Varata dal governo
Mini-naja volontaria per i nuovi avanguardisti del regime neofascista
di Federico Picerni*

Non si placa per un momento l'offensiva del regime neofascista per irreggimentare i giovani. Dai "Villaggi della gioventù" alle "vacanze con gli alpini", adesso si fa il primo passo per la ricostituzione vera e propria degli avanguardisti mussoliniani. Il 4 febbraio infatti il Consiglio dei ministri (Cdm) ha approvato la "nuova" proposta del ministro della guerra, il fascista La Russa, per la cosiddetta "mini-naja". Si tratterà in sostanza di un servizio volontario (fino a quando?) per giovani dai 18 ai 30 anni (stando ai fondi stanziati, si parlerebbe di 15mila ragazzi). Lo scopo proclamato dal Cdm sarebbe quello di esercitare i giovani in "attività ginnico-sportive, addestramento base di difesa personale, tutela dell'ambiente, rapporti con i media, montaggio di zone di attendamento, nozioni sulla leadership, cenni di diritto umanitario, igiene alimentare".
Le cose non sono certo così "innocenti" e a dirlo è proprio La Russa. Va infatti detto che la "mini-naja" non è un fulmine a ciel sereno, in quanto il gerarca del partito di Berlusconi e Fini caldeggiava già da tempo un progetto del genere. Lo aveva già lanciato nel 2008, poco dopo l'insediamento del governo, affermando che dai militari i giovani avrebbero dovuto imparare "Valori di identità nazionale, di amore per la patria, di attaccamento alle nostre tradizioni e alla nostra cultura, di senso di responsabilità". Ancora il 10 maggio 2009 aveva ipotizzato uno "stage atletico-militare" fra gli alpini, che è stato di fatto l'anticipazione della "mini-naja".
A ogni modo, il vero scopo di irreggimentazione e indottrinamento al neofascismo, al nazionalismo e all'imperialismo, fatti propri dal regime del neoduce Berlusconi, La Russa lo esplicitava il 2 giugno 2008: i giovani avrebbero trascorso le loro vacanze estive fra le Forze armate, "facendo vita militare, addestrandosi militarmente ma soprattutto moralmente, per l'amore della Patria, per il rispetto della gerarchia". È da sottolineare che l'addestramento principale è quello morale, ovvero si vuole addestrare le nuove generazioni a essere obbedienti, a chinare il capo, a essere fedeli e attivi difensori del regime neofascista. Tant'è che la stessa Giorgia Meloni, ministro della Gioventù e presidente di "Giovane Italia" - la nuova gioventù del littorio del Pdl -, ha affermato che si tratta di "Un'ottima occasione per i ragazzi che vogliono provare cosa vuol dire mettersi al servizio della nazione". In altre parole, al servizio del regime.
Sulla "mini-naja" si è espresso anche il PD. Ma ha forse denunciato la sfacciata operazione neofascista, nazionalista e funzionale all'imperialismo italiano? Ha forse denunciato che si tratta della ricostituzione degli avanguardisti sotto forme non tanto nuove? Il capogruppo PD nella Commissione Difesa della Camera, Antonio Rugghia, ha semplicemente criticato La Russa per non voler risolvere il problema del precariato nel campo della Difesa. Ancora non una parola sulla natura di questo regime, che con operazioni del genere dimostra tutto il suo carattere neofascista e interventista! Ancora una volta il PD persegue il suo atteggiamento criminale di coprire il governo Berlusconi e le sue malefatte.
È sempre più urgente che le masse popolari si mobilitino, scendano in piazza contro il regime neofascista e il neoduce Berlusconi per buttarli giù, prima che possano fare altri danni e proseguire nella loro attività di fascistizzazione dei giovani.

* Responsabile per il lavoro giovanile del CC del PMLI


17 febbraio 2010