Militari tedeschi si rifiutano di partecipare alla missione coi Tornado in Afghanistan Il 9 marzo il parlamento tedesco, il Bundestag ha dato il via libera all'invio di 6 Tornado e di altri 500 soldati che saranno schierati a metà aprile. Il governo della "grande coalizione" guidato dalla Merkel ha comunque dovuto contare almeno 74 voti contrari tra le proprie file e deve far fronte alla crescita di una opposizione alla partecipazione all'occupazione dell'Afghanistan che si fa spazio anche tra i militari. Il 16 marzo è stata diffusa la notizia del trasferimento presso la divisione amministrativa dei beni immobili di un ufficiale, il tenente colonnello Jürgen Rose, che aveva inoltrato domanda presso i suoi superiori per essere rimosso dal servizio di supporto logistico alle missioni estere dell'esercito tedesco. L'ufficiale doveva andare in Afghanistan al seguito dei Tornado. Secondo l'Ufficio centrale per il diritto e la difesa degli obiettori al servizio militare, risultano almeno altri 4 riservisti che si sono recentemente rifiutati di partecipare alla missione in Afghanistan. Il colonnello ha dichiarato che "l'impiego dei Tornado è contrario al diritto internazionale. Con i caccia tedeschi si sostiene la crociata del presidente statunitense Bush contro il terrorismo"; ha definito "decisamente antidemocratica" la decisione del Bundestag dal momento che la maggioranza della popolazione è contraria all'invio dei Tornado e ha denunciato che la guerra che si sta combattendo nel sud del paese non ha nulla a che fare con la protezione della popolazione e che le truppe Usa che combattono nel sud non hanno il mandato del consiglio di sicurezza Onu. Per conto del governo il ministro della Difesa Jung ha sostenuto la decisione dell'invio dei Tornado ricordando che saranno impegnati in missioni di ricognizione e non di bombardamenti. Una posizione contestata da un'associazione di ufficiali ed ex-ufficiali che alla vigilia del voto del Bundestag aveva inviato una lettera aperta ai parlamentari nella quale tra l'altro si affermava che i jet tedeschi saranno sì impegnati solo in azioni di ricognizione ma partecipano comunque alle azioni militari poiché la ricognizione è una parte fondamentale delle azioni militari "per sostenere i movimenti delle truppe di terra e dei caccia bombardieri". Le informazioni raccolte dai piloti tedeschi saranno infatti fornite al contingente della Nato Isaf e anche ai militari americani inquadrati nell'operazione Enduring Freedom. Perciò la decisione del parlamento coinvolge comunque sempre più la Germania nella guerra. 28 marzo 2007 |