In occasione del 60° anniversario dalla scomparsa del grande Maestro del proletariato internazionale I marxisti-leninisti lombardi commemorano Stalin Proiettati il video fotografico sulla vita di Stalin e il video "Con Stalin per sempre". Approfondite riflessioni nel dibattito Dal corrispondente del Comitato Lombardo del PMLI Per commemorare degnamente in stile marxista-leninista il 60° Anniversario della scomparsa di Stalin, il Comitato lombardo del PMLI ha organizzato per domenica pomeriggio 10 marzo una bella e solenne iniziativa che si è svolta nei locali della Sede milanese del Partito con la partecipazione di militanti, simpatizzanti e amici provenienti dalle province di Milano, Varese, Monza, Bergamo. I compagni arrivando hanno apprezzato moltissimo il video fotografico sulla vita di Stalin che con la sua colonna sonora di musiche sovietiche rendeva maggiormente la rossa atmosfera già resa dalle bandiere dei Maestri e del Partito e dal manifesto commemorativo posti a scenografia. Nel suo intervento introduttivo il compagno Angelo Urgo, Segretario del Comitato lombardo del PMLI, ha sottolineato il ruolo di Stalin nell'edificazione della prima società socialista della storia, dimostrando come proprio per questo è ancora amato da moltissimi russi (un russo su due secondo un recente sondaggio), specificando quindi quali sono le condizioni dalle quali non si può prescindere per distinguere l'autentico socialismo da quello falso come, ad esempio, il sedicente "socialismo del XXI secolo". Urgo ha proseguito il discorso parlando della Costituzione sovietica del 1936 descrivendo il larghissimo coinvolgimento democratico del popolo sovietico per studiarne ed emendarne l'originario progetto prima di arrivare all'approvazione del testo definitivo, una reale dimostrazione di vera partecipazione democratica che confuta ogni velleità arancione di "democrazia partecipata". In omaggio all'8 Marzo Urgo ha dimostrato come il socialismo sia l'unica società in cui la donna può avanzare senza ostacoli verso la sua completa emancipazione descrivendo, ad esempio, come veniva inteso concretamente il diritto alla maternità nell'URSS di Stalin dimostrando come sia attualmente indietro, a confronto, la condizione media attuale della donna italiana nel capitalismo. Il Segretario lombardo ha perciò ribadito la posizione strategica del PMLI sull'emancipazione femminile legata alla generale lotta per la conquista del socialismo e nello specifico alle due leve principali della partecipazione in massa al lavoro produttivo e della socializzazione del lavoro domestico. Il compagno ha sottolineato come il principio di Stalin di "non sottovalutare le donne e farle coraggiosamente avanzare" vale anche oggi nel nostro Partito e varrà oltremodo nella futura Italia socialista. Urgo ha infine commentato la vittoria dell'astensionismo invitando i compagni a proseguire nel far prendere coscienza agli astensionisti e all'elettorato di sinistra che l'elettoralismo borghese non porta alla salvezza il nostro Paese, e che solo il socialismo può cambiare davvero l'Italia, abbattere il capitalismo e la dittatura borghese e dare il potere al proletariato. È stato quindi proiettato il video dal titolo "Con Stalin per sempre", biografia audiovisiva realizzata nel 2003 dalla Commissione per il lavoro di stampa e propaganda del CC del PMLI e proiettato a Firenze durante la storica Commemorazione nazionale tributata dal nostro Partito a Stalin in occasione del 50° Anniversario della sua scomparsa. I partecipanti all'iniziativa hanno applaudito vari passaggi del video come ad esempio quando è apparsa la Bandiera Rossa sul Reichstag simbolo della vittoria definitiva sul mostro nazifascista di cui l'Armata Rossa guidata da Stalin fu la principale artefice. Aprendo il dibattito il compagno Stefano ha ricordato come durante un banchino astensionista a Binasco (Milano) alcune badanti ucraine, vedendo Il Bolscevico n. 1 speciale su Stalin hanno espresso il loro apprezzamento per il grande Maestro: "quest'uomo è stato duro coi nemici, ciò è stato necessario per rendere grande il nostro Paese e per ciò gli siamo grati". Il compagno Andrea Ro. ha sottolineato l'importanza particolare che assume questo Anniversario dal momento che cade durante la crisi globale del capitalismo, un motivo in più per rilanciare il socialismo e Stalin che fu il primo a guidarne la realizzazione. Egli ha osservato come la borghesia e i suoi servi non perdano occasione per denigrare Stalin, anche a sproposito, come per esempio nel recente film storicamente inattendibile di Gabriele Salvatores "Educazione siberiana". La compagna Cristina è intervenuta confutando l'inaccettabile falsità del "terribile dittatore sanguinario" propinata dai vari critici calunniatori, anticomunisti prezzolati dalla borghesia, riaffermando come Stalin fu invece l'architetto politico di una nuova società socialista del proletariato e per il proletariato, dove i frutti derivanti dalla produzione servono a soddisfare i bisogni delle masse lavoratrici e popolari, quali la casa, la sanità, la scuola, ecc., niente a che vedere col tanto osannato "modello occidentale" degli Stati Uniti d'America, dove le continue crisi di sovrapproduzione, oggi come negli anni '30 gettano nella miseria, nella disoccupazione e nello sconforto la stragrande maggioranza di quanti già erano sfruttati ed oppressi. Il compagno Mattia ha aggiunto che "grazie a Stalin in Unione Sovietica vi fu l'industrializzazione moderna, piena occupazione, reale emancipazione femminile, elevatissima educazione pedagogica e formativa per le nuove generazioni, accesso universale all'educazione fisica e agli sport, moderna agricoltura collettiva, sviluppo incessante della scienza, della tecnica e delle più avanzate forme di cultura!". Ha preso poi la parola Veniero che ha elogiato il PMLI perché ha appreso da Lenin e Stalin la necessità di edificare un Partito con un programma rivoluzionario per il socialismo. Egli ha poi ricordato il ruolo fondamentale di Stalin e dell'URSS nella vittoria sul nazifascismo mentre Churchill si vantava nelle sue memorie di aver volutamente fatto ritardare l'apertura del secondo fronte in Occidente ai danni dell'URSS e di aver fatto voltare le armi inglesi contro i partigiani comunisti greci piuttosto che concentrarle contro il nemico hitleriano non ancora sconfitto. Forte e incisivo è stato l'intervento del compagno Alessandro Frezza, Responsabile dell'Organizzazione di Viggiù (Varese) del PMLI, che ha ricordato in Stalin il grande valore, la sua tenacia nella lotta contro i nemici del proletariato, il suo non piegarsi o scoraggiarsi davanti alle difficoltà e alle privazioni del carcere e del confino, la sua sconfinata fiducia nella forza del popolo e della classe operaia, l'umanità nel suo saper essere attento anche ai minimi bisogni e problemi che riguardassero lo sviluppo del benessere del popolo sovietico, la sua totale abnegazione e la ferrea disciplina rivoluzionaria al servizio del partito bolscevico, specificando come queste qualità valgano a caratterizzare un buon militante del PMLI. Frezza ha quindi reso noto come il PMLI abbia respinto al mittente l'invito dei gruppi trotzkisti travestiti da "comunisti" o da "marxisti-leninisti", tra i quali quelli dei noti imbroglioni Marco Rizzo e Domenico Savio, per commemorare Stalin assieme a loro. "Sarebbe stato un insulto alla memoria di Stalin se il PMLI avesse accettato di ricordarlo con partiti che nulla hanno a che fare col marxismo-leninismo-pensiero di Mao" ha esclamato il compagno. "Essi usano la sua figura solo come calamita per attirare i sinceri comunisti e imbrigliarli nel parlamentarismo, nel pacifismo, nel costituzionalismo borghese! Di fatto essi sono funzionali alla borghesia e al sistema capitalista, per impedire che i sinceri comunisti trovino nel PMLI il loro partito di avanguardia!". Sviluppando lo stesso argomento il compagno Federico, Responsabile dell'Organizzazione di Sesto San Giovanni (Milano) del PMLI, ha specificato che ci sono due modi per porsi contro Stalin: denigrandolo e deformandolo. Federico ha quindi ribadito che si può avere una visione completamente corretta di Stalin solo alla luce del bilancio del socialismo realizzato fatto da Mao, quindi "senza Mao è impossibile commemorare degnamente Stalin!". Il dibattito, che ha entusiasmato tutti i suoi partecipanti, si è concluso soddisfacentemente ben oltre il programmato orario di chiusura dell'iniziativa. Tante sono le tematiche che l'opera di Stalin ispira non solo sul passato ma soprattutto nella comprensione dell'attualità e nel prospettare il radioso avvenire del socialismo! Con Stalin per sempre, contro il capitalismo per il socialismo! Al servizio del Partito! Coi Maestri e il PMLI vinceremo! 13 marzo 2013 |