Manifestavano per chiedere la regolarizzazione degli immigrati La polizia di Maroni manganella migranti e antirazzisti a Brescia Il vice sindaco Rolfi invia le ruspe per distruggere il presidio permanente dei migranti. Per il neopodestà Paroli la manifestazione era "inaccettabile" e "prepotente" Solidarietà alle vittime della repressione dal Comitato lombardo del PMLI Dal nostro corrispondente della Lombardia Sabato 30 ottobre nel centro di Brescia è partita una manifestazione non autorizzata in sostegno alla protesta di 9 migranti che erano saliti sulla gru del cantiere della metropolitana cittadina. Il maxi striscione con la scritta cubitale "Sanatoria" che dallo stesso giorno sventola dalla cima della gru dei cantieri per la costruzione del metrobus in piazzale Battisti è il grido silenzioso del gruppo di nove immigrati che si sono arroccati nella cabina posta a trenta metri di altezza per proseguire la protesta iniziata un mese fa al presidio di via Lupi di Toscana. Un sit-in permanente per chiedere permesso di soggiorno ed emersione dal lavoro nero spazzato via dalle ruspe del Comune proprio nel tardo pomeriggio di sabato. La giunta comunale fascio-leghista e la questura avevano vietato la manifestazione con una decisione liberticida utilizzando come pretesto un'adunata di alpini che si svolgeva in un'altra zona del centro storico. Oltre un migliaio di persone, nonostante una pesantissima militarizzazione dell'intera zona, si sono concentrate vicino a piazza della Loggia e si sono dirette verso il cantiere dove i migranti erano saliti sulla gru. Un consistente schieramento di carabinieri e polizia ha bloccato la strada: qui sono avvenuti gli scontri, una decina di antirazzisti e migranti sono rimasti contusi, un manifestante è stato arrestato; un migrante del coordinamento immigrati CGIL ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. I 9 migranti sulla gru, rappresentanti delle comunità egiziana, senegalese, indiana, pachistana e marocchina, hanno dichiarato che non scenderanno se non sarà aperta una trattativa a livello nazionale per la regolarizzazione di tutti coloro che hanno fatto domanda di sanatoria colf e badanti e se non sarà consentito il ripristino del presidio permanente. La borghesia bresciana è rimasta scossa, come sottolinea vergognosamente in un comunicato il presidente della circoscrizione Centro Flavio Bonardi: "Centinaia di residenti del centro storico si sono visti ledere il proprio diritto di passeggiare liberamente in un parco, piuttosto che trascorrere un sabato pomeriggio a fare due passi in centro storico - lamenta -: è ora di smetterla con le manifestazioni che vanno a bloccare e/o chiudere completamente il centro storico; noi come circoscrizione con l'Amministrazione comunale stiamo facendo interventi urbanistici, commerciali, sociali, di intrattenimento, di cultura con l'obiettivo di riportare sempre più persone a vivere il centro storico, e sicuramente manifestazioni come quella di sabato pomeriggio non fanno bene al territorio da noi amministrato". Siccome al peggio non c'è mai limite, segnaliamo il commento del neopodestà forzafascista di Brescia, Adriano Paroli: "Ciò che è successo è inaccettabile ed è purtroppo una occasione persa da parte degli immigrati e di chi li ha organizzati per instaurare un rapporto positivo con la città... Brescia voleva festeggiare i 90 anni dei propri alpini e lo ha fatto! Pensare di manifestare le proprie idee non rispettando altre celebrazioni preparate da tempo diventa un atto di prepotenza e palesa l'incapacità di capire la realtà in cui a parole si desidererebbe vivere e integrarsi". Evidentemente una rimpatriata di nostalgici, per il Paroli, è ben più importante dei diritti di moltissimi lavoratori migranti sfruttati e senza diritti. Ma si sa, per i borghesi il "decoro" viene prima di tutto specie se si parla di migranti. Da Brescia viene lanciato un appello a livello nazionale per cominciare o rilanciare immediatamente la mobilitazione per una sanatoria. Noi marxisti-leninisti lombardi lo accogliamo ed esprimiamo la nostra solidarietà militante ai migranti e agli antirazzisti selvaggiamente picchiati dalla polizia di Maroni. Esprimiamo un forte augurio di successo per i 4 migranti ancora sulla gru in segno di protesta. Ricordiamo che sabato 6 novembre dalle ore 15 da piazza della Loggia partirà una "Manifestazione per i diritti e la libertà dei migranti. Contro la violenza di polizia e carabinieri. Contro il razzismo delle istituzioni". 3 novembre 2010 |