8.000 in piazza a Messina contro il ponte Applaudito intervento di Giovanna Vitrano, capo delegazione del PMLI Dal nostro corrispondente della Sicilia Si è svolta l'8 agosto a Messina la manifestazione nazionale contro il Ponte sullo Stretto. Presenti decine di sigle da ogni parte d'Italia: Cgil, Cobas, RdB-Cub, PMLI, "Sinistra e libertà", PrC, Italia Nostra e WWF. Presenti i centri sociali calabresi e siciliani, tra cui il CSOA "Cartella" di Reggio. Da anni non si ricordava una manifestazione così imponente a Messina: oltre 8.000 manifestanti hanno sfilato in un bellissimo, coloratissimno e combattivo corteo, partito da Piazza Cairoli, nel centro storico della città alle 18,30 e aperto dallo striscione delle Rete "No Ponte". Una straordinaria manifestazione pienamente riuscita, a pochissimi giorni dall'approvazione della delibera CIPE che autorizza lo spostamento dell'asse ferroviario di Cannitello (Reggio Calabria) per fare posto alla torre del ponte sulla sponda calabrese. Il lungo corteo ha sfilato per oltre due ore, percorrendo tutto il centro storico e sturando con ripetute parole d'ordine le orecchie di Berlusconi, di Lombardo e delle giunte locali di Reggio e Messina. Ripetuti gli slogan di solidarietà agli operai in lotta dell'Innse. Tantissime le bandiere rosse che sventolavano nel corteo. Il PMLI ha partecipato alla manifestazione con una delegazione composta da militanti, simpatizzanti e amici e diretta da Giovanna Vitrano. I marxisti-leninisti siciliani indossavano un corpetto con la parola d'ordine "Uniti contro il Ponte". Poco prima della partenza il compagno Marco Milazzo è stato intervistato da una tv locale ed ha espresso la forte opposizione del PMLI al Ponte. Tutti i partecipanti alla delegazione hanno dato il massimo, comprese le compagne largamente rappresentate, lanciando instancabilmente le parole d'ordine col megafono, diffondendo il giornale e il volantino ad hoc, portando i cartelli con il manifesto contro il Ponte e le bandiere dei Maestri e del Partito, scattando le foto, guidando la splendida macchina organizzata dai compagni della Cellula "Stalin" della provincia di Catania e addobbata con i rossi manifesti del Partito. Preziosissimo l'aiuto dei simpatizzanti. Tutti i componenti della delegazione si sono mossi come pesci nell'acqua dando una splendida immagine di unità con le masse popolari in lotta. Tra le parole d'ordine lanciate senza sosta: "messinesi venite qui a lottare, il ponte sullo Stretto non si deve fare", "Lavoro, strade, industrializzazione è questo che serve al nostro Meridione!", "di disastri ambientali non ne possiamo più il governo Berlusconi buttiamolo giù", "Lavoro, lavoro, lavoro", "giù, giù, giù, Berlusconi buttiamolo giù!" e moltissimi altri all'indirizzo di Berlusconi, Lombardo, Micciché, Alfano. Particolare successo ha riscosso la parola d'ordine sul motivo siciliano ben noto "ciuri, ciuri, ciuri di tuttu l'annu tutti i mafiusi hanno jettari sangu!" (fiori, fiori, fiori di tutto l'anno tutti i mafiosi devono morire). Tante le parole d'ordine proposteci dai manifestanti, tra cui "Berlusconi il ponte fattelo ai denti!". A più riprese il PMLI, spesso fotografato e filmato dagli operatori presenti, ha intonato "Bella Ciao!" insieme ai militanti di "Sinistra e libertà" di Messina, la cui delegazione seguiva quella dei marxisti-leninisti. Il corteo è arrivato in piazza Municipio dove sopra la scalinata un microfono aperto era messo a disposizione di chi voleva intervenire. Ben trenta gli interventi che si sono susseguiti. La compagna Vitrano, in qualità di capodelegazione, si è iscritta a parlare e nel suo intervento, mentre sul palco sventolavano le bandiere del PMLI e sotto i simpatizzanti tenevano bandiere e cartello, ha portato i saluti del Partito marxista-leninista italiano a questa "bellissima e combattiva manifestazione di massa pienamente riuscita e che segna il rilancio della lotta di massa contro il Ponte". Vitrano ha denunciato la politica antimeridionale del governo Berlusconi nei confronti dei trasporti nel Mezzogiorno, ha accusato il governo Prodi di non aver abrogato il progetto, ha denunciato le responsabilità dei governi regionali nel rilancio della mostruosa opera. Un forte applauso della piazza ha sottolineato l'appello "ai marittimi e ai ferrovieri calabresi e siciliani danneggiati dalle attuali politiche antipopolari dei trasporti e dal progetto della costruzione del Ponte a scendere nella lotta, a fianco delle masse popolari e a fare pressione sui propri sindacati perché indicano lo sciopero generale contro questo mostruoso progetto". Ella ha così concluso: "la forza per fare abrogare il progetto c'è purché si rimanga uniti e si concentrino gli sforzi contro i nemici principali, il governo Berlusconi e i governi regionali di Sicilia e Calabria che appoggiano il progetto". La delegazione del PMLI è stata costantemente seguita dal Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, che ne ha ringraziato personalmente a conclusione della manifestazione tutti i componenti. Questi ultimi hanno ricevuto una lettera di ringraziamenti da parte della Commissione di Organizzazione in cui, tra l'altro, si dice "Voi avete offerto ai manifestanti una bella immagine anticapitalista, antigovernativa e rivoluzionaria del PMLI, inoltre avete mostrato fisicamente che il nostro Partito è in prima linea nella lotta contro il Ponte". La lettera correttamente lega il successo storico della delegazione allo sforzo dei compagni siciliani per applicare coerentemente la linea, le indicazioni e le misure del 5° Congresso nazionale del PMLI nella realtà locale e conclude: "Il Rapporto che ha tenuto la compagna Vitrano qualche giorno prima della manifestazione alla riunione dei marxisti-leninisti siciliani vi ha fornito le armi necessarie per far bene il lavoro politico, sindacale, studentesco e di massa. Usatele senza risparmio di energie studiando attentamente la situazione locale, curando il lavoro di squadra e combattendo l'individualismo, dividendovi accuratamente i compiti utilizzando tutte le forze di cui disponete, comprese quelle delle compagne, il cui ruolo è fondamentale per legarsi alle masse femminili, aiutarle a risolvere i loro problemi specifici e conquistare la loro fiducia". 2 settembre 2009 |