Nuove illusioni riformiste Maduro: "Il socialismo del XXI secolo" è fondato su Gramsci Il presidente venezuelano lo spiega alle reti sociali italiane Nicolas Maduro, successore del defunto Chavez alla presidenza del Venezuela, è giunto in visita in Italia per ritirare un premio alla Fao, fra l'altro salutato come un eroe da vari esponenti di partiti falsi comunisti come Marco Rizzo, dei Comunisti sinistra popolare, che lo ha accolto con un articolo titolato: "Benvenuto Presidente Maduro!". Il 17 giugno, dopo aver visitato papa Bergoglio e poi il presidente della Repubblica, il rinnegato Giorgio Napolitano, Maduro ha addirittura annullato una conferenza stampa per poter recarsi a rendere omaggio alla tomba di Gramsci, colui che ha fornito le radici revisioniste al PCI fin dalla sua nascita gettando le premesse del suo approdo finale al liberalismo di sinistra prima col PDS, poi con i DS e quindi col PD. In serata, all'incontro organizzato con le reti sociali italiane (attivisti, politici, intellettuali provenienti da tutta Italia), ha così spiegato il legame con Gramsci, considerato il perno del "socialismo del XXI secolo": "Abbiamo fatto un giuramento gramsciano: per una rivoluzione socialista basata sulle idee di quest'uomo che morì resistendo al fascismo, senza mai piegarsi", dice alla sala. E ricorda che il presidente Hugo Chavez, scomparso il 5 marzo, "fu un grande ammiratore di Gramsci, di cui ha abbracciato molto presto tutti quei nuovi concetti di rivoluzione democratica, di giustizia, che noi continuiamo a praticare". Il pubblico riconoscimento di Gramsci come padre ispiratore del "socialismo del XXI secolo" non ci lascia certo sorpresi. Fin dal suo esordio avevamo individuato questa nuova teoria come una strategia riformista in contraddizione e contrapposta a quella dell'autentico socialismo. Già nel Rapporto al 5° Congresso nazionale del PMLI (novembre 2008), il compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del Partito, aveva rilevato come: "spuntano nuovi riformisti che con le loro 'teorie' di 'nuovo socialismo', 'socialismo dei cittadini', 'socialismo del XXI secolo', ingannano e illudono le masse fautrici del cambiamento sociale... Il 'socialismo del XXI secolo' di matrice latino-americana, il cui maggior esponente è il socialdemocratico dichiarato Chavez, presidente del Venezuela, è un impasto di gramscismo, riformismo, guevarismo, castrismo, trotzkismo, movimentismo. Tutte queste 'teorie' hanno in comune, da una parte, il ripudio del socialismo dell'Urss di Lenin e Stalin e della Cina di Mao, della dittatura del proletariato, della rivoluzione socialista, del movimento comunista del Novecento, della concezione marxista-leninista del Partito; dall'altra parte accettano il capitalismo, la proprietà privata capitalistica, la democrazia borghese, il parlamentarismo, il riformismo, la collaborazione tra le classi e l'esistenza delle classi". E infatti Maduro, che ha preso in mano l'eredità di Chavez, intende oggi proseguire sul "terreno minato" di un "nuovo socialismo umanista, boliviariano, gramsciano e cristiano". Vale a dire che intende proseguire ecletticamente sul terreno dell'idealismo borghese di stampo crociano, a cui si ispirava Gramsci, dell'umanesimo di stampo cristiano, nonché del pacifismo, dell'elettoralismo e del parlamentarismo borghesi che stanno al fondo della gramsciana "rivoluzione democratica". Insomma, niente a che fare con l'autentico socialismo che per i marxisti-leninisti equivale alla conquista del potere politico da parte del proletariato attraverso la via rivoluzionaria, seguendo quanto ci hanno insegnato Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao. Tutto il resto sono solo nuove illusioni riformiste. 26 giugno 2013 |