I lavoratori francesi bloccano i manager obbligandoli a riaprire i negoziati sui licenziamenti Il presidente francese Nicolas Sarkozy aveva minacciato una dura repressione in caso di sequestro di dirigenti delle aziende da parte dei lavoratori in lotta contro i licenziamenti, gesti sprezzantemente definiti da "delinquenti". Si erano verificati i casi del blocco dell'amministratore delegato della Sony francese, che il 12 marzo era stato costretto a passare la notte nella fabbrica di Pontonx-sur-l'Adour, nelle Landes, che l'azienda vorrebbe chiudere entro aprile, e quello del 23 marzo col direttore dello stabilimento della 3M di Pithiviers bloccato per alcuni giorni e rilasciato dietro l'impegno a riprendere i negoziati sulle condizioni del licenziamento di 110 dipendenti. Ma le minacce di Sarkozy non sono servite a nulla e altri dirigenti sono stati bloccati dai lavoratori per costringerli a riaprire i negoziati sui licenziamenti. Il 30 marzo cinque dirigenti sono rimasti bloccati dagli operai in lotta dello stabilimento della Caterpillar di Grenoble che ha previsto di licenziare 733 persone sulle 2.500 che impiega in vari stabilimenti Francia. I manager hanno potuto lasciare l'azienda solo l'1 aprile e dopo aver assicurato la riapertura delle trattative coi sindacati sulla ristrutturazione del gruppo. Il 31 marzo è toccato al miliardario François-Henri Pinault, il presidente del gruppo Ppr, bloccato per un'ora in auto in rue de Javel a Parigi da un centinaio di dipendenti della Fnac e di Conforama che protestavano contro il piano di ristrutturazione delle due società che prevede il licenziamento di 1.200 persone: "Pinault, restituiscici i nostri posti di lavoro", gli hanno gridato i dimostranti che bloccavano l'auto del dirigente appena uscito da una riunione del consiglio di amministrazione. Il 7 aprile sono stati bloccati per una notte nello stabilimento di Bellegarde-sur-Valserine, nell'Ain, i quattro principali dirigenti della società Scapa France, una fabbrica di adesivi che lavora soprattutto per l'industria dell'auto. Gli operai hanno bloccato i dirigenti per costringerli a discutere del piano di cassa integrazione e licenziamenti annunciato dalla società. Infine il 9 aprile tre dirigenti della Faurecia, un'azienda di componentistica per auto controllata dalla Peugeot, sono stati bloccati per alcune ore nella fabbrica di Brières-les-Scellès, vicino a Parigi, dai lavoratori che protestavano contro i 1.250 licenziamenti previsti. 15 aprile 2009 |