Ricordo di Nerina "Lucia" Paoletti a 6 anni dalla scomparsa Un episodio privato di Lucia In occasione del sesto anniversario della sua scomparsa, avvenuta prematuramente e improvvisamente per infarto il 6 aprile 2006, rendiamo pubblico un episodio della vita privata di Nerina "Lucia" Paoletti, tra i primi quattro pionieri del PMLI, cofondatrice del PMLI e membro a vita del CC del PMLI. Tale episodio, oltre a svelare la genuinità e lo spirito giovanile di Lucia, nonostante allora avesse 52 anni, è una testimonianza di quanto fosse intenso e duro il suo impegno politico e di quanto fosse grande il suo amore verso la causa, il Partito e i compagni, in particolare nei confronti del Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, che era anche suo marito. Si tratta di un messaggio della "Befana rossa" indirizzato alla Lucia e al compagno Giovanni Scuderi, il quale, al risveglio del 6 gennaio 1989, l'ha trovato dentro una calza appesa alla cappa del cammino di casa. Ecco il testo integrale: Ciao compagni! Sono la vera Befana che ci crediate o no, sono proprio io in carne ed ossa, scesa piano piano dal camino e poiché tutte le sere vedo che vi addormentate davanti al televisore deduco che siete molto stanchi. Mi sono detta: speriamo che anche stasera si addormentino sennò non posso fermarmi da loro, e infatti Big Bang ore 22,30 cotti di sonno. Sono scesa, e senza sorpresa, vi ho visto bellini uno di qua e uno di là nella vostra bella "cuccetta" (un divanetto in cucina di fronte alla TV, ndr) a dormire come ghiri. Allora mi sono chiesta: come mai questi due ragazzi si addormentano così presto? Da buona Befana ho curiosato, indagato e saggiamente dedotto che c'è una ragione perché questi figlioli sono sempre stanchi. E da buona Befana rossa, perché, io sono proprio rossa, come voi, lo so che è raro, nella categoria delle Befane, ma c'è ed esiste una Befana rossa. Che sa fare le sue sagge considerazioni. Mi sono chiesta: se questi ragazzi sono sempre stanchi come me, non è perché sono vecchi come me, né perché sono stanchi perché hanno fatto una corsa. Ma semplicemente perché questi ragazzi, questi due compagni, ai quali io strizzo l'occhio più volentieri di altri, lavorano tanto, sono infaticabili nell'impegno per il nobile ideale che hanno scelto per cui lottano con tenacia per portarlo fino in fondo; la loro lotta è dura e snervante ma anche tanto appassionata e convincente, specie per il compagno Giovanni. Senza togliere niente alla compagna Lucia che merita quanto lui, per carità, ma Giovanni è straordinario, instancabile, infaticabile, lavora senza sosta con tanto coraggio e determinazione, le sue capacità sono grandiose, sono lungimiranti, sono schiette, sincere, piene di coraggio, e poi è sereno, buono, cosciente che non si conquista il socialismo con uno schiocco delle dita, ma mettendo a repentaglio tutti i giorni, ogni istante, ogni momento la propria vita, le proprie energie, le proprie azioni e forze. E non merita una calzetta piena di chicche che gli piacciono tanto? Lo so, la Befana è povera, e quella rossa è ancora più povera perché è una Befana che lotta per il proletariato e tutto quello che le danno lo dà al proletariato. Questi due cari compagni che non si sono mai fermati e mai si fermeranno meritano o no un sorriso, una carezza, un abbraccio in più? Credo proprio di sì! Come Befana obiettiva non vi nascondo che da tutti quelli che vado vorrei fossero come voi. Ed io in tutti i camini butto, oltre ai doni, anche un po' di marxismo-leninismo-pensiero di Mao, e faccio in modo e lotto perché tutte le Befane diventino proletarie e rosse come me, e devo parlare tanto per questo. Esse possono aiutare questo Partito meraviglioso, piccolo sì numericamente ancora, ma è tanto grande, nobile, forte, coraggioso, che non ha pari in nessun altro partito esistente. A tutti gli altri partiti, altro che carbone porterei!, ma galera a vita fino a che non imparino ad essere come questo meraviglioso PMLI. La promessa, come Befana rossa, è di lottare per questo, non solo fra le altre Befane, ma fra tutti quelli che hanno una coscienza politica avanzata per sensibilizzarli a entrare nel vostro PMLI. Io è come se ci fossi di già, perché so tutto di voi, soffro con voi e lotto per voi, perché vi sia riconosciuta la ragione che meritate, cioè l'abbattimento dello sfruttamento e del capitalismo affinché il proletariato abbia il potere politico e il socialismo. Insomma, compagni del PMLI, vorrei che tutti fossero del PMLI, che quando incontro qualcuno mi dicesse: tu di che partito sei Befana? Del PMLI? Umh anch'io! anch'io! anch'io! Perché sinceramente, come vecchia Befana rossa ve lo posso dire, non c'è un Partito come questo meraviglioso PMLI. Tutti gli altri sono una cosa sporca, corrotta, infame, reazionaria, che riportano indietro la storia, mentre il PMLI è un punto luminoso, una luce rossa, una fiaccola continuamente accesa perché alimentata dal coraggio di tutti voi, dalla determinazione di tutti voi, siete delle grandi querce del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, quella più robusta è Giovanni senza il quale non ce l'avreste fatta mai, perseverate nella lotta decisi come avete fatto fino a ora, sono certissima che ce la farete. Più che altro volevo fare una chiacchierata con voi, ora devo andare, tenete duro, non temete la persecuzione e la repressione che non mancheranno. Parola di Befana, ce la farete sempre. Buonanotte, compagni, la vostra Befana rossa, che deve andare ancora in tanti camini proletari, chissà che ora farà, ma non volevo perdere l'occasione di venire da voi che siete stati i primi, ciao! Viva il nostro PMLI! Lucia voleva talmente bene alle compagne e ai compagni con i quali lavorava quotidianamente che teneva per loro un piccolo fondo cassa in una busta sulla quale c'era scritto: "Risparmi personali della Luciina per regalini ai compagni". Ed era ricambiata negli affetti e nelle premure. Può bastare il seguente messaggio di auguri che la compagna Monica Martenghi le ha inviato il 29 marzo 2001, in occasione del suo 64° compleanno. Cara Lucia, quest'anno invece di un semplice biglietto ho preferito scriverti un maxibiglietto. Tu lo sai che io non sono molto brava a scrivere biglietti. A me manca la fantasia che hai tu e quindi mi scuserai se non trovo le parole giuste per dirti quanto sia importante per me e per tutto il Partito il tuo lavoro e la tua presenza, il tuo essere sempre così entusiasta per i successi e le vittorie che il nostro amato Partito conquista con tanti sacrifici, l'essere anche giustamente critica per le insufficienze e gli errori che commettiamo. Il fatto di aver contribuito alla nascita del PMLI fin dal lontano 1967, è sufficiente a riempire una vita intera, a giustificare la propria esistenza, ad avere la certezza di aver comunque già lasciato una traccia indelebile nella storia del nostro proletariato e del nostro popolo. Eppure ancora tanto hai e abbiamo da dare e da fare per costruire un grande, forte e radicato Partito amato, protetto e seguito dalle masse. Non importa qual è il fronte di combattimento che il Partito ci assegna. L'importante è essere nella battaglia, è far parte di questa squadra proletaria rivoluzionaria che sarà tanto più vincente quanto le vecchie querce riusciranno ad educare, far crescere e far camminare con le proprie gambe i nuovi giovani arbusti. Grazie di tutto, del bene che vuoi al Partito e che vuoi anche a me. Anche noi ti vogliamo bene. Queste parole esprimono pienamente i sentimenti e la riconoscenza che l'intero Partito, specie le compagne e i compagni che l'hanno conosciuta, nutre verso l'indimenticabile Lucia. Che il suo spirito, il suo esempio, la sua dedizione alla causa e il suo amore di classe verso il PMLI e i suoi militanti continuino a confortarci, a illuminarci, a incoraggiarci nella Lunga Marcia verso l'Italia unita, rossa e socialista. 4 aprile 2012 |