Grande manifestazione organizzata dal Forum italiano per l'acqua 200 mila in piazza a Roma per l'acqua pubblica Decine di Comitati da tutta Italia. Folte delegazioni dei No Tav, No Dal Molin, No Ponte, No discarica di Chiaiano. Tantissimi i giovanissimi e i bambini Un circolo del Prc di Roma e un "collettivo comunista romano" si uniscono alla delegazione del PMLI Dal nostro inviato speciale Sabato 20 marzo per le strade del centro di Roma, provenienti da tutta Italia, dalla Sicilia al Trentino, hanno sfilato in 200mila per dire "NO alla privatizzazione dei beni comuni", in primo luogo dell'acqua e dei servizi idrici. La manifestazione era organizzata dal Forum italiano per l'acqua. Il successo, che conforma l'ampiezza, la forza e la determinazione del movimento, non era affatto scontato tenuto conto delle numerose difficoltà che gli organizzatori hanno dovuto affrontare. In primo luogo la sovrapposizione della manifestazione elettorale del Pdl, poi le spese di autofinanziamento e ancora il black-out pressoché totale dei mass-media del regime. Per finire con le squallide manovre della giunta romana del fascista Alemanno che ha provato in vario modo a intralciare l'arrivo dei manifestanti: luoghi di sosta autorizzati per i pullman che cambiavano di ora in ora, fermate della metropolitana, guarda caso, gratuite soltanto in prossimità di Piazza San Giovanni, dove era in programma la vomitevole kermesse mussoliniana del suo padrino-padrone. La splendida giornata di lotta, nonostante tutto, ha bissato quella dei duecentomila del 22 marzo 2007, quando al governo c'era il democristiano Romano Prodi. Al concentramento iniziale in Piazza della Repubblica erano presenti oltre al Forum nazionale ed ai tantissimi comitati contro la privatizzazione dell'acqua, folte delegazioni dei movimenti No Tav, No Ponte, No Dal Molin, No alla discarica di Chiaiano, No Ogm, No al Nucleare, numerose associazioni ambientaliste e religiose, i giovani dei Centri sociali, il Forum Palestina, gli insegnanti e gli studenti romani dell'Onda, il "Popolo Viola", alcuni settori della Cgil (con i lavoratori dell'Ama di Roma), i Cobas-scuola e le Rdb-Cub. Tantissimi i giovanissimi e i bambini. Molto meno numerose e combattive le delegazioni dei partiti della "sinistra" borghese, in vario modo corresponsabili del processo di privatizzazioni a tappeto degli ultimi decenni. PRC, PdCI, Verdi, Sinistra ecologia e libertà, Italia dei Valori si sono sostanzialmente limitati a presenze "simboliche", così come i freschi convertiti all'elettoralismo "Amici di Beppe Grillo" e alcuni sindaci con i gonfaloni. Sfacciato il Pd di Bersani, che più volte si è dichiarato favorevole alla privatizzazione dell'acqua e che ha tentato di darla a bere ai manifestanti con un banchino per chiedere il voto per l'ultraliberista Emma Bonino. Non pochi coloro che hanno commentato con sarcasmo, la stessa ironia che ha preso il posto della preoccupazione per la vicinanza del raduno del neoduce, con tanto di squadristi e capozona al seguito. Verso le ore 15,30 il corteo ha finalmente preso il via, con in testa due grandi striscioni: "Ripubblicizzare l'acqua, difendere i beni comuni" contro "i vampiri dell'oro blu", rivolto a governo e multinazionali. Poi un mare di striscioni e cartelli autoprodotti dagli spezzoni dei comitati di lotta regionali (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Toscana, Lombardia, Veneto e Piemonte) animati da agguerrite bande musicali e fantasiosi "teatranti di strada". Nel cuore del corteo i manifestanti provenienti dai piccoli centri come Nocera Umbra, che denunciavano il furto e l'esaurimento della sorgente del Rio Forgia per mano dell'azienda Rocchetta, proprietaria di pozzi che vanno a pescare a 500 metri di profondità, in combutta con la Umbra acque Spa partecipata della solita Acea, poi Gualdo Tadino, Capannori, Cuneo, Velletri con lo striscione: "acqua spa: scarsa, privata e avvelenata", il comitato Lucchese: "Acqua fuori dal mercato, senza se e senza ma", il partecipato "Comitato difesa acqua pubblica" di Aprilia che unisce le oltre 7mila persone che si sono rifiutate di pagare le stratosferiche bollette della multinazionale Veolia-Acqualatina ed hanno dovuto subire ritorsioni di ogni tipo, compreso il distacco dell'utenza, e quello di Lamezia, dove l'acqua è di Veolia al 49%, "bollette fino a 1400 euro per acqua color tè". Molto numerosi i comitati toscani e l'Abruzzo Social forum: "acqua, cielo, terra: riprendiamoci il futuro". Uno striscione recitava: "vendesi acqua pubblica, rivolgersi ad Alemagno" e si riferisce all'appoggio dell'Udc di Casini alla candidata Polverini in cambio di un'ulteriore quota di Acea regalata dalla giunta Alemanno al pescecane del cemento e dell'editoria Gaetano Caltagirone. Arrabbiatissimi anche gli abitanti di S. Giorgio a Cremano (Napoli) che si battono contro le malefatte della Gori Spa. Giunti in Via Cavour molti manifestanti rendevano omaggio ad un'enorme bandiera palestinese calata dall'alto a simboleggiare l'unità con la manifestazione svoltasi il giorno precedente. La delegazione del PMLI non ha fatto mancare il suo appoggio internazionalista urlando a più riprese: "Palestina Libera. Sionisti Fuori" e denunciando il legame esistente tra la demolizione dei servizi pubblici e l'aumento delle spese militari da parte del governo interventista, guerrafondaio, e sempre più dichiaratamente filo-israeliano. La delegazione dei marxisti-leninisti è stata bene accolta, in quanto sia ai concentramenti iniziali e finali che lungo il percorso ha volantinato un documento del Comitato centrale sull'acqua, molto richiesto, e diffuso numerose copie de "Il Bolscevico", oltre a lanciare gli slogan come: "Giù le mani dall'acqua", "Acqua pubblica e non privatizzata", "Di Berlusconi non ne possiamo più, (è il nuovo Mussolini) tutti uniti buttiamolo giù", "Decreto Ronchi è da affossare, acqua subito ripubblicizzare". Un circolo romano del PRC e un "Collettivo comunista romano" si sono spontaneamente uniti alla delegazione del PMLI rilanciando non solo gli slogan ma anche "Bella Ciao"," Bandiera rossa" e "l'Internazionale". Un bel momento unitario, che auspichiamo si ripeta anche in futuro e che nell'intertempo dia luogo a un'unità di azione tra la Cellula "Rivoluzione d'Ottobre" di Roma del PMLI e le due suddette organizzazioni. Tra gli oratori che hanno concluso dal piccolo palco di Piazza Navona, Alex Zanotelli che ha riassunto in 5 punti le rivendicazioni del movimento e annunciato le scadenze per la raccolta delle firme dei 3 referendum abrogativi. Come detto la manifestazione nonostante la vitalità del tema trattato, non ha avuto lo spazio dovuto sui mass media del regime neofascista. Persino Concita De Gregorio, direttrice dell'Unità, ha scelto di dedicare le prime dieci pagine al raduno del berlusconismo, riuscendo ancora una volta a coprirne la vera natura, attraverso le parole estrapolate da un articolo di Andrea Camilleri, Berlusconi è "un bancarellaro". La Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI ha inviato una calorosa lettera di ringraziamenti alla delegazione del Partito in cui, tra l'altro, si dice: i dirigenti nazionali del PMLI, con alla testa il compagno Giovanni Scuderi e questa Commissione vi ringraziano e si congratulano con voi per la missione compiuta sabato scorso a Roma. Voi avete reso l'ennesima volta un importante servizio a tutto il Partito. Nonostante lo scarso numero di forze di cui disponevate, voi avete rappresentato al meglio il PMLI, raggiungendo tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissi. Senza la vostra partecipazione non avremmo avuto la possibilità di dimostrare materialmente che il PMLI è per l'acqua pubblica. I vostri sacrifici sono stati ampiamente ripagati dall'accoglienza e dall'interesse che avete avuto da parte dei manifestanti, specie dalla base del PRC e del PdCI. Avete fatto una buona semina che nel tempo darà inevitabilmente i suoi frutti. Noi dobbiamo avere sempre fiducia nelle masse che alla fine capiranno, apprezzeranno e si legheranno al PMLI. I dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compagno Giovanni Scuderi e questa Commissione prendono forza, ispirazione ed esempio da voi per assolvere fino in fondo i compiti che il Partito ha affidato a loro. Ancora grazie a tutti voi, in particolare ai generosi, infaticabili ed esemplari compagni napoletani che hanno trovato il tempo, le energie e i soldi per partecipare alla missione, nonostante il loro impegno nella campagna elettorale astensionista e in altri importanti fronti di lotta". 24 marzo 2010 |