Raffica di arresti tra esponenti della 'ndrina e docenti universitari. Arrestato l'ex consigliere provinciale Rando Galati di "Futuro e libertà" Le mani dei clan sull'università di Messina Venduti esami e test d'ingresso Lo scorso 6 luglio un vero e proprio terremoto giudiziario si è abbattuto sull'università di Messina: con le gravissime accuse di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio, all'usura e al millantato credito sono state emesse sei ordinanze cautelari nell'ambito di un'inchiesta - relativa ad una vera e propria compravendita di esami universitari - coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina. Secondo i magistrati della città siciliana l'organizzazione criminale avrebbe influenzato le prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso e gli esami universitari, con al vertice un calabrese, Domenico Antonio Montagnese, ritenuto legato a esponenti della 'ndrangheta locale il quale intratteneva efficaci relazioni e rapporti d'affari sia con i docenti sia con il personale amministrativo dell'ateneo per influenzare attraverso un collaudato sistema di corruzione l'esito di esami universitari, di prove preselettive di accesso a facoltà a numero chiuso e di quelle finalizzate al conseguimento dell'abilitazione alle libere professioni. Tra gli arrestati ci sono anche nomi di spicco come l'ex consigliere provinciale del gruppo politico di estrema destra Futuro e Libertà, Santo Rando Galati detto "Dino", e un docente di Statistica e matematica al dipartimento di Scienze economiche, Marcello Caratozzolo; il Montagnese - che fu già sotto indagine nell'inchiesta Panta Rei ed al quale è contestato anche un caso di usura e tentativo di estorsione e l'aggravante del metodo mafioso - e Salvatore Galati sono invece finiti in carcere mentre altre tre persone sono state iscritte a piede libero nel registro degli indagati, due con obbligo di firma. Nell'ambito delle indagini, effettuate anche con intercettazioni ambientali e telefoniche oltre che con pedinamenti, è emerso anche il reciproco scambio di favori tra gli appartenenti all'associazione criminale tra cui il voto di scambio per il sostegno politico offerto a Rando Galati alle elezioni regionali siciliane del 28 ottobre 2012, e l'organizzazione criminale che organizzava anche tentativi di estorsione a orafi residenti nell'Italia settentrionale e prestiti usurai a tassi mensili del 50%. 17 luglio 2013 |