Numerose adesioni alla prima assemblea che fonda il Comitato Ischia-Procida contro la privatizzazione dell'acqua "L'acqua non ha padroni" Determinante il contributo del PMLI Dal nostro corrispondente di Ischia Il PMLI è al centro dell'attenzione politica nelle isole di Ischia e Procida, grazie anche all'eco che la sua iniziativa ha avuto soprattutto sulla stampa locale. è infatti l'Organizzazione di Ischia del PMLI che ha promosso per il 23 febbraio nella sala congressi del Palazzo D'Ambra un'Assemblea popolare per costituire un Comitato Civico di Ischia e Procida contro la privatizzazione dell'acqua. E l'Assemblea ha registrato immediatamente numerose adesioni, altre continuano a pervenire all'indirizzo telematico del Comitato che è stato costituito, denominato "L'acqua non ha padroni". L'assemblea è stata aperta dal compagno Gianni Vuoso che ha presentato il PMLI e la decisione di promuovere una serie di iniziative per l'abrogazione della legge Galli e per la revoca della scellerata delibera dell'Ato2 che svende un bene collettivo come l'acqua ai pescecani capitalisti. Unanime il plauso dato alle posizioni del nostro Partito. Anche dall'isola di Procida estremamente positiva è stata la risposta, insieme alla rivendicazione di indipendenza di Procida dall'EVI di Ischia. I partecipanti all'Assemblea hanno quindi affidato al compagno Gianni Vuoso l'incarico di mantenere i rapporti organizzativi, di predisporre un documento da inviare ai consigli comunali affinché votino per l'abrogazione della Galli e la revoca della delibera. Il Comitato si muoverà ovviamente di comune accordo col Comitato napoletano e in prospettiva valuterà altre iniziative che mettano al primo punto la partecipazione delle masse e delle diverse organizzazioni isolane. Il primo documento emerso da questa assemblea è stato il comunicato stampa che annuncia la costituzione del Comitato (pubblicato a parte, ndr). Noi marxisti-leninisti faremo del nostro meglio perché il Comitato coinvolga la popolazione di Ischia e Procida nella lotta per affossare la criminale delibera dell'Ato2, per la gestione pubblica dell'acqua, attraverso l'arma della lotta di massa. 2 marzo 2005 |