La Mondadori di Berlusconi controlla 14 case editrici scolastiche Il mercato del libro scolastico in Italia è spartito per una metà fra case editrici che pubblicano soltanto testi per le scuole, come Palumbo, Zanichelli, Principato, Sei, La Scuola, per l'altra metà fra quattro grandi gruppi editoriali che hanno un più largo catalogo di pubblicazioni. Di questo secondo gruppo fa parte, assieme a Pearson, Rcs, e De Agostini, la Mondadori di Berlusconi che controlla un cospicuo pacchetto di 14 case editrici scolastiche; in seguito a acquisizioni più o meno recenti, la Mondadori Education che fa capo alle aziende di famiglia del presidente del Consiglio ha posto sotto controllo marchi quali Einaudi Scuola, Signorelli, Electa, Le Monnier, Minerva, Poseidonia, Hueber, Salani, Mursia, Piemme, Burlington Books, MacMillian e Scuola&Azienda. In altre parole il neoduce Berlusconi occupa una cospicua fetta anche del delicato settore dell'editoria scolastica e grazie alla legge Gelmini può essere in grado di rafforzare la posizione, assieme agli altri tre gruppi editoriali. Il capitolo della legge Gelmini che blocca i libri scelti dal prossimo anno scolastico per cinque anni alle elementari e per sei anni alle medie e alle superiori, lontano dal provvedimento giusto che sarebbe quello dei testi gratuiti per l'istruzione, rischia di mettere in ginocchio le case editrici che pubblicano solo libri scolastici a vantaggio dei grandi gruppi editoriali che finirebbero per accaparrarsi tutto il mercato. E per controllare di fatto il contenuto dei testi e determinare la formazione delle giovani generazioni. Non siamo ancora al "libro unico", quello voluto da Mussolini per le scuole elementari ma la strada è quella. Su questo argomento l'Aie, l'associazione italiana degli editori, ha sollevato solo blande critiche; sarà un caso ma tra l'altro il presidente del "Gruppo editoria scolastica" dell'Aie è Enrico Greco, amministratore delegato di Mondadori Education. 3 dicembre 2008 |