Promossa dal Kmu Giornata di lotta contro la repressione sindacale e gli omicidi politici ordinati dal governo Arroyo nelle Filippine Iniziative di protesta in 11 paesi Il 16 novembre, promossa dal Dipartimento internazionale del Kmu (Kilusang Mayo Uno Labor Center), si è svolta la giornata di lotta (Day of action) contro la repressione sindacale e gli omicidi politici nelle Filippine di cui è responsabile il governo delle Filippine guidato dalla fantoccio degli Usa Gloria Macapagal-Arroyo. Varie organizzazioni in 11 paesi hanno partecipato alla giornata di lotta con presidi davanti alle ambasciate e ai consolati delle Filippine ed in altri luoghi e spedendo lettere di protesta al governo filippino. Il successo della protesta ha dimostrato che i lavoratori filippini e il popolo hanno il sostegno e la solidarietà internazionale nella loro lotta contro la violazione dei diritti umani, per la vita e la dignità, nella loro lotta per una genuina democrazia e sovranità. Alla vigilia del Day of action il segretario generale del Kmu, Joel Maglunsod, aveva dichiarato in una conferenza stampa: "Noi chiediamo giustizia per tutte le vittime degli assassini politici e gli altri abusi patrocinati dallo Stato". Dal gennaio 2001 ad ottobre di questo anno si sono verificati ben 72 casi di omicidi politici contro i leader dei lavoratori, dei sindacati e delle associazioni che difendono dei poveri. Molti erano membri del Kmu. Omicidi che sono solo una parte dei 770 assassini politici che si sono contati da quando la Arroyo è al potere. Inoltre migliaia sono i casi di violazioni dei diritti umani ai danni dei lavoratori, tra cui gli arresti illegali, le intimidazioni, l'attività di vessazione e sorveglianza da parte dei militari e della polizia. A causa di tutto ciò il Kmu, ha deciso di denunciare il governo Arroyo all'Ilo (International Labour Organization), l'agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di migliorare le condizioni di lavoro, garantire la libertà di espressione ed associazione e per combattere la povertà nel mondo. 22 novembre 2006 |