Mosca sperimenta la bomba "più potente del mondo" Con le immagini dal poligono di Vorkuta, negli Urali settentrionali, di un palazzo di quattro piani ridotto in cenere, più volte trasmesse dalle reti televisive il 12 settembre scorso, i militari russi hanno annunciato i loro successi negli esperimenti sulla bomba "più potente del mondo"; un ordigno che sfrutta la tecnologia termobarica "comparabile a un ordigno nucleare, per efficienza e capacità, senza inquinare l'ambiente (!!!)", ha sostenuto il generale Alexander Rukshin, vicecapo di stato maggiore delle forze armate russe. "La nuova bomba ci permette di garantire la sicurezza dello stato e nello stesso tempo di lottare contro il terrorismo internazionale in qualsiasi situazione e in qualsiasi regione" ha precisato il generale Rukshin spiattellando due argomenti (sicurezza nazionale e lotta al terrorismo) utilizzati da tutti i paesi imperialisti per coprire le loro minacce di aggressione, le aggressioni e nel caso specifico la nuova corsa al riarmo della Russia. L'ordigno esploso nel poligono di Vorkuta è una bomba a implosione o bomba a vuoto (vacuum bomb), che rientra nella classe di armi definite termobariche. Si tratta di ordigni il cui esplosivo è formato da una miscela tra il combustibile e l'aria e in particolare l'ossigeno presente nell'atmosfera. Si tratta di un'arma convenzionale che esplodendo disperde una nuvola di idrocarburi che si consuma in una frazione di secondo, infiammando l'atmosfera e sviluppando un calore enorme. Fonti russe hanno comunicato che la bomba pesava 7 tonnellate, un terzo meno di quelle americane ma almeno quattro volte più potente. La tecnologia della bomba a implosione risale all'epoca della guerra di aggressione dell'imperialismo americano al Vietnam. Dopo averle sperimentate in Indocina gli Usa hanno costruito superbombe sempre più potenti fino alle recenti "Blu-82 Daisy Cutter", utilizzate in Afghanistan nel 2001. Ancora sperimentale è la "Massive Ordinance Air Blast bomb" (Moab), acronimo interpretato anche come "madre di tutte le bombe", una superbomba da 10 tonnellate sperimentata nel 2003 con un potenziale quasi doppio rispetto alla Blu-82 e ritenuta sinora come la più potente arma convenzionale del pianeta. Superata da quella russa i cui responsabili l'hanno provvisoriamente battezzata "padre di tutte le bombe". 19 settembre 2007 |