Al vertice di Riga dei capi di Stato Napolitano spinge per la "riforma" della Ue come "attore globale" Il presidente italiano Giorgio Napolitano è intervenuto il 10 aprile scorso a Riga, al vertice dei capi di Stato europei del gruppo "Uniti per l'Europa", per continuare a spingere sulla riforma dell'Unione europea per farne un "attore globale", un attore imperialista di primo piano sulla scena mondiale. Riferendosi ai colloqui con i sette colleghi europei Napolitano ha sottolineato che a Riga "si è parlato in generale dell'Europa come attore globale che deve dare il suo contributo anche al ristabilimento della pace e della sicurezza in aree di crisi. È stato detto che l'Europa non può mettersi in competizione con gli Stati Uniti per quello che riguarda la spesa militare. Tuttavia deve dare il suo contributo assumendosi una quota della presenza militare in queste aree di crisi". Secondo Napolitano l'imperialismo europeo anche se non ha i mezzi di quello americano non deve far mancare comunque la sua presenza militare nelle aree di crisi. Nel corso del suo intervento aveva ribadito che "il resto del mondo ha bisogno di più Europa, di un'Europa che parli con una sola voce sul piano internazionale e che abbia strumenti adeguati, anche militari, per contribuire a garantire sicurezza e stabilità fuori dai propri confini, quando ciò venga richiesto dalla Comunità internazionale". È il ruolo di "attore globale" da recitare anche con mezzi militari, sostiene Napolitano, che si duole come "questa voce comune e questi strumenti di intervento non sono ancora previsti dalle norme europee in vigore". Che dovrebbero velocemente essere adeguate alle necessità imperialiste dell'Unione europea. 9 maggio 2007 |