene conto. L'ultimo caso, in ordine di tempo riguarda la Nuova Pignone, storica e principale fabbrica fiorentina: nelle elezioni svoltesi il 1° dicembre la Fiom ha ottenuto 1.385 consensi su 2.171 voti validi (pari al 63%, +5,1% rispetto alle elezioni del 2004), mentre la Fim-Cisl ha preso 609 voti pari al 28,1% (-6,3%) e la Uilm-Uil 177 voti, pari all'8,2% (+1,2%). Di conseguenza, i delegati eletti della Fiom sono passati da 16 a 21(su 33 complessivi), quelli della Fim da 11 a 9 e quelli della Uilm da 5 a 3. "Quello adesso ottenuto - ha commentato il segretario della Fiom di Firenze, Marcello Corti - è il migliore risultato della nostra storia". Ma vediamo brevemente gli altri risultati. Nelle votazioni alla Whirlpool di Napoli del 14 ottobre scorso la Fiom si è confermato il primo sindacato con il 63% dei voti e 10 delegati eletti, uno in più rispetto al precedente rinnovo del 2007. Cala pesantemente la Fim che azzera la propria rappresentanza, perdendo i due delegati conseguiti nella precedente votazione, mentre la Uilm porta da 5 a 6 i delegati eletti. Più plebiscitario il risultato emerso nelle elezioni Rsu Trigano di S. Gimignano (Siena) del 27 ottobre: la Fiom ha confermato la maggioranza assoluta dei consensi ottenendo il 73% dei voti validi, assegnandosi 7 seggi su 9 disponibili in totale. Dal che si evince che Fim e Uilm sono praticamente inesistenti. Alla Salvagnini Italia Spa di Serego (Vicenza), le elezioni si sono tenute il 22 novembre, su 571 aventi diritto hanno votato in 452 (79%), 253 sono andati alla Fiom (58%), 185 alla Fim (42%). Alla Fiom sono andati 8 delegati, uno in più rispetto alle precedenti elezioni, alla Fim 5 delegati. Assente la Uilm. Non meno significativi i risultati certificati nel rinnovo delle Rsu negli stabilimenti di Caselle Nord e Caselle Sud di Alenia Aeronautica. Nel 2007 votarono 948 lavoratori su 1.708 aventi diritto, pari al 55%. Nelle elezioni che si sono svolte il 24 novembre 2010 hanno votato invece 1.287 su 1.839, pari al 69%, ovvero più 15%. La Fiom ha conquistato, per la prima volta, la maggioranza assoluta delle Rsu ottenendo il 56% dei voti e 12 delegati su 21 complessivi da eleggere. "Quando i lavoratori possono decidere - è scritto nel comunicato stampa - scelgono la Fiom-Cgil". "È anche un voto - prosegue - che dice NO agli accordi separati, e Sì ai diritti e alla democrazia sindacale". Negli stessi giorni si sono tenute anche le elezioni Rsu Aermac Spa di Bevilacqua (Verona), 584 addetti. Rilevante la crescita della Fiom che ha ottenuto 219 voti su 330 voti validi, mentre nel 2008 ne aveva presi meno, 191. Cala la Fim da 97 a 54 voti e anche la Uilm, sia pur di poco, che passa da 62 a 57 voti. Alla Augusta Westland di Venezia 154 voti validi su 160 aventi diritto, 71 alla Fiom (46%), 39 alla Fim (25,3%), 36 alla Cisal (23,3%) 8 alla Uilm (5,2%). Com'era già accaduto nel luglio scorso, netta affermazione della Fiom alle elezioni Rsu del 25-26 novembre alla Brembo di Bergamo di proprietà del vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei. La Fiom si conferma, infatti, il primo sindacato, aumentando i consensi rispetto al 2006 da 674 a 759, pari al 42,6% dei voti validi. Clamoroso il risultato emerso nelle elezioni Rsu della Magneti Marelli di Bologna, dove la Fiom ha preso l'84% delle preferenze tra gli operai e il 46% tra gli impiegati, conquistando 7 delegati su 9 disponibili. Per la prima volta dopo decenni la Fim-Cisl e la Uilm-Uil non sono più rappresentate nelle Rsu. "È una bocciatura pesante - si legge nel comunicato Fiom - che indica come le posizioni assunte da queste organizzazioni sono sempre più lontane dal sentire dei lavoratori metalmeccanici". Questi risultati più che lusinghieri per il sindacato Cgil dei metalmeccanici diretto da Landini, c'è da immaginarselo, faranno andare in bestia i vari Marchionne, Sacconi, Brunetta e anche i vertici di Confindustria e Federmeccanica, per non dire dei leader di Cisl e Uil Bonanni e Angeletti. Costoro hanno fatto (e ancora stanno facendo) di tutto per isolare, emarginare, ridimensionare, piegare la Fiom attraverso una sfilza infinita di infami accordi separati e un'azione vigliacca intimidatrice e repressiva nei confronti dei delegati Fiom in fabbrica. Ma alla prova dei fatti, stanno ottenendo il risultato opposto: invece di indebolirla l'hanno rafforzata, invece di provocare una caduta di fiducia dei lavoratori, l'hanno fatta aumentare. Che se facciano una ragione! 9 dicembre 2010 |