Con una martellante campagna pubblicitaria e di spot pagata dai contribuenti La Russa rilancia la "mini-naja" Dopo averla già sperimentata l'anno scorso e averne riscontrato il "successo", il ministro della guerra Ignazio La Russa ha rilanciato quest'anno la "mini-naja", servendosi peraltro di una martellante e disgustosa campagna pubblicitaria pagata dai contribuenti. Si tratta essenzialmente di "corsi di formazione teorico-pratica" della durata di tre settimane per giovani fra 18 e 30 anni nell'Esercito, Marina, Aeronautica o carabinieri, orientati ad inculcare "il dovere costituzionale di difesa della Patria, le attività prioritarie delle Forze armate, in particolare nelle missioni internazionali di pace e salvaguardia degli interessi nazionali". In altre parole, una vera e propria ricostituzione degli avanguardisti mussoliniani, non a caso sponsorizzata da un fascista doc come La Russa. L'obiettivo dichiarato è quello di irreggimentare i giovani, facendo passare una cultura nazionalista, patriottarda, imperialista, orientata al rispetto incondizionato della gerarchia e delle Forze armate. Insomma, un'operazione del tutto funzionale al regime neofascista del neoduce Berlusconi, specie in un momento in cui la sua attività interventista all'estero è più frenetica che mai, come dimostra la partecipazione attiva all'aggressione imperialista alla Libia (per non citare le missioni di guerra di più lunga data come in Afghanistan e Libano), e in cui si fa sempre più ricorso alla violenza poliziesca reazionaria per reprimere il dissenso interno. L'opposizione di cartone del PD non si smentisce in quanto non ha ritenuto necessario fare altro che presentare un'interrogazione parlamentare, prima firmataria Federica Mogherini Rebesani (segretaria piddina della Commissione Difesa della Camera), criticando lo spreco di fondi pubblici in tale iniziativa; una questione certo presente, ma non prioritaria rispetto al disegno ideologico neofascista che sta dietro alla "mini-naja". Ha quasi fatto più opposizione il SAP (Sindacato autonomo di polizia) parlando di "colonie estive di antica memoria". A proposito di costi, i fondi stanziati per la "mini-naja" ammontano a 19,8 milioni di euro, di cui 6,5 per quest'anno. E non si esclude una terza "edizione" per settembre. Ma per avvicinare i giovani "ai valori di patria e senso del dovere" (La Russa) e per avere ragazzi che dicono "Adoro dovermi adeguare alla disciplina" militare (come riporta trionfalmente il Giornale di famiglia Berlusconi), non si bada a spese. 20 luglio 2011 |