34 anni dopo il vile assassinio mafioso a Cinisi (Palermo) 4 mila in corteo per onorare la memoria di Peppino Impastato Allontanati dal corteo i candidati sindaco di Palermo. Attiva partecipazione del PMLI Dal corrispondente della Cellula "Stalin" della provincia di Catania In 4 mila in corteo hanno chiuso il 9 maggio l'undicesima edizione del "Forum Sociale Antimafia Felicia e Peppino Impastato", al quale hanno aderito numerosi movimenti associazioni, comitati e partiti, tra i quali: Ass. Peppino Impastato Cinisi, Ass. Radio Aut, Cobas, Collettivo Malefimmine, Officina Autorganizzata, Ass. Italia Cuba, A Sud Sicilia, Comitato Antirazzista Cobas, Circolo Arci Malaussene, Laboratorio Zeta, ANPI, Collettivo 20 Luglio, CSP, Collettivo Senza Tregua, Circolo Metropolis Castellammare del Golfo, Ass. Antimafie Rita Atria, Occupy, Comitato Peppino Impastato Brescia, Casa della Legalità Genova, Telejato, Forum Nazionale Acqua Pubblica, Comitati No Tav Val di Susa, Comitato 3e32 L'Aquila, Rete No Ponte, Comitato No Muos Niscemi, oltre al PMLI, iniziato il 5 maggio e conclusosi il 9, nel paese, Cinisi, in cui nacque, crebbe e fu ammazzato dalla mafia Peppino Impastato. Tante le bandiere rosse alla manifestazione che è partita da quella che fu la sede di "Radio Aut" a Terrasini, dalla quale Impastato a fine anni Settanta, spesso con ironia, attaccava la mafia, in particolare quella del suo paese, guidata dal boss Gaetano Badalamenti, colui che fu il mandante del suo assassinio avvenuto il 9 maggio del 1978. Boss condannato in via definitiva all'ergastolo solo nel 2002 e deceduto poi nel 2004 in un carcere statunitense. Il corteo che si è snodato per Terrasini, ha percorso quella che era la strada che Impastato seguiva per tornare a casa, ha toccato tappe significative passando dal passaggio a livello dove il giovane venne prelevato dai mafiosi che lo uccisero, ha poi percorso i "cento passi" che separavano la casa della famiglia Impastato da quella del boss Badalamenti, da qualche anno confiscata e rinominata "Casa 9 Maggio". Qui si è conclusa la manifestazione, con un intervento di Felicetta Vitale, moglie di Giovanni Impastato (fratello di Peppino) e presidentessa di "Casa Memoria" e con la lettura di un documento finale del Forum Sociale Antimafia fatta da Salvo Vitale. Durante la manifestazione, che ha visto striscioni storici che recitavano "Con il coraggio e le idee di Peppino noi continuiamo", quello dei compagni di Impastato "La mafia uccide il silenzio pure" e ha sentito spesso scandire lo slogan "Peppino è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai", sono arrivati, col chiaro intento di farsi pubblicità, i due candidati sindaco al ballottaggio per il comune di Palermo, Ferrandelli e Orlando. Entrambi sono stati contestati e costretti a lasciare il corteo. Al primo è stato dedicato lo slogan "fuori il PD dal corteo!", al secondo "fuori i democristiani dal corteo!". Sull'accaduto Giovanni Impastato ha preso le distanze dicendo "Il Forum Antimafia è aperto a tutti coloro vogliono ricordare la figura di Peppino" mentre l'Associazione Radio Aut ha rivendicato il diritto da parte del corteo di esprimere il proprio dissenso. Il PMLI, presente con una delegazione della Cellula "Stalin" della provincia di Catania, che con la sezione del PDCI di Acireale ha dato vita ad un combattivo spezzone, ha fatto sventolare le bandiere dei Maestri e del Partito, ha diffuso i volantini "Uniamoci nella lotta contro la mafia, per il lavoro, lo sviluppo e l'industrializzazione del Mezzogiorno" e "35° Anniversario della fondazione del Partito marxista-leninista italiano. Uniamoci contro il capitalismo, per il socialismo" e ha tenuto alcuni costruttivi comizi volanti. La giornata si è conclusa in piazza a Cinisi con un concerto durante il quale si sono avvicendati vari artisti, come Cisco ed i Modena City Ramblers, autori della famosa canzone dedicata a Peppino Impastato "I Cento Passi". 16 maggio 2012 |