Abu Mazen dà l'incarico di formare il nuovo governo nei territori occupati a Ismail Haniyeh L'Iran darà il pieno appoggio finanziario al nuovo governo dell'Anp Ahmadinejad: "Rafforzare i legami coi fratelli palestinesi è la priorità dell'intero popolo musulmano" La Repubblica islamica dell'Iran darà il pieno appoggio finanziario al nuovo governo dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) che nascerà dalle consultazioni avviate da Ismail Haniyeh, il capolista di Hamas alle politiche del 25 gennaio, che l'organizzazione palestinese aveva indicato come nuovo primo ministro dopo il successo elettorale. Un concreto aiuto al legittimo governo palestinese dopo l'illegale blocco dei versamenti dei dazi doganali deciso il 19 febbraio dal governo sionista di Tel Aviv e a fronte del taglio da parte di Usa e Ue degli gli aiuti finanziari al futuro governo di Hamas. Dopo l'insediamento del nuovo parlamento palestinese e le elezioni a presidente dell'assise e a segretario generale, rispettivamente, dei deputati di Hamas Aziz Dweik e Mahmud Al Ramahi, il presidente Abu Mazen ha formalmente dato il 21 febbraio a Haniyeh l'incarico di formare il nuovo governo. Una decisione scontata dopo la conquista della maggioranza assoluta da parte di Hamas nel nuovo parlamento ma ostacolata fino all'ultimo dalle inaccettabili ingerenze e pressioni orchestrate da sionisti e imperialisti. Non ultima quella del presidente egiziano Mubarak che rifiutava un incontro coi responsabili di Hamas mentre riceveva al Cairo il segretario di Stato americano Condoleezza Rice che ripeteva la litania imperialista "Hamas deve scegliere tra politica e terrorismo", ovvero dovrebbe rinunciare alla lotta di liberazione e accettare il cosiddetto processo di pace imposto dagli occupanti sionisti. Il 27 febbraio la Commissione europea annunciava un pacchetto di aiuti all'Anp per pagare i salari agli impiegati e ai poliziotti palestinesi e le fatture energetiche mentre la parte preponderante degli oltre 121 milioni di euro stanziati andranno agli aiuti umanitari gestiti dalle agenzie delle Nazioni Unite. Un aiuto momentaneo, ha spiegato il commissario alle Relazioni esterne Ferrero-Waldner in attesa di capire quale sarà la composizione e le posizioni del nuovo governo palestinese. Per il momento la Ue non prevede contatti politici con Hamas. Un portavoce di Hamas ha così commentato la decisione della Ue: "accogliamo con favore ogni aiuto straniero destinato al popolo palestinese purché non sia legato a condizioni che vanno contro ai nostri diritti e principi". Un aiuto incondizionato e fraterno come quello dell'Iran. Il pieno appoggio finanziario all'Anp da parte del governo di Teheran è stato annunciato il 21 febbraio dal ministro degli Esteri iraniano Manouker Mottaki dopo l'incontro nella capitale iraniana col responsabile politico di Hamas, Khaled Meshaal. E ribadito dal presidente iraniano Ahmadinejad che ha sottolineato che "rafforzare i legami coi fratelli palestinesi è un dovere dell'intero popolo musulmano". 1 marzo 2006 |