Contestato il ministro Profumo a Torino Insegnanti, precari e studenti in piazza contro i tagli e il concorso truffa Incoraggiante unità di lotta fra precari e studenti. In 15mila alla manifestazione di Roma contro il concorso truffa. Presente anche il PMLI. Grave censura fascista delle forze repressive che hanno preteso la rimozione di un cartello contro Napolitano. Gli studenti torinesi: "Inauguriamo un anno di lotte" Non accennano a diminuire e anzi si susseguono e moltiplicano le iniziative di lotta contro la politica scolastica del governo Monti. Un fatto incoraggiante che contribuisce a scaldare l'autunno appena iniziato. Il 22 settembre a Roma oltre 15mila fra precari, docenti, personale Ata e studenti hanno partecipato alla manifestazione convocata dal coordinamento "Precari uniti contro i tagli" (e che ha visto anche l'adesione della FLC-CGIL e dei "sindacati di base") e indetta in particolare contro il concorso truffa indetto da Profumo proprio per quella giornata, che taglia fuori 160mila docenti attualmente bloccati nelle graduatorie, costretti a contratti annuali e precari in attesa di un'immissione in ruolo che non accenna ad arrivare. È stata a tutti gli effetti una contestazione dell'intera politica scolastica del governo, a partire dal disegno di legge Aprea (di cui ci occupiamo in questa stessa pagina) avallato da Profumo e, senza vergogna, dal PD. I "Precari uniti contro i tagli", in un comunicato che ci hanno inviato, infatti, chiamavano a scendere in piazza "contro un concorso che stravolge le vite e calpesta i diritti di docenti abilitati", "per respingere ogni ipotesi di 'riconversione' dei docenti in esubero sul sostegno, ovvero di deportazione degli insegnanti inidonei in ruoli amministrativi, previste dalla spending review, che ledono la dignità dei lavoratori e affossano il tanto evocato 'merito', e, infine, perché sia rigettata definitivamente la devastante Legge 'Aprea' (L. 953), che cancella la Scuola della Costituzione, privatizzandone la gestione e azzerando partecipazione e libertà di insegnamento". Presenti in piazza, oltre al PMLI e altre forze, anche gli studenti "nell'ottica - dichiara il coordinatore dell'UdS Roberto Campanelli - di costruire un percorso di mobilitazione comune che parta dalla data di oggi e arrivi alla prima data di mobilitazione nazionale studentesca, lanciata dall'Unione degli Studenti, il 12 ottobre". Durante la manifestazione le "forze dell'ordine" hanno obbligato in pieno stile fascista la rimozione di un cartello che recava l'immagine di Napolitano con la scritta "la nausea". Quello stesso giorno, Profumo si trovava a Torino per inaugurare il campus universitario Luigi Einaudi, in compagnia del sindaco Piero Fassino (PD), del governatore piemontese Roberto Cota (Lega Nord) e di altri degni compari come Sergio Marchionne e John Elkann. Assente all'ultimo minuto la ministra Fornero. Li aspettava la contestazione degli studenti portati in piazza dalla Verdi15Occupata, dietro lo striscione "Profumo, Fornero, Fassino da tagliare c'è solo l'austerity. Inauguriamo un anno di lotte", in protesta contro i tagli all'ente regionale per il diritto allo studio, caricati dalle "forze dell'ordine", che blindavano la cerimonia, non appena hanno osato avvicinarsi troppo "rischiando" di disturbare le delicate orecchie degli "illustri" ospiti. Altri studenti fra il pubblico si sono allontanati non appena Profumo ha cominciato il suo discorso. A conclusione della giornata, la Verdi15Occupata ha scritto in un comunicato: "La nostra occupazione va avanti da mesi nel segno dell'incompatibilità con i governi della crisi ed i suoi ciarlatani. Oggi, come nei mesi scorsi e come in ogni altra occasione futura, non possiamo che ribadirlo con forza, contestando e rovinando la festa ai suoi ministri. La stagione estiva si è appena conclusa, ma l'autunno sembra essere caldo fin dall'inizio". È protesta, quella perché a tutti sia garantito il diritto allo studio, che si fa sentire in tutta la penisola. Il giorno prima, 21 settembre, toccava agli studenti romani manifestare sotto la Regione Lazio per chiedere il pagamento puntuale e l'aumento delle borse di studio. Ottima l'unità fra precari e studenti emersa dalle recenti iniziative di lotta. Secondo noi compierebbe un salto di qualità ponendosi come obiettivo la scuola e l'università pubbliche, gratuite e governate dalle studentesse e dagli studenti e stringendosi a tutte le altre forze in lotta per cacciare il governo Monti della grande finanza, dell'UE e del massacro sociale. 26 settembre 2012 |