Appassionate impressioni dei simpatizzanti del PMLI sulla commemorazione di Mao Pubblichiamo le impressioni sulla commemorazione di Mao di alcuni simpatizzanti del PMLI. Mi ha dato una grande carica e il desiderio di mettermi ancor più al servizio del Partito Come è stato scritto nella cronaca pubblicata su "Il Bolscevico", non sarà semplice per chi ha partecipato lo scorso 12 settembre alla commemorazione di Mao dimenticare quella bellissima giornata proletaria rivoluzionaria e ringrazio ancora una volta il Partito, oltre che per avere organizzato l'iniziativa, anche per avermi concesso il grande onore di poter leggere, durante la stessa, un intervento. Non è stata questa la prima commemorazione cui ho partecipato, ma è vero che ognuna è diversa dall'altra perché per i marxisti-leninisti celebrare Mao non è un "rito" ma un importante momento di lotta; e poiché un marxista-leninista si forgia nella lotta, partecipare a queste iniziative è sempre un importante momento di crescita politica personale. La calorosa accoglienza ricevuta da parte di tutti i compagni, compresi i massimi dirigenti del Partito e perfino dal Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, mi ha sicuramente dato una grande carica e il desiderio di mettermi ancor più al servizio del Partito, imparando ovviamente dal passato perché certi errori non si ripetano. Soltanto studiando Mao si comprendono a un tempo l'importanza storica della sua figura e l'attualità del suo pensiero. La situazione politica italiana oggi è molto grave perché siamo ormai apertamente in un regime neofascista ma se, da un lato, è positivo osservare come da più parti ci si sta rendendo conto che Berlusconi è il nuovo Mussolini, dall'altro c'è ancora molta strada da fare perché si capisca quanto sia importante raccogliere l'appello antifascista del PMLI. I marxisti-leninisti sono stati i primi a capire, oltre vent'anni fa, che in Italia stava per essere restaurato il fascismo e ora sono gli unici che hanno capito che da tutto questo non si potrà uscire se non attraverso un nuovo 25 Aprile per liberarsi dal nuovo Mussolini e che ogni altra strada si rivelerà fallimentare! Anche se i vertici delle organizzazioni che pure a parole si dichiarano antifasciste sembrano non essere al momento intenzionate a raccogliere questo appello antifascista, è compito nostro fare in modo che giunga alla loro base perché i marxisti-leninisti hanno piena fiducia nelle masse e non la perderanno mai perché, come ha detto il compagno Giovanni Scuderi nel corso della commemorazione, "coloro che sono veramente rossi domani saranno sicuramente con noi". Il nostro compito è impegnarci perché questo avvenga prima possibile! Coi Maestri e col PMLI vinceremo! Federico - Sesto S. Giovanni (Milano) Coi Maestri e col PMLI, la rotta verso il futuro è già tracciata Cari compagni, grazie, grazie, grazie per l'indescrivibile calore con cui mi avete accolto nella sala Altana in occasione della mia prima commemorazione di Mao. Conoscere in un sol giorno tante persone con un cuore così puro e fiero mi ha profondamente commosso: se fino ad oggi il mio viaggio è stato tenebroso e solitario, ora intravedo l'alba di un sole rosso. La strada tracciata da Mao e dai Maestri è forte di centocinquanta anni d'esperienza. Essa è la storia della razza umana nel suo grandioso cammino di liberazione da una società animale e irrazionale, basata sulla prevaricazione, sulla discriminazione, sulla legge del più forte, verso una società del benessere egalitaria e razionale, senza più servi né padroni, in cui ognuno contribuisce secondo le proprie capacità e riceve secondo i propri bisogni. Mai parziale, superato o addirittura fallimentare come vorrebbero i suoi detrattori, il marxismo-leninismo-pensiero di Mao è figlio dell'applicazione del metodo scientifico alle dottrine sociali: esso ha valore universale, è duttile e malleabile, e si applica ovunque ci sia l'uomo. La sua forza inarrestabile ne fa un avversario scomodo e pruriginoso. Sono molte, infatti, le persone che arretrano impaurite di fronte all'evidenza e preferiscono chiudere gli occhi, perché aprirli comporterebbe un grado di sofferenza che non sono in grado di affrontare. Ma diamo tempo al tempo: ad ogni bordata che il capitalismo infliggerà, sempre più persone si risveglieranno dal suo incantesimo. La borghesia ha impiegato settecento anni a fare la sua rivoluzione: coi Maestri e col PMLI, la rotta verso il futuro è già tracciata! Avanti con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista! Andrea - Bergamo Mao ci insegna a lottare e resistere, iniziando ad abbattere il governo del neoduce Berlusconi Il 12 settembre, a sole due settimane dal mio compleanno, ho vissuto un'esperienza unica che fino a qualche annetto fa non avrei mai immaginato di vivere. Insieme ai compagni del PMLI di tutta Italia e altra gente, che leggendo i manifesti ha voluto partecipare, quel giorno abbiamo commemorato il 34° Anniversario della morte di uno dei nostri cinque Maestri, il compagno Mao Zedong. La stanchezza del lungo viaggio in auto non l'ho più sentita perché incontrare i compagni è stato molto, molto appagante: conoscere i nuovi, rivedere quelli che avevo già conosciuto a Roma nell'aprile del 2009 (durante una manifestazione nazionale) e conoscere il Segretario generale, Giovanni Scuderi. Proprio quest'ultimo ha voluto fare una foto con noi compagni siciliani e mi ha salutato calorosamente. Sentire parlare tanti di noi al microfono, anche se per pochi minuti ciascuno, mi ha fatto crescere la speranza dentro, la speranza per un futuro migliore: un'Italia unita, rossa e socialista. Mi ha meravigliato tanto vedere dei simpatizzanti poco più che adolescenti mentre, come già mi aspettavo, l'organizzazione e il coordinamento erano impeccabili. Sono rimasta un po' stupefatta dalla grinta e dal carisma di Giovanni Scuderi: una persona di grande esperienza, alla mano e senza peli sulla lingua! Nel pomeriggio ho visitato la sede del Partito, insieme agli altri compagni siciliani, alla Responsabile regionale e a Scuderi: lì ho potuto vedere la prima edizione del giornale (che era di un solo foglio, stampato fronte-retro), alcune stampe storiche dei Maestri e tanti, tanti libri e giornali. Credo che tutti noi, simpatizzanti e militanti del PMLI dobbiamo essere fieri dei pionieri del Partito, perché hanno spianato la strada per la creazione e il mantenimento di un vero Partito comunista (cioè marxista-leninista), l'unico che negli anni ha resistito e che spero al più presto guidi gli italiani a trasformare il nostro Paese, ora capitalista e imperialista, in un Paese proletario e socialista. Mao con il suo esempio ci insegna a lottare e resistere, ed è questo che dobbiamo fare, iniziando ad abbattere il governo del neoduce Berlusconi. Ringrazio i compagni per la calorosa accoglienza e li saluto tutti con un rosso "arrivederci" alle prossime manifestazioni nazionali, ai prossimi Congressi e alle prossime commemorazioni di Mao. Saluti marxisti-leninisti. Coi Maestri vinceremo! Patrizia - Catania Il PMLI forgia noi giovanissimi a proseguire quanto fatto dai gloriosi primi quattro pionieri Cari compagni, non credo che la data di domenica 12 settembre sarà da me dimenticata con grande facilità, così come non lo saranno le innumerevoli emozioni che ho provato nel riabbracciare tanti compagni, che non vedevo da mesi, precisamente dalla Festa del 1° Maggio, altri addirittura dalla Festa de "Il Bolscevico". Sicuramente avremmo potuto ri-incontrarci prima, in occasione dello sciopero del 2 luglio, ma la mia troppo scarsa e non decisa "lotta" in famiglia ha mandato a monte tutto. Già quando sono sceso dall'autobus in prossimità di Piazza Tasso mi sentivo pervaso da un'emozione che neanche a un esame scolastico si potrebbe provare: addirittura quando ho visto arrivare i compagni Scuderi e Pasca sentivo un tremolio alle gambe, tanta era l'emozione! Entrato nella sala, potevo ammirare molto meglio, data anche la vasta presenza, il lavoro di alcuni compagni svolto il giorno prima nell'arredamento della suddetta sala, nella quale peraltro ha avuto luogo il 5° Congresso nazionale del nostro amato Partito. Vederla dal vivo per me è stata fonte di grande orgoglio. Poi ho cominciato a salutare tutti i compagni, e non tardò a venirmi un giramento di testa da tanto che ero eccitato per l'occasione! A riempirmi ancora più di gioia il fatto che ho saputo dal compagno Scuderi di essere stato citato dai compagni del Nucleo Marxista Leninista in Messico (che ringrazio sentitamente e incito a proseguire la lotta che li vedrà di sicuro trionfare, assieme al proletariato messicano che vedrà finalmente il potere dopo anni e anni di ingiustizie!): ciò non può che riempirmi d'orgoglio, ma di certo non dimentico di chi è il merito: prevalentemente del PMLI e della sua giusta linea, che ha forgiato e forgia tuttora noi giovanissimi nel proseguire quanto fatto dai gloriosi Quattro Pionieri del Partito, i quali ci trasmettono, tramite la loro esperienza la grinta che 43 anni or sono li spingeva nella furiosa tempesta del Sessantotto, che ha messo in discussione il potere secolare della borghesia in Italia. Ascoltando gli interventi dei compagni, fra cui quello, molto mirato, della compagna Claudia Del Decennale, e ovviamente anche quello del compagno Denis Branzanti, ho potuto facilmente comprendere come il pensiero di Mao, a 34 anni di distanza, ancora li incoraggi nel proseguire la lotta politica nei loro ambienti di studio e di lavoro, nelle piazze, nelle scuole e negli uffici. Per congratularmi con loro sventolavo il Libretto Rosso di Mao, durante i passaggi fondamentali dei loro interventi. Quando è arrivato il mio turno, ovviamente, ero molto emozionato, perché era la prima volta che intervenivo. Ma avevo anche ben presente che dovevo, per mezzo del tono, trasmettere la rabbia proletaria e la grinta che avevo dentro. Infatti dopo per me è stato un onore ricevere i complimenti dei compagni, che svolgono mansioni naturalmente più di rilievo di quella che svolgo io, come il compagno Gabriele Urban, che ineccepibilmente fa conoscere la linea del PMLI attraverso la trasmissione borghese "Ring", linea che ovviamente fa sbiancare tutti i politicanti borghesi, di destra e di "sinistra"! Anche il pranzo che abbiamo consumato al Dopolavoro Ferroviario è stato molto buono: credo che ormai quella di stare accanto al compagno Simone Malesci in occasione di pranzi a cui partecipa il PMLI stia diventando una sorta di tradizione, se mi è concesso aprire una parentesi! Approfitto dell'occasione per congratularmi con ogni singolo dirigente, militante e simpatizzante del PMLI per l'ottimo lavoro che il Partito sta svolgendo, ritagliandosi sempre più spazio tra i media e nelle pagine dei giornali borghesi: questo è un buonissimo inizio per portare a termine il grande obiettivo che il PMLI ha stabilito in quel lontano 15 Dicembre 1969: l'Italia unita, rossa e socialista. A ben pensarci, la rivoluzione non è poi così vicina, ma neanche così lontana. Come aveva detto il compagno Branzanti alla settima riunione dei marxisti-leninisti emiliano-romagnoli: "se persisteremo nei nostri sforzi, realizzeremo in pochi anni ciò che pochi oggi ritengono possibile: l'Italia unita, rossa e socialista". Nessuna parola poteva essere più incoraggiante per il lavoro fra le masse del Partito. Viva il quattro volte grande, presidente Mao Zedong! Lunga vita al glorioso Partito marxista-leninista italiano! Viva gli imperituri pensieri dei cinque Maestri del proletariato internazionale! In alto i pugni chiusi e i Libretti Rossi! Coi Maestri e il PMLI vinceremo! Antonio, 14 anni - Firenze Mi sono reso conto che il PMLI ha le idee chiare Cari compagni, la solenne commemorazione di Mao è stata un'importante occasione per rendermi soprattutto conto che il Partito ha le idee chiare: l'ho ben compreso dagli interventi dei rappresentanti delle istanze di base che hanno trattato per lo più problemi sociali di schiacciante attualità che riguardano il mondo del lavoro dal Nord al Sud dell'Italia, e l'ho ben compreso dalla relazione del compagno Branzanti che ha ben ricostruito la vita e l'opera del presidente Mao, del quale ha messo in luce l'apporto pratico e scientifico alla causa del socialismo, mettendo peraltro in guardia tutti noi da una fin troppo facile mitizzazione dell'uomo, del politico e del teorico Mao. "Noi non dobbiamo avere miti" dice giustamente l'autorevole compagno Denis, in quanto il processo di mitizzazione è irrazionale, mentre la concezione marxista-leninista è scientifica, ovvero fondata sulla capacità di una teoria di cambiare la realtà sociale, e solo ed esclusivamente in questo senso va intesa la riconoscenza marxista-leninista ai Maestri, ovvero riconoscimento oggettivo del loro valore scientifico e pratico. Come i fisici riconoscono in Galileo, Newton ed Einstein i loro punti di riferimento, così i marxisti-leninisti riconoscono nei cinque Maestri i loro punti di riferimento. Non c'importa sapere se Stalin era alto o basso o se Mao fumasse il sigaro o la pipa, c'interessa riflettere sulla loro teoria ed applicare il materialismo dialettico (da loro e dagli altri Maestri teorizzato, professato o applicato) alla vita sociale, lavorativa, economica, politica, giuridica della nostra realtà sociale. Comunque per la cronaca Stalin era alto circa un metro e 58 e Mao fumava le sigarette. Coi Maestri vinceremo (ma per vincere ci vogliono anche donne come le compagne Martenghi e Del Decennale e compagni come Scuderi e Branzanti!) "Lavoratori di tutti i paesi, unitevi!". Gior - Roma Mao è d'esempio per tutti i rivoluzionari di oggi e di domani È solo la seconda volta che partecipo alla commemorazione del Presidente della Cina socialista scomparso trentaquattro anni fa ma come l'altra volta l'emozione è stata forte. Ricordarne la vita vuol dire secondo me ricordare l'azione di un Maestro che assieme al suo popolo ha permesso al socialismo di entrare nella storia. Il compagno Mao ha incarnato quello spirito di giusta ribellione all'ordine esistente non fine a se stesso, mettendo a disposizione la propria vita e le proprie capacità per l'elevamento morale e materiale dell'umanità. È chiaro però che, come ha detto il compagno Denis Branzanti nell'intervento a nome del CC del PMLI, noi fautori del socialismo non abbiamo bisogno di miti e che è sempre bene non mitizzare la persona. Ciò è giusto perché potremmo prendere la strada sbagliata e perdere di vista i nostri obbiettivi, poiché (come dice il compagno Franco dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello) spesso si tende a mitizzare la persona per portarla in alto per poi, ancor più rapidamente, farla crollare in basso: questo è il gioco dei revisionisti. Di Mao e dei nostri Maestri noi dobbiamo commemorare quello che è stato il loro insegnamento e quello che ci hanno umanamente tramandato perché sia d'esempio a noi e alle generazioni sinceramente rivoluzionarie che nasceranno e cresceranno dopo di noi. Penso e spero di aver chiaramente espresso il mio pensiero ed in ultimo vorrei salutare le compagne e i compagni che hanno partecipato e che sono intervenuti alla commemorazione. E ringraziare il PMLI per avermi dato la possibilità di intervenire in qualità di simpatizzante e per l'accrescimento culturale, umano e politico che mi trasmette ogni giorno. Coi Maestri e il PMLI vinceremo! Andrea - Borgo S. Lorenzo (Firenze) Ho apprezzato molto il discorso di Branzanti La commemorazione di Mao di quest'anno è stata per me una giornata felicissima, trascorsa con tutti voi, a partire dal Segretario generale Giovanni Scuderi, dagli organizzatori, dalle compagne e dai compagni. Ho apprezzato molto il discorso di Denis Branzanti: il compagno ha ricordato tutto il progresso fatto dal popolo cinese sotto la guida del grande Maestro Mao. Queste giornate sono molto importanti perché, come ha spiegato il compagno Denis, bisogna ricordare sempre l'esempio marxista-leninista di Mao, sia per noi, sia per passarlo ai giovani che proseguiranno la lotta rivoluzionaria. Gli interventi fatti dalle compagne e dai compagni, anche giovanissimi, hanno dimostrato la nostra volontà di lottare decisamente verso un'Italia unita, rossa e socialista. Invio un saluto affettuoso alla compagna Liliana di Cuneo, nonché ad Anna e Maria, la quale partecipa sempre attivamente, nonostante l'età, a tutti i nostri incontri. Infine, invio un caro saluto a tutte le compagne e ai compagni e un abbraccio caloroso a Scuderi. W Mao! W il PMLI! Coi cinque Maestri vinceremo! Lorenzo - provincia di Bergamo Grazie ai "padri" fondatori di questo grande e meraviglioso Partito Domenica 12 settembre arrivati a Firenze, in piazza Tasso, un gruppo di compagni ci sorride accogliendoci. Assistiamo agli interventi dei tanti compagni arrivati da tutta Italia e sperimentiamo che in due minuti si può dire tanto, con passione e concretezza (ho molto apprezzato l'intervento di tutti, in particolare di un compagno romano che spiega come Mao istituì "l'esercito" dei medici scalzi, contadini istruiti per un'azione sanitaria che salvò la vita a milioni di persone). Tantissimi ragazzi, una donna di Cuneo fantastica, tanti compagni dal Sud che testimoniano la difficoltà di vivere con dignità ma con la certezza di lottare per una società migliore. Insomma, abbiamo respirato ottimismo ragionato, intelligenza, progettualità e futuro per due ore e mezza. Che dire di più: grazie ai "padri" fondatori di questo grande e meraviglioso Partito. Sono un simpatizzante ma penso comunque di potere affermare: con i Maestri vinceremo! Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao vivono per sempre nel pensiero e nelle azioni. Stefano - Milano Condividono i miei figli, mia moglie e mio nipote. È stata una delle esperienze più belle della mia vita Partecipare alla commemorazione di Mao è stata una delle esperienze più belle della mia vita. L'intervento, gli applausi in ricordo degli operai morti nella mia città, i complimenti per l'intervento da diversi compagni, l'Internazionale cantata tutti insieme, il saluto del Segretario generale, Giovanni Scuderi, i brividi quando mi ha detto vivacemente: "hai una grande strada da seguire davanti a te". Grazie compagni! Mauro - Capua (Caserta) Ho una forte ammirazione verso Mao Care compagne e cari compagni, ho partecipato alla commemorazione di Mao con molto piacere, perché è un momento in cui conosco sempre più la storia e la vita di Mao il quale fin da giovane ha avuto forti ideali verso il socialismo nonostante sia stato contrastato dal padre. Ho una forte ammirazione verso Mao che ha saputo trasformare un'intera nazione come la Cina di allora in una Repubblica Popolare socialista attraverso dure lotte, tanti sacrifici e una costante determinazione. Devo anche sottolineare che solo con il PMLI si possono conoscere queste verità che al giorno d'oggi nessun partito e nessun mezzo d'informazione fa conoscere alle masse. Il compagno Denis mi ha colpito favorevolmente perché nella sua relazione è stato chiaro, scorrevole e allo stesso tempo incisivo raccontando episodi della vita di Mao che mi hanno fatto riflettere, in particolare le condizioni disumane e subalterne in cui vivevano le masse femminili cinesi che, per certi versi rispecchiano, con metodi diversi, quelle delle masse femminili oggi in Italia. Ammiro e rimango felicemente colpita dai giovani compagni sia quelli intervenuti sia gli altri, perché hanno gli ideali giusti con grinta e tanta voglia di lottare per un futuro migliore. Ammiro molto anche la combattività del PMLI e la linea politica che di volta in volta conosco maggiormente e nella quale mi riconosco sempre più. Spero nel mio piccolo di dare un contributo affinché un domani si possa conquistare il socialismo. Elisa - Firenze Ho apprezzato ancora di più Mao come uomo e come politico Oltre ai complimenti sinceri da fare al compagno Denis per il suo intervento esaustivo, che ha contribuito a farmi apprezzare ancora di più l'uomo Mao oltre che al politico, ho avuto la sensazione che la famiglia del PMLI sia un po' anche la mia famiglia (anche se ancora non riesco a condividere tutta la linea del Partito, ma questo è un mio problema e non una vostra colpa), sensazione che ho tutte le volte che partecipo alle iniziative con i compagni del Partito. Una famiglia alla quale sono felice appartenga anche mio figlio e i tanti compagni che ho avuto il piacere di incontrare il 12 settembre. Saluti comunisti. Roberto - Castelvetro (Modena) È stato un grande onore partecipare Cari compagni del PMLI, con grande onore i simpatizzanti di Parma e provincia del PMLI hanno partecipato alla 34ª commemorazione di Mao. Sotto la sua guida la Cina da Paese sottosviluppato in campo economico, sociale e militare è diventato un Paese altamente sviluppato in tutti i campi. Infatti, alla sua morte il popolo lo ha onorato con uno tra i più grandi funerali, come quello di Stalin. Coi Maestri vinceremo! I simpatizzanti di Parma e provincia del PMLI 22 settembre 2010 |