A Riva Del Garda Monti fischiato al festival della famiglia Bloccato a manganellate il corteo di protesta Dopo i fischi e le contestazioni dei terremotati dell'Emilia e quelli rimediati a Bergamo durante il giuramento degli allievi ufficiali della Guardia di Finanza, il 27 ottobre il tecnocrate liberista borghese Monti è stato sonoramente fischiato e contestato anche a Riva Del Garda durante il festival della famiglia. Fin dal suo arrivo al centro congressi trentino, Monti è stato accolto dalle proteste di centinaia di manifestanti che hanno inscenato un corteo cittadino e a suon di slogan e fischi contro la politica di lacrime e sangue del governo sono sfilati dalla stazione delle autocorriere dietro uno striscione con la scritta "sMontiamo l'austerità". Il corteo è stato però bloccato dalla polizia ad un centinaio di metri dal centro congressi e non appena i manifestati hanno cercato di far sentire lo stesso la loro indignazione al premier alzando la musica a tutto volume al suo arrivo, sono stati immediatamente zittiti a suon di manganello. Una pratica ormai ben consolidata nel regime neofascista imperante che, come ai tempi della dittatura fascista di Mussolini, mira a reprimere chiunque osa contestare, magari anche da lontano, Monti o i ministri del suo governo. Ciononostante, la protesta è poi proseguita dentro la sala ed è esplosa quando Monti con perfetta faccia di bronzo ha cercato di ingraziarsi la platea promettendo un'elemosina di aiuti di 50 milioni per le famiglie e di 25 milioni per i giovani. In sala esplode un boato. Una mamma si alza in piedi e urla: "Non vogliamo sussidi, vogliamo giustizia ed equità". Uno sfogo condiviso da gran parte delle trecento famiglie numerose presenti in sala, con tanto di maglietta con la scritta "Articolo 31" (quello che agevola con misure economiche la formazione della famiglia) e da oltre un centinaio di bambini che sono stati fatti uscire dalla sala in segno di protesta, con i palloncini colorati in mano creando intorno al premier un silenzio assordante. Una protesta che ha provocato imbarazzo e fastidio al macellaio che siede a Palazzo Chigi il quale due giorni dopo, intervenendo in inglese al World Economic Forum a Roma, ha sfrontatamente affermato che il gradimento del "maledetto" governo tecnico da parte dei cittadini non è elevatissimo ma è sicuramente superiore a quello dei partiti. 31 ottobre 2012 |