Nel 40° Anniversario, lettera del Segretario generale del PMLI, Giovanni Scuderi alla Direzione e alla Redazione centrale Viva le Penne Rosse de "Il Bolscevico" Alla Direzione e alla Redazione centrale de "Il Bolscevico" Care compagne, cari compagni, a nome del Comitato centrale, dell'Ufficio politico, di tutto il PMLI e a nome mio personale vi esprimo gli auguri più fervidi per il 40° Anniversario della fondazione de "Il Bolscevico", glorioso organo del PMLI. Al contempo vi ringrazio profondamente per l'enorme servizio che avete reso brillantemente fin qui alla causa del PMLI, del proletariato e del socialismo. Come lettore assiduo e attento, permettetemi di ringraziarvi personalmente per l'insostituibile contributo che date settimanalmente alla mia informazione e formazione marxiste-leniniste. Non si finisce mai di imparare dalla vostra opera giornalistica, un indispensabile nutrimento intellettuale e politico di classe e marxista-leninista, assolutamente necessario per non cadere sotto l'influenza borghese e riformista e per far bene la lotta di classe, qualsiasi età si abbia, sia se siamo all'alba della nostra vita sia se siamo al tramonto del nostro percorso biologico. I giornali sono uno strumento della lotta di classe. Se sono in mano al proletariato, esprimono gli interessi e la volontà del proletariato. Se invece sono in mano alla borghesia esprimono gli interessi e la volontà della borghesia. Stando ai fatti, questa è una verità inconfutabile. Come è inconfutabile che "Il Bolscevico" è in mano al proletariato, concretamente ai marxisti-leninisti che ne rappresentano gli interessi immediati e a lungo termine. "Il Bolscevico", infatti, in questi quaranta anni ha sempre marciato a fianco del PMLI suonando la stessa musica proletaria rivoluzionaria e marxista-leninista, senza mai deviare dalla linea marxista-leninista dei Congressi nazionali del PMLI e praticando la più assoluta e cosciente centralizzazione con gli Organi dirigenti del Partito. Un fulgido esempio di coerenza nell'applicare la linea del Partito e il centralismo democratico. Non c'è stata battaglia del PMLI che non abbia visto "Il Bolscevico" compartecipe, attivo e propositivo. Fin dalla battaglia iniziale contro il revisionismo e i falsi partiti comunisti, da cui è nato e si è forgiato il Partito, a quella odierna contro il governo del neoduce Berlusconi e la terza repubblica, per l'Italia unita, rossa e socialista. "Il Bolscevico", diretto in modo generoso, appassionato e marxista-leninista, ha apportato dei contributi preziosi sui piani ideologico e storico su temi fondamentali come quelli riguardanti il pensiero e l'opera di Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao, il socialismo nell'Urss di Lenin e Stalin e nella Cina di Mao, il presidenzialismo mussoliniano e il federalismo. Sono certo che farà in pieno la sua parte anche nelle imminenti battaglie per le elezioni regionali e per il XVI Congresso della Cgil. In queste battaglie, voi lo sapete bene per esperienza diretta, non è sufficiente rilanciare le parole d'ordine del PMLI. Affinché siano comprese e fatte proprie dai lettori occorre renderle vive e saperle spiegare, argomentare e attualizzare in base all'articolo che scriviamo. Ma ciò non è possibile se non si è completamente padroni del tema che trattiamo. Ricorderete quanto ha scritto Mao nell'opera già pubblicata su "Il Bolscevico" dal titolo Essere elementi di stimolo per la rivoluzione: "Essere solamente rossi non basta, bisogna anche avere competenze tecniche e professionali... Ci sono ancora diverse cose che non capiamo, ma sono cose che si può arrivare a capire con lo studio". Prendete esempio dai redattori rossi e esperti come la compagna Monica Martenghi e il compagno Loris Sottoscritti che studiano a fondo la materia di cui si occupano. Bisogna stare molto attenti a quello che si pubblica su "Il Bolscevico", anche se si tratta di una corrispondenza locale o di una semplice manchette. Un errore, sfuggito per disattenzione o fretta, può causare seri danni al Partito. Voi fate parte di una grande orchestra rossa in cui basta una sola stonatura per compromettere quel determinato concerto. "Il Bolscevico" ha fatto tanta strada, dalle due pagine del 15 dicembre 1969 alle 16 pagine di oggi, e compiuto più di un salto qualitativo e quantitativo nel contenuto e nella grafica. Ma non ha ancora potuto esprimere in pieno tutte le sue potenzialità, specialmente sui piani storico, teorico e culturale, in cui è più debole. Ci arriveremo man mano che il Partito avrà più forze, mezzi e risorse economiche, quando i veri intellettuali del popolo capiranno che devono mettere al servizio del PMLI e de "Il Bolscevico" le loro competenze e il loro sapere, e le masse più avanzate, combattive prenderanno coscienza che è loro interesse e dovere sostenere "Il Bolscevico" anche economicamente. È già un "miracolo" politico e giornalistico quello che riuscite a fare oggi con le attuali forze, mezzi e risorse economiche. Io che vi ho tutti i giorni sotto gli occhi, vedo quello che fate, come vi muovete, i problemi e i sacrifici che affrontate. Il Partito non vi può chiedere di più. Vi chiede solo di fare bene quello che fate e di prestare una particolare attenzione alle lotte, ai problemi e ai bisogni delle masse lavoratrici, pensionate, disoccupate e precarie e alle masse studentesche, due fronti strategici da cui passa lo sviluppo della lotta di classe e del nostro amato Partito. Ancora un grazie di cuore a voi, e, tramite voi, a tutte le compagne e i compagni che in qualche modo lavorano per "Il Bolscevico". Viva le Penne Rosse de "Il Bolscevico"! Viva il 40° Anniversario de "Il Bolscevico"! Scriviamo, leggiamo, discutiamo, diffondiamo, affiggiamo "Il Bolscevico", una potente arma del PMLI, del proletariato e delle masse contro il governo del neoduce Berlusconi e la terza repubblica, per l'Italia unita, rossa e socialista! Coi Maestri e il PMLI vinceremo! Giovanni Scuderi Segretario generale del PMLI Firenze, 7 dicembre 2009 |