Khamenei: "un giorno il regime sionista verrą distrutto" I tempi dipendono solo da come le nazioni islamiche affronteranno il tema La Guida suprema della Repubblica Islamica dell'Iran, l'Ayatollah Khamenei, ricevendo il presidente della Mauritania Mohammad Ould Abdel Aziz in visita a Teheran, ha ripetuto che "arriverà senza dubbio il giorno in cui le nazioni della regione saranno testimoni della scomparsa del regime sionista". Nell'incontro avvenuto il 26 gennaio, ha denunciato che "il regime sionista attraverso le pressioni, il blocco e il genocidio vuol far sparire la Palestina dalle nazioni islamiche, ma non ci riuscirà". Anzi verrà distrutto e ha sottolineato che "il fatto che quel giorno sia vicino o lontano dipende dall'azione dei paesi islamici e dalle loro popolazioni", ha proseguito, ricordando quanto sia importante il rafforzamento delle relazioni tra i paesi islamici che è un obbiettivo basilare della politica estera iraniana. Mohammad Ould Abdel Aziz, il giorno precedente si era incontrato col presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che aveva elogiato la decisione del governo della Mauritania sulla rottura dei rapporti diplomatici con Tel Aviv. Una decisione presa nel marzo 2009 in segno di protesta per l'offensiva sionista a Gaza del 27 dicembre 2008, quell'operazione "Piombo fuso" terminata il 18 gennaio seguente con un bilancio di oltre 1.400 morti tra i palestinesi, tra cui circa 400 bambini. La Mauritania era uno dei pochi paesi della Lega Araba ad avere relazioni diplomatiche con Israele. Il presidente iraniano ha definito la decisione del governo africano come "un esempio da seguire da altri paesi arabo-islamici". 3 febbraio 2010 |