Incredibile vicenda di Ciro Crescentini Licenziato dalla Fillea Cgil di Napoli per le "troppe" denunce contro i cantieri abusivi Solidarietà del PMLI Ciro Crescentini, dirigente provinciale della Fillea Cgil di Napoli è stato licenziato in tronco dalla Fillea stessa per la quale lavorava da ben 25 anni. Il motivo? Le sue denunce contro i cantieri abusivi. Incredibile, ma è così. Con buona pace dell'art. 18. Crescentini è ben conosciuto e stimato dai movimenti napoletani. È sempre stato in prima fila nella lotta contro il lavoro nero e le morti sul lavoro. Attualmente è impegnato nella battaglia contro la privatizzazione dell'acqua, cosa che la dirigenza campana della Cgil, con a capo Michele Gravano, non ha mai digerito. Nell'esprimere la solidarietà militante del PMLI e de "Il Bolscevico" a Crescentini, auspichiamo che la Fillea Cgil di Napoli riveda la sua posizione e riassuma il suo collaboratore. Il Responsabile per la Campania del PMLI, Franco Di Matteo, ha espresso la sua solidarietà militante a Crescentini anche attraverso un comunicato stampa del 25 settembre nel quale condanna fermamente l'accaduto e tra l'altro afferma: "Vergognosa è la motivazione ufficiale usata per giustificare il licenziamento, il rinnovo dei quadri, oltre la contropartita offerta al sindacalista della Fillea, giustamente da lui rinviata al mittente, ovvero un 'tranquillo' posto dietro la scrivania della Cassa edile". Inoltre, questo episodio conferma la "normalizzazione in atto da anni del più grande sindacato della classe operaia italiana oramai sempre più omologato e preoccupato di non disturbare il manovratore sia esso 'nemico' e soprattutto se 'amico'". Per quanto riguarda la denuncia che ci ha inviato Crescentini sulla sua incredibile vicenda che si trascina da quasi un anno, essa è costituita dalla citazione precisa di una serie di documenti che dimostrano le sue ragioni e i torti della direzione locale della Fillea. Egli ha contestato e impugnato il licenziamento, chiedendone la revoca e affidando il mandato ad un giuslavorista napoletano. 26 settembre 2007 |