Napolitano firma senza batter ciglio Alla giustizia nominato Palma, amico di Previti e fautore dell'impunità dei corrotti PD e "centro-sinistra" silenziosi e compiacenti Il governo neofascista Berlusconi ha fatto un altro dei suoi capolavori ai danni del popolo italiano con la nomina a ministro della giustizia di Nitto Francesco Palma e ciò è avvenuto senza che né Napolitano né il "centro-sinistra" facessero il minimo rilievo: dopo un avvocato compiacente, Alfano, è la volta di un magistrato altrettanto compiacente agli interessi di Berlusconi e della sua cricca. Nato a Roma nel 1950, entrato giovanissimo in magistratura, dal 1979 al 1993 è stato sostituto procuratore della repubblica a Roma, in quella grande procura che è giustamente chiamata "porto delle nebbie" per l'asservimento di molti magistrati al governo e alle massime istituzioni politiche, come poi si è realmente dimostrato con la vicenda delle dimissioni e del successivo patteggiamento della pena del procuratore aggiunto Achille Toro travolto dallo scandalo P4. E la collocazione politica di Palma fu evidente già nel 1994 quando venne chiamato in qualità di capo di gabinetto dal ministro di grazia e giustizia Alfredo Biondi. Poi nel 2001 avvenne il suo passaggio definitivo con l'elezione come deputato nelle liste di Forza Italia e successivamente come senatore nel 2006 con la stessa lista e poi ancora come senatore nel 2008 con il Popolo della Libertà fino alla nomina al ministero della giustizia il 27 luglio 2011. In realtà - nonostante il nome del ministero da lui presieduto - lo scarso senso di giustizia di quest'individuo lo si è visto già nel 2002 quando, da deputato, propose per compiacere la cricca dei suoi amici Cesare Previti e Silvio Berlusconi un emendamento a una norma per reintrodurre di fatto l'immunità parlamentare, con processi e termini processuali sospesi per parlamentari in carica, giudici costituzionali e presidente della Repubblica fino al termine del mandato, e per di più con effetto retroattivo. La norma non passò, ma tale proposta è indicativa per comprendere il personaggio e per capire di quali servi si circondi Silvio Berlusconi. Anche la sua amicizia con il pregiudicato Previti è emblematica per comprenderne la statura morale: amicizia che si spingeva a frequentare apertamente e di fronte a decine di invitati l'attico di piazza Farnese dove quest'ultimo invitava deputati e senatori nell'imminenza del varo di quella che poi diventerà la legge n. 251 del 2005 di riforma della prescrizione penale (la cosiddetta "legge salva Previti"), legge votata anche dallo stesso Nitto Palma. E la cosa più grave è che Palma è tuttora un magistrato, anche se le sue funzioni rimangono sospese durante i mandati parlamentari, fatto evidente che c'è una parte della magistratura schierata con Berlusconi che ne copre i reati e la sua politica neofascista. Una parte di magistrati che lo servono con ogni mezzo, lecito e illecito, ricavandone promozioni, poltrone nei ministeri o nelle più alte istituzioni e persino elezioni assicurate al parlamento com'è il caso del detenuto Alfonso Papa o del fascista ripulito Alfredo Mantovano. 7 settembre 2011 |