Venegono Inferiore (Varese) Grande partecipazione alla manifestazione "Nessun M346 per Israele" Migliaia in corteo al grido di "Non vendere quegli aerei a Israele" Militante e combattiva presenza del PMLI Dal nostro corrispondente della Lombardia Nella giornata di sabato 13 ottobre oltre duemila manifestanti si sono dati appuntamento da tutta Italia a Venegono Inferiore (in provincia di Varese) per gridare tutta la propria rabbia e il proprio sdegno alla Alenia Aermacchi, la più grande azienda italiana nel campo aeronautico (che ha la sua base proprio a Venegono) che ha in procinto di vendere 30 aerei d'addestramento M346 allo Stato nazista d'Israele. Questa vendita di aerei, a uno Stato criminale e assassino come quello israeliano, voluta da Finmeccanica (che controlla la Aermacchi) e avallata dal governo del tecnocrate liberista borghese Monti, non poteva non scuotere le coscienze di tutti i sinceri democratici, progressisti, antisionisti, antirazzisti, antifascisti e antimperialisti che da sempre sostengono la causa del popolo palestinese. Tanti infatti erano i movimenti e le associazioni, oltre a intere famiglie e singoli, che hanno preso parte al rumoroso e colorato corteo che, partito da piazza Menotti, si è snodato tutt'intorno al perimetro recintato della Aermacchi sorvegliato per l'occasione da un ingente schieramento di "forze dell'ordine" in tenuta antisommossa, oltre che da un elicottero che per tutto il tragitto ha seguito il corteo. Tante le bandiere della Palestina e tanti gli striscioni a ricordare i crimini perpetrati dagli occupanti sionisti nei confronti del martoriato popolo palestinese, come nel massacro di Gaza durante l'operazione "Piombo fuso" dove morirono 322 bambini per mano israeliana. Tra i manifestanti spiccava, con le sue bandiere rosse, un manifesto preparato per l'occasione e la sua accesa e militante combattività, la delegazione lombarda del PMLI, guidata dal compagno Alessandro Frezza, la quale giorni prima, attraverso un comunicato del Comitato regionale lombardo, aveva dato ufficialmente la sua adesione alla manifestazione. Al concentramento prima della partenza sono stati distribuiti centinaia di volantini dal titolo "NO M346 a Israele" riportanti la posizione del Partito sulla questione, e poi durante tutto il corteo, i marxisti-leninisti sono stati un punto di riferimento e di avanguardia. Armati di megafono hanno intonato canti antifascisti come "Bella Ciao" e "Fischia il vento" e lanciato slogan come: Contro Israele nazista ed invasore l'Italia rompa subito ogni relazione; Israele razzista, Stato terrorista; Palestina terra mia, Israele via via; Palestina libera, Intifada vincerà; Tutti uniti a manifestare, l'olocausto in Palestina dobbiam fermare; I suoi prodotti, non li vogliamo, Israele boicottiamo; Netanyahu boia; Nessuna relazione, con i massacratori, ritirare gli ambasciatori; Ad Israele, non va venduto niente, boicottiamo, il terzo Reich del Medio oriente; No aerei addestratori, ai massacratori; I popoli in rivolta, scrivono la storia, intifada fino alla vittoria. Molti degli slogan sono stati ripresi dai manifestanti e rilanciati insieme ai marxisti-leninisti. Alcuni manifestanti si sono poi avvicinati al nostro spezzone per discutere di tematiche inerenti la manifestazione. Verso la fine del tragitto del corteo, da un palco improvvisato su di un camioncino ha preso la parola il comboniano Alex Zanotelli che con forza ha voluto denunciare come solo nel 2011 la costruzione di mezzi militari e la vendita di armi è costata circa 1,740 miliardi di dollari, il che equivale a 3 milioni al minuto. Zanotelli ha denunciato anche il governo italiano che ha destinato in un anno 26 miliardi alle spese militari, recuperati in larga parte coi tagli a scuola, sanità, servizi sociali. Tra gli intervenuti anche Giovanni Bertinotti dell'Unione sindacale di Base della provincia di Varese, ex dipendente della Aermacchi, il quale ha fatto notare, che delle sei sigle sindacali presenti in fabbrica solo l'USB era lì a manifestare. Il corteo ha infine attraversato la parte alta di Venegono (Venegono Superiore) e si è conclusa presso il castello dei missionari comboniani. 17 ottobre 2012 |